Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:46 min.
Etichetta:Scarlet Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE LONELY MOUNTAIN
  2. PACHYCROCUTA
  3. BOUKI
  4. THE DEVIL RIDING THE EVIL STEED
  5. SCAVENGER AND THIEF
  6. GADAWAN KURA
  7. ETERNAL ENEMIES
  8. AFRICAN DEVOURERS
  9. SCRATCHING ROCKS
  10. GENITAL MASK

Line up

  • Trevor: vocals
  • Tommy: guitars, keyboards
  • Andy: bass
  • Alessio: drums

Voto medio utenti

Come diceva qualcuno: “Secondo il mio modesto parere, che peraltro condivido…”, “Hyaena” è il miglior album che i Sadist hanno mai scritto nella loro ormai venticinquennale carriera. Sono altrettanto convinto, però, che più di qualcuno (chi ha detto Graz??) dissentirà con quanto ho appena affermato.

Per quanto possibile cercherò di spiegarvi il motivo di questa mia affermazione. Il gruppo di Tommy Talamanca è sempre stato in continua evoluzione, questo è innegabile, ed ha esplorato diversi campi musicali, spesso apparentemente poco affini tra di loro, spaziando dal death metal iniziale alla fusion, alla musica tribale, a seconda dei vari album composti di volta in volta. Beh, il disco di cui stiamo parlando riesce nella non facile impresa di far convergere in sole dieci tracce tutto quanto fatto dalla band fin’ora, creando un mix che ha dell’incredibile, un qualcosa che solo pochi grandi sono riusciti a fare in passato (Death, Atheist, Cynic… i nomi di riferimento sono i soliti, ma vi assicuro che in questo caso le influenze sono solo parziali, lo stile del gruppo è più che personale, basta ascoltare l’album per capire di non trovarsi davanti a meri cloni…).

Da non sottovalutare la forte componente prog rock che fa capolino prepotentemente per la prima volta nei brani dei Sadist, e che arricchisce ulteriormente il già complesso sound, grazie soprattutto al suono delle tastiere di Tommy, come sempre immenso sia con la chitarra che con i tasti d’avorio, e ad alcuni assoli melodici tipici del genere. Impeccabile è la prova della sezione ritmica di Alessio e Andy, con quest’ultimo, in particolare, che arricchisce le trame dei brani con un lavoro immenso di basso, mentre Trevor, dal canto suo, continua a buttare fuori tutta la rabbia che ha in corpo, modulando il suo scream in base al brano e al momento del concept che sta cantando (sì, perché i testi sono legati fra di loro e riguardano tutti il predatore africano, la iena appunto, e i miti e le leggende che la circondano).

Insomma, i Sadist c’avranno anche fatto aspettare cinque anni per regalarci un nuovo album, ma visti i risultati è stata un’attesa assolutamente ripagata. Vi risparmio un track by track, anche perché il disco va ascoltato per intero per apprezzarlo appieno. “Hyaena” è senza dubbio il loro album più completo e maturo, e va a posizionarsi di prepotenza nella top ten degli album metal della nostra scena. Mi resta solo un’ultima domanda: sarà sicuramente suggestiva per qualcuno, e particolarmente eterea ed evocativa, ma davvero non si poteva fare un lavoro migliore per quanto riguarda la copertina? Per me una delle più brutte in assoluto della storia del metal…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 21 ott 2015 alle 18:24

A me non sono mai piaciuti. Comunque copertina veramente oscena.

Inserito il 21 ott 2015 alle 18:15

Esaltarsi per la musica di questo disco (che sarà sicuramente molto buona, purtroppo devo ancora ascoltarlo) e poi guardare la copertina... è un po' come essere in tiro e pronto ad andare in buca, toglierle le mutande e vedere una succosa sgommata... Non so, per me l'artwork è sempre molto importante e quello di Hyaena me lo fa diventare passo :( de gustibus...

Inserito il 21 ott 2015 alle 12:14

A mio avviso la copertina è favolosa. Però non capisco una cosa: vedo una certa discrepanza tra il voto numerico e il contenuto della recensione. Come può un album da top 10 della scena italiana prendere "solo" 7.5?

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