Copertina 8

Info

Anno di uscita:2014
Durata:44 min.
Etichetta:Redline Records

Tracklist

  1. DARKNESS WITHIN
  2. DEAD AND GONE
  3. THE BEGINNING OF THE END
  4. ANTHEM FOR THE VOICELESS
  5. HOME IS WHERE THE HEART IS
  6. MY OWN SWEET HELL
  7. DEAD FOREVER
  8. NEVER SAY DIE
  9. IF TOMORROW NEVER SHOWS
  10. POSSESSION

Line up

  • Dennis Diehl: vocals
  • Andy Posdziech: guitars
  • Dennis Ter Schmitten: guitars
  • Michael Golinski: bass
  • Raphael Altmann: drums

Voto medio utenti

Si sa, il metalcore è un genere in espansione, popolato da band sempre più giovani, preparate e motivate, anche se è estremamente raro venir sorpresi da un album, soprattutto di un gruppo al debutto discografico. Eppure stavolta l'inaspettato ci coglie, l'imprevedibile sbalordisce, in un'ondata di aggressività e melodia che porta il nome di Any Given Day. La Germania, o meglio la città di Gelsenkirchen, terra fertile dalla quale nascono incessantemente band di qualsiasi genere, è il luogo d'origine di questo quintetto metalcore. I componenti della band provengono da altri gruppi, tutti con background -core, e nel 2012 si sono riuniti per formare questo progetto. La notorietà arriva quasi subito, con il video della cover di 'Diamonds' di Rihanna, che in poco tempo raggiunge i 2.5 milioni di visualizzazioni (nel momento in cui si scrive sono più di 3). Ora arriva questo notevole debut album, 'My Longest Way Home', un concentrato di metalcore melodico, hardcore, qualche sprazzo djent, con protagonista il roccioso cantante Dennis Diehl, capace di muoversi agevolmente tra il clean e un misto di growl/scream, molto vicino allo stile del grande Howard Jones e di Jesse Leach. Un album che spazia dalla misurata violenza hard/metalcore dell'opener 'Darkness Within', passando per le litigiose melodie di 'Dead and Gone', il djent di 'The Beginning of the End', l'implacabile 'Anthem for the Voiceless', l'highlight 'Home Is Where The Heart Is' in stile Killswitch Engage, la devastante e maligna 'My Own Sweet Hell', la semi-ballad 'Dead Forever', nella quale Diehl mostra la sua versatilità, la granitica 'Never Say Die', l'elaborata 'If Tomorrow Never Shows', per finire su un ritorno djentiano con l'infernale 'Possession'.
Gli Any Given Day hanno quindi forgiato un debut album di tutto rispetto, vario e assolutamente non monotono. Consigliato a tutti gli amanti del -core e da mettere in lista fra i migliori dischi del genere di questo 2014.

Video di 'Home Is Where The Heart Is'



Video di 'The Beginning of the End'



Video della cover di 'Diamonds'

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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