Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:45 min.
Etichetta:InVogue Records

Tracklist

  1. LITTLE RITCHIE
  2. AIN’T NOBODY PERFECT
  3. THE ZEALOT’S BLINDFOLD
  4. SLEEPING SICARII
  5. JUDAS, OUR BROTHER
  6. SAINT PETER
  7. FORGETTING IS FORGIVING THE I
  8. THE WORLD AS A STAGE
  9. SINS OF THE FATHER
  10. …AND THEIR CONSEQUENCE

Line up

  • Joel Quartuccio: vocals
  • Tyler Ross: guitars
  • Michael McGough; guitars, clean vocals
  • Ralph Sica: bass
  • Connor Denis: drums

Voto medio utenti

Il melodic hardcore è uno di quei generi davvero saturi di band che hanno sfruttato fino allo sfinimento ogni singola opportunità offerta da questo genere.
Pochi sono i gruppi che si tengono in piedi con qualcosa di nuovo, quelle sfumature che rendono il gruppo diverso dalla media, tra i pochi basta citare band come In Archives, Canvas o gli italiani My Sleepless Youth.
Purtroppo i Being As An Ocean con questo loro nuovo album omonimo sono caduti nella trappola del "già sentito" che per un gruppo metalcore è la fine.

In altre parole il quintetto americano propone un disco valido dal punto di vista musicale, ma pecca dal punto di vista dell'originalità. Canzone che più fra tutte esprime questo concetto è "Judas, Our Brother". Ora però per non gettare troppa benzina sul fuoco conviene soffermarsi sulla musica in sé. Questo "Being as an Ocean" è un album musicalmente di tutto rispetto come già detto; abbiamo riff davvero interessanti che racchiudono a pieno ogni caratteristica del genere in questione accompagnati al meglio da un comparto ritmico perfetto per il genere con un batterista che riesce a dare il meglio senza stonare rispetto al resto del gruppo. Infine la voce di Joel che a tratti si fa quasi "narratore" è un condimento d'eccellenza che riesce a contribuire al meglio al sound del gruppo, come al solito.

Insomma, qua siamo davanti ad un album musicalmente molto valido, che merita certamente più di un ascolto se il genere in questione è di vostro gradimento; per molti però questo "Being as an ocean" potrà risultare anche indigesto per le motivazioni esplicitate poco sopra.
A voi la prova del nove.
Recensione a cura di Andrea Facchinello

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