Copertina 4,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2005
Durata:non disponibile
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. SWORD OF STEEL
  2. SKYLINE FLAME
  3. BLACK DEATH
  4. IN A TIME OF BLOOD AND FIRE
  5. DAWNSPELL
  6. LAY OF ENNUI
  7. WINDS OF DEATH
  8. REST IN PEACE
  9. DRAGONISLE
  10. LAY OF ENNUI (DEMO)
  11. IN A TIME OF BLOOD AND FIRE (2004 VERSION)
  12. WINDS OF DEATH (2004 VERSION)
  13. RING OF STEEL
  14. DARK SECRET
  15. TEST OF TIME
  16. LOST IN TIME
  17. THE VISION
  18. WARRIOR'S RETURN
  19. CHANGE THE WORLD
  20. PENTAGRAM
  21. EYE OF THE DEMON
  22. END OF THE WORLD
  23. THE CURSE
  24. BURN IN HELL
  25. LIVING FOR TODAY (DEMO)

Line up

Non disponibile

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Gente, fermatevi ed ammirate tutti: i Nocturnal Rites ci hanno mostrato come NON si fa una ristampa. Quindi mettetevi comodi, prendete nota e, se mai avrete fortuna musicalmente parlando di fare carriera e giungere al momento di una ri-edizione di dischi passati, ricordatevi di questo “Lost in Time”, cofanetto comprendente i primi due album della band svedese, ovvero “In A Time of Blood And Fire” e “Tales Of Mystery And Imagination”, rispettivamente targati 1995 e 1998.
Dei due dischi in questione c’è ben poco da dire: se conoscete la storia di questa imprescindibile formazione scandinava, fino a qualche anno fa fra i leader del movimento power metal europeo, saprete che l’album di debutto, stampato ormai 10 anni fa dalla misconosciuta Megarock Records, è praticamente introvabile, e quindi questa ristampa ad opera della Century Media va finalmente a coprire un buco enorme, andando a rendere merito ad un disco sì acerbo ma dannatamente selvaggio e fiammeggiante, che trova le sue espressioni migliori nell’iniziale “Sword of Steel”, la coinvolgente “Skyline Flame”, la pagana “Black Death” e l’immarcescibile title track, davvero uno dei cavalli di battaglia della band di Umea.
Di “Tales” invece si sa molto di più, uscito già in origine per la Century Media proprio nell’anno di esplosione del power metal in cui Hammerfall, Blind Guardian, Helloween, Running Wild e molti altri, tra cui appunto i Nocturnal Rites, si rincorrevano sfidandosi a far uscire albums uno più bello dell’altro: “Ring of Steel”, “Warrior’s Return”, “Pentagram”, “Burn in Hell” sono solo alcuni tra i dodici titoli che lo compongono, per un album praticamente perfetto, un autentico gioiello superato solamente dal successivo “The Sacred Talisman”, prima dell’avvento dell’abisso, rappresentato dall’abbandono del singer Anders Zackrisson, e preludio alla pubblicazione di tre dischi letteralmente indecenti.
Ora, parlando appunto di indecenza, andiamo a spiegare il perché questa ristampa sia stata fatta con i piedi: a parte che non c’è stata operazione di pulizia dei master originali…e questo passi; a parte che nella storiellina narrata da Nils Eriksson in apertura di booklet non si fa menzione degli ex membri, che questi dischi li hanno composti e suonati, e pensare che se oggi sono conosciuti lo devono proprio a Zackrisson e compagni…e questo passi; ma davvero non passiamo sopra la sconceria che i Nocturnal Rites di oggi hanno voluto regalarci, ovvero le bonus track.
Pur apprezzando la presenza di una versione demo della preistorica “Lay of Ennui”, certamente veniamo incuriositi dalla presenza, nel cd1, di “In a Time of Blood and Fire” e “Winds of Death” completamente risuonate nel 2004 e cantante dal nuovo cantante (nemmeno lo voglio nominare…).
Play…un piano acustico ci introduce nella splendida melodia della canzone…brividi! I brividi di emozione in pochi secondi si trasformano in brividi di schifo, data la voce del tipo in questione e dal fatto che il pezzo non parte mai, rimane acustico dall’inizio alla fine…insomma come sciupare una canzone IMMORTALE! E forse anche peggio per la seguente “Winds of Death”, la quale è destinata alla stessa sorte…ovvero essere trasformata in una lagna mortale…absolute sadness.
Inserendo il cd2, troviamo l’apprezzabile versione demo di “Living for Today”, una bonus track giapponese…e poi lo scandalo: 12 minuti di video completamente inutile, senza senso, di bassa qualità per giunta, di uno spezzone live della nuova band…alle prese con materiale NON vecchio! Ma che vi dice il cervello ragazzi? Se uno compra una ristampa magari sarà interessato al vecchio materiale, che ne dite? Se non avete filmati con Zackrisson perlomeno inserite una traccia del passato eseguite dalla nuova formazione! E magari ad un livello visivo adeguato al 2005…dopo qualche minuto di delirio, finalmente le nostre preghiere sono esaudite, ed ecco “Eternity Holds”, ma sentita la prestazione di Johnny Lindkvist (aaarghh, l’ho pronunciato) forse sarebbe stato meglio non assistere allo scempio.
Unici motivi per l’acquisto: la scarsissima reperibilità del debut album ed il prezzo singolo del cd doppio. Per tutto il resto, non c’è Mastercard, ma lo scempio perpetrato dai Nocturnal Rites.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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