Brain Dead - Menace from the Sickness

Copertina 6

Info

Anno di uscita:2013
Durata:51 min.
Etichetta:Punishment 18 Records

Tracklist

  1. THE FALLOUT
  2. LAND OF CUNNING
  3. EYE OF THE CYCLONE
  4. ANOTHER WAY
  5. EVIL DEAD
  6. RAZOR’S EDGE
  7. THE MISSION
  8. PAY FOR A BETTER LIFE
  9. MENACE FROM THE SICKNESS
  10. FINAL TRUTH
  11. TOTAL DESPAIR (BROKEN GLAZZ COVER)

Line up

  • Felix Liuni: vocals
  • Daniele Vitello: guitars
  • Davide Ricca: guitars
  • Alberto Rox: bass
  • Daniel Giovanetto: drums

Voto medio utenti

Personalmente seguo i Brain Dead da diversi anni, e ho sempre avuto un’idea della loro proposta non particolarmente lusinghiera. Per carità, neanche negativa, ma mi hanno sempre lasciato abbastanza indifferenti. Il loro thrash metal non morde, non picchia duro come dovrebbe, e non riesce a staccarsi in maniera evidente dalle influenze da sempre palesate dal gruppo stesso, e cioè Exodus e Testament. Se questo però era accettabile ai tempi dei primi due demo, quando la band era ancora inesperta e immatura, lo è senz’altro meno ora che i nostri sono giunti al loro secondo full length, sempre per Punishment 18 Records.

Qualche passo avanti rispetto all’esordio recensito dal buon Coroner c’è sicuramente stato, ma vista la miriade di gruppi che invadono quotidianamente la scena thrash metal, nazionale e non, per riuscire a spiccare serve decisamente qualcosa di più. In un periodo in cui, appunto, siamo invasi da decine di CD thrash ogni giorno, e in una fase storica in cui non è certo possibile riscrivere le regole del genere, per riuscire ad emergere o si punta sulla violenza cieca in pieno stile teutonico (e non è il caso dei nostri), oppure, se si decide di rifarsi alla Bay Area e al thrash statunitense in generale, c’è bisogno di un quid in più, in quanto non basta saper suonare bene i propri strumenti, come nel caso dei Brain Dead, o riuscire a metter uno dietro l’altro una serie di riff. C’è bisogno di un’intuizione geniale che faccia spiccare i brani, un refrain che colpisca, qualche assolo affilato che ti stacchi la testa. Beh, niente di tutto questo accade durante l’ascolto di “Menace from the sickness”.

Chiariamo, l’album non è brutto, e si fa ascoltare con piacere. Ma state pur certi che dopo un primo ascolto difficilmente vi verrà voglia di metterlo su di nuovo. E ve lo dice uno che mastica thrash dalla mattina alla sera, quindi non è una questione di poca affinità col genere. È che manca proprio quella marcia in più per riuscire a staccarsi dalla massa e iniziare la volata. Per adesso i Brain Dead ancora non ce l’hanno, e senza di essa saranno costretti ancora, dopo tanti anni, a restare nelle retrovie e continuare a fare il lavoro sporco di manovalanza. Il che è un peccato, perché l’esperienza ce l’hanno, sono genuini al punto giusto, ma non abbastanza ruffiani e pungenti… Non resta che aspettare il terzo album, da sempre quello della svolta nella carriera di un gruppo, e valutare se anche per i Brain Dead sarà così… Per ora promossi con sufficienza, ma non di più…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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