Copertina 8

Info

Anno di uscita:2015
Durata:47 min.
Etichetta:Underground Symphony

Tracklist

  1. IN THE NAME OF THE FATHER
  2. PSALM 63
  3. THE LORD’S PRAYER
  4. ANIMA CHRISTI
  5. GLORY BE TO THE FATHER
  6. BENEDICTUS
  7. THE APOSTLE’S CREED
  8. HAIL HOLY QUEEN
  9. GUARDIAN ANGEL PRAYER
  10. PSALM 3
  11. HAIL MARY
  12. MAYBE YOU

Line up

  • Enzo Donnarumma: voice, guitars
  • Marty Friedman: guitars
  • Kobi Farhi: vocals
  • Ralph Scheepers: vocals
  • Mark Zonder: drums
  • Gary Wehrkamp: guitars
  • Brian Ashland: vocals
  • Nicholas Leptos: vocals

Voto medio utenti

Uscito la vigilia di Natale, "In The Name Of The Father" è un disco spiazzante da molti punti di vista. Dietro al (non troppo felice) monicker Enzo And The Glory Ensemble si cela il nostro connazionale Enzo Donnarumma, cantante della band Members of God nonché musicista dalla formazione classica e studioso di teologia, esegesi biblica e storia della cultura ebraica (rimando al suo sito ufficiale per ulteriori approfondimenti, ndr). L'idea di fondo è tanto semplice quanto "insidiosa": mettere in musica salmi e preghiere della tradizione cristiana. Per fare questo Enzo si avvale della collaborazione di alcuni "pesi massimi" della scena metal internazionale tra cui spiccano Marty Friedman (ex-Megadeth), Kobi Farhi (Orphaned Land), Ralph Scheepers (Primal Fear), Gary Wehrkamp e Brian Ashland (Shadow Gallery). Il risultato è quello che, a ragione, viene descritto come "il più ambizioso progetto Christian metal mai fatto". I territori solcati da questo disco sono davvero molti, a partire dall'introduttiva, breve e squisitamente sinfonica "In The Name Of The Father", passando per episodi più "tirati" come "Psalm 63" o "Benedictus" e brani più operistici come "Hail Holy Queen" o "Guardian Angel Prayer". Il tutto si adagia su una tela dalle tinte etniche e cinematografiche a metà strada tra le armonie/melodie orientali e la più marcata tradizione diatonica occidentale. Sui testi c'è poco da dire, si tratta per lo più di traduzioni fedeli delle preghiere recitate durante le celebrazioni eucaristiche ("Glory Be To The Father", ad esempio, è il "Gloria" che tutti almeno una volta nella vita abbiamo sentito in chiesa) o di testi comunque sacri, eccezion fatta per la conclusiva (e gustosissima) "Maybe You", le cui liriche sono da attribuire interamente a Enzo. Non mi sento di promuovere a pieni voti la produzione di Gary Wehrkamp (su tutto mi sembra discutibile la batteria molto "davanti", così come l'ampio spazio lasciato alle frequenze alte, de gustibus) ma il misurato equilibrio della scaletta proposta, così come il minutaggio contenuto, rendono l'ascolto assolutamente accessibile e godibile. Il voto va alla musica, al coraggio e alla determinazione di Enzo, alla prestazione dei nomi coinvolti e all'occhio lungo della Underground Symphony. Bravi tutti.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 15 gen 2016 alle 23:56

Noioso e a tratti mi son chiesto a cosa servisse

Inserito il 12 gen 2016 alle 20:56

bel disco, mi è arrivato giusto oggi. lavoro valido e interessante

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