Lorn - Subconscious Metamorphosis

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2013
Durata:60 min.
Etichetta:I, Voidhanger Records

Tracklist

  1. DEFINITIVE CONJUNCTION
  2. STRIDENT ORBITS
  3. SIDEREAL SYNAPSIS
  4. FRAGMENTED SOULS
  5. AEON FEARS - PT. I
  6. AEON FEARS - PT. II
  7. AEON FEARS - PT. III (CLEAVING THE DIAPHRAGM)
  8. PRIMERA ALMA
  9. XXI

Line up

  • Deadchrist: Bass
  • Kurt Oberhollenzer: Drums
  • Radok: Guitars, Keyboards, Vocals

Voto medio utenti

Tra le tante diramazioni in cui il Black Metal ha saputo frammentarsi, rivelando una sfera interpretativa davvero variegata, quella dello space è senza dubbio una delle mie preferite.
Una musica che alza lo sguardo verso le stelle ed è in grado, quando interpretata con sapienza, di dare un senso al vuoto che, immenso, "riempie" lo spazio infinito sopra le nostre teste.

Gli altoatesini Lorn, qui alla loro seconda prova discografica, rientrano di diritto nel novero di quelle band che hanno scelto di rendere il metallo nero un ideale compagno di viaggio attraverso gli astri e gli spazi oscuri che avvolgono l'universo. Un compagno capace di alienarci grazie a lunghe suite, quasi interamente strumentali, sebbene voci distanti ed angoscianti facciano la loro comparsa qui e la, che sono gelidi venti interstellari e claustrofobiche ossessioni frutto dei nostri incubi.

"Subconscious Metamorphosis" è un album a metà tra gli ultimi Blut Aus Nord, dai quali i Lorn riprendono il sapore vagamente industriale che ammanta le composizioni e i Darkspace dai quali mutuano, invece, lo sprezzante ghiaccio che striscia tra le note senza adoperare le folli velocità degli svizzeri.
La musica dei Lorn è fredda, evocativa, nera e quasi mai troppo veloce preferendo, invece, un incedere maestoso e cadenzato che ben si sposa con l'idea di terrore interstellare al quale è facile fare riferimento ascoltando una musica del genere.

Una musica difficile da apprezzare se non si è mentalmente predisposti a questo tipo di scenari e certamente non di facile assimilazione, ma una musica dannatamente coinvolgente quanto sinistramente ammaliante alla quale, se si darà il giusto spazio, sarà impossibile resistere.

Adesso non vi resta che chiudere gli occhi e, al buio, perdervi tra le stelle.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.