Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2014
Durata:37 min.
Etichetta:Sepulchral Voice Records

Tracklist

  1. DIE NIEDEREN WEIHEN
  2. ANTIPRISM
  3. DESTROYED VOICES
  4. CAST INTO NEGATIVE FORM
  5. BLACK PROJECTION
  6. GNOMON
  7. LETZTER TEILBARER STRAHL
  8. VACUOUS SANCTUM

Line up

  • Tlmnn: guitars
  • G.ST: bass, vocals
  • T.E.: drums

Voto medio utenti

Bizzarrie del mondo metallico: ti trovi a dover recensire l’esordio discografico di una band che non conosci e, prim’ancora di posarvi le orecchie, ti prepari a tirare idealmente quelle dei musicisti a causa di scelte discutibili. Scelte che ritieni frutto d’inesperienza e ingenuità, quali un moniker (peraltro comune ad altri tre gruppi) non necessariamente di gran presa, un artwork che fa ben poco per invogliare all’acquisto e, da ultimo, il miliardesimo titolo in latino (che rimanda agli “errori della caverna” con cui Bacone identificava i pregiudizi radicati nell’inconscio di ogni individuo) della storia della musica estrema.

Poi inizi a fare un po' di ricerca, scoprendo così di non esserti imbattuto in una cricca di pischelletti di belle speranze, bensì in un trio di cazzutissimi veterani germanici, che fondarono i qui presenti Drowned nel lontano 1992 (!) e che hanno prestato il loro talento in formazioni di tutto rispetto quali Essenz e i grandi Necros Christos.
Infine schiacci il fatidico tasto play… e ti rendi subito conto che le lamentele di carattere stilistico possono venir accantonate senza indugio alcuno.

Molto meglio, a conti fatti, concentrarsi sul death metal messo a punto dal combo berlinese: un death oscuro, torbido, disinteressato a partecipare a stucchevoli tenzoni di brutalità ma al contrario votato alla ricerca dell’atmosfera. Merito del songwriting, capace di rimanere nel solco della tradizione senza adagiarvisi supinamente, e acquisendo dunque una qualità antica ma non antiquata.
La produzione, organica e per nulla artefatta, garantisce poi un’ottima resa a brani che fluiscono ossianici e putridi al tempo stesso, scanditi da tempi ora indemoniati ora contemplativi (le influenze doom si percepiscono eccome) e colate di riff che si rovesciano sull’ascoltatore come un fiume di magma.
Soffermatevi, per farvi un’idea, sulla malevola Cast Into Negative Form, marchiata a fuoco dal guitarwork del leader Tlmnn, o su Letzter Teilbarer Strahl (tra le più violente del lotto assieme a Destroyed Voices e Gnomon), ove è la sezione ritmica composta dal drummer T.E. e dal bassista G.ST (ottimo anche il suo growling) a farla da padrone.

Parlare di pietra miliare del genere, con ogni probabilità, sarebbe eccessivo, così come si potrebbero ravvisare profili di forzatura nel tentativo di tracciare parallelismi con colleghi dal sound similare del calibro di Grave Miasma (il cui feeling macabro e surreale rimane insuperato), Mitochondrion (dotati di maggior imprevedibilità e schizofrenia compositiva) o Incantation (un gradino sopra in termini di ferocia esecutiva).

Ciò precisato, resta comunque un dato di fatto: se intendete supportare la scena death più sulfurea e di culto (piuttosto prosperosa in questo 2014) avete l’obbligo morale di volgere lo sguardo in direzione di Idola Specus.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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