InnerShine - Where the Spirits Wander

Copertina 8,5

Info

Demo
Anno di uscita:2013
Durata:35 min.
Etichetta:Indie

Tracklist

  1. ..TO THE END OF REALITY
  2. HIGH ON A DESERT PLAIN
  3. DIVIDED IN TWO
  4. WAR TO THE WAR
  5. ALWAYS LATE
  6. TEENAGE WHISPER

Line up

  • Simone Ragni: vocals
  • Fabrizio Sgattoni: guitars
  • Damiano Fortuna: bass
  • Rossano Capriotti: keyboards, programming
  • Federico Bruni: drums

Voto medio utenti

Va bene, faccio mea culpa e mi fustigo, me lo merito.
Perchè? Perchè ci ho messo 6 mesi a scrivere questa recensione. No vabbè, non è che mi son serviti 6 mesi per capire il valore assoluto di una band quali gli InnerShine eh, chiariamoci, non sono (ancora) così deficiente. Solo che tra una cosa e l'altra, il dire e il fare, mettiamoci di mezzo anche il mare..e mi son dimenticato.

Ora però faccio ammenda nel miglior modo possibile, elogiando al limite dell'imbarazzo il demo (!!!!!!!) d'esordio della band nostrana, che vede tra le sue fila Simone Ragni alla voce, Fabrizio Sgattoni alle chitarre, Rossano Capriotti alle tastiere, Damiano Fortuna al basso e Federico Bruni alla batteria. Musicisti eccelsi, tecnicamente ineccepibili e autori di uno del demo (!!!!!!) più bello, pronto e maturo che mi sia capitato di ascoltare in questi anni di scribacchino al soldo di Metal.it.
Perchè tutti quei punti esclamativi ogni volta che parlo di demo (!!!!!!)? Semplicemente perchè da un demo (!!!!!!) tutto ci si potrebbe aspettare meno che un livello tecnico tale, un suono così pulito, una maturità nel songwriting così imbarazzante (per le altre band), un booklet così ben curato, un mixaggio e un mastering di questo valore (ancora una volta opera di Simone Mularoni, chevvelodicoaffà!) e ci aggiungiamo anche 35 minuti di durata.
E invece..
E invece "Where the Spirits Wander" è tutto questo e molto di più. E' un album completo, che ci permette di fare la conoscenza con una band già pronta per il grande salto, capace di entrare nel mondo della musica dei "grandi" dalla porta principale.
Azzeccatissima l'intro strumentale "...To the End of Reality" che fa da apertura per la prorompente "High on a Desert Plain", esempio limpidissimo di quello che il prog moderno può e deve offrire, con un Simone Ragni sugli scudi fin da subito e un comparto strumentale, come già detto, da brividi. Ogni dettaglio è curato minuziosamente (mi viene in mente l'accompagnamento della chitarra nella seconda strofa), niente viene lasciato al caso così come nella successiva "Divided in Two", la ballad del disco. Se devo proprio fare un appunto, la parte di basso della seconda parte non mi ha convinto del tutto, ma è davvero una briciola.
"War to the War" parte come fosse una canzone dei TooL, salvo trasformarsi di nuovo in una perla di prog classico da far invidia a chiunque, con un chorus adeguatamente melodico e da pelle d'oca.
Chiudono il disco gli 11 minuti della suite "Always Late", dove tra chitarre acustiche e tastiere troviamo un tripudio di tecnicismi e orgasmi, prima della chiusura vera e propria ("Teenage Whisper") affidata esclusivamente al pianoforte e alla voce di Simone, in un brano tra il malinconico e il trasognante.

Insomma, l'avrete capito, quello che abbiamo di fronte è un lavoro incredibile e impressionante, certo non esente da difetti (pochissimi) ma così ricco di qualità da spazzare via qualunque minimo dubbio. Gli InnerShine sono una band dal futuro radioso che merita ogni successo di tipo professionale. E' la prima volta che metto un demo (!!!!!!) tra gli Highlights, ma in questo caso mi sento in DOVERE di fare un'eccezione. "Where the Spirits Wander" merita tutta l'attenzione del caso, mia, vostra e delle etichette di tutto il mondo.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 mag 2014 alle 10:45

anche se nel genere non mi pare superiore a VANISHING POINT e 4TH DIMENSION ...

Inserito il 07 mag 2014 alle 10:34

parrebbe eccezionale ai primi ascolti.........

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