Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. THE PATH
  2. ATLAS STONE
  3. COCKROACH KING
  4. IN MEMORIAM
  5. BECAUSE IT'S THERE
  6. FALLING BACK TO EARTH
  7. AS DEATH EMBRACES
  8. PAREIDOLIA
  9. SOMEBODY

Line up

  • Ross Jennings: vocals
  • Richard Henshall: keyboard guitar
  • Charles Griffiths: guitar
  • Thomas Mac Lean: bass
  • Raymond Hearne: bass
  • Diego Tejeida: keyboards

Voto medio utenti

Terzo album per i britannici Haken che esordiscono sulla maestosa label Inside Out, sinonimo di progressive - rock o metal poco importa - coi controfiocchi e certamente una label che propone sempre musica interessante e degna perlomeno di un ascolto, se in linea con i propri canoni musicali.

"The Mountain" è nel suo genere un disco piuttosto differente dai primi due dischi degli Haken, molto apprezzati sia dalla critica sia dal pubblico, specie il debutto a nome "Aquarius" uscito nel 2010: molto meno lineare ed in territori "sicuri", "The Mountain" è se vogliamo un disco molto più coraggioso, che spazia in territori assai meno stabili dei precedenti, passando da sensazioni fusion, a momenti squisitamente rock, passaggi fusion, umori onirici, il tutto in nome dei soliti grandi nomi di sempre: Yes, Genesis e Gentle Giant su tutti, giusto per citare la sacra triade britannica e giocare in casa.

Tuttavia in questo coraggioso peregrinare tra sentieri spesso sconosciuti, gli Haken talvolta osano così tanto da perdersi, esagerando in minutaggi davvero troppo elevati, dovuti ad eccessivi fraseggi, ripetuti fino allo spasmo e troppo contorti come avviene ad esempio nella pur valida "Cockroach King".

Non mancano brani più brevi e diretti, nonchè più squisitamente metal, come l'opener "Atlas Stone" o "In Memoriam" ma non hanno lo stesso piglio e mordente dei loro epigoni, sebbene riescano a manternersi sempre interessanti ed ovviamente eseguite in maniera magistrale.

In generale un buon album, che non bissa i successi dei precedenti semplicemente perchè va ad esplorare altre strade, dimostrandosi più vario ed eterogeneo, ma anche più contorto e prolisso: indubbiamente consigliato ai fan già acquisiti della band e a chi non ha paura di nuove sfide e sonorità sempre più prog-ressisti.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 ott 2013 alle 13:04

Sì, scusa, avevo capito. Era solo una sottolineatura in generale. In ambito prog in effetti questo degli Hacken è uno dei migliori, così come per me quello dei king crow (era già 2013 o era ancora 2012). Purtroppo non insererei il nuovo Dream Theater, seppure non sia un brutto disco, ma non mi pare sia all'altezza di questi due. Il nuovo fates è un ottimo album ma per metà è molto più metal (quasi stile Nevermore) più che prog metal.

Inserito il 27 ott 2013 alle 12:44

Andrea71...parlavo di Prog...comunque grande disco quello degli Alter Bridge ma il genere è un altro... ^_^

Inserito il 27 ott 2013 alle 11:19

Beh in effetti un 7 dal Graz non è poco, comunque questo the mountain è a mio avvisocuno dei migliori dischi dell'anno. Io l'ho trovato decisamente coraggioso nel distaccarsi da un loro stile consolidato dopo i primi due album. I gentle giant sono mischiati in modo eccelso a parti più tirate. Comunque credo che l'album dell'anno l'abbiano fatto gli alter bridge, fortress è un disco perfetto A quando la rece dei fates?

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