Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:41 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. LET ME IN
  2. ALÌ
  3. PILLOLE
  4. UNO
  5. ALICIA
  6. NIENTE
  7. L'OCCASIONE DEL MOMENTO
  8. SPARA
  9. PEOPLE LIKE YOU

Line up

  • Franz: vocals
  • Matteo: guitars
  • Andrea: bass
  • Giovanni: keyboards
  • Stefano: drums

Voto medio utenti

Sono italiani e arrivano da Bologna i Third Stone From The Sun, rock band versatile ed eterogenea che si presenta con un full lenght autoprodotto quale Morphos, 9 tracce che spaziano dall'rock fumoso e acido a sonorità stoner e a tratti psichedeliche per un insieme davvero completo ed interessante. Colpisce fin da subito all'interno della proposta dei 5 ragazzi emiliani questa varietà di stili convogliati verso un'unica personalità, la quale emerge ora più ora meno, mostrando tutto il potenziale della band, la quale, alla prima esperienza consistente, si dimostra già sufficientemente matura, anche se con molti margini di miglioramento. L'essenza dei TSFTS emerge a mio avviso maggiormente nei brani più liquidi e avvolgenti, da "Pillole" alla successiva "Uno" o ancora una "Niente", nelle quali la distensione delle atmosfere e la visionaria ricerca sonora, in particolare di basso e tastiere accompagnati dalla chitarra di Matteo, meglio si amalgamano dando vita ai migliori episodi dell'insieme. Non a caso i brani sopra citati sono tutti caratterizzati dalla scelta del cantato in italiano, alternato all'inglese standard presente in circa metà delle composizioni. Una scelta come sempre coraggiosa ma, in questa circostanza, quanto mai azzeccata, in grado di conferire una maggiore raffinatezza a brani delicati e toccanti, scelta che permette soprattutto di poter apprezzare in maniera immediata la bellezza e poeticità dei testi della band, tutti opera del cantante Franz. Quando i TSFTS cercano di scatenarsi pigiando leggermente sull'acceleratore ci troviamo di fronte a brani quali l'iniziale "Let Me In", dove prevalgono chitarre distorte e ritmiche incalzanti, affiancate da un cantato più spinto e aggressivo. È proprio in questi episodi che a mio avviso la band avrebbe bisogno di limare in parte il proprio sound per meglio equilibrarsi all'aspetto più intimistico ed espressivo di altri episodi. Piccoli accorgimenti, a partire dall'uso della voce, in certi frangenti leggermente sotto tono, quasi a disagio, piccoli margini di miglioramento che col tempo e un'ulteriore maturazione permetteranno sicuramente alla band di crescere e sviluppare al meglio la propria spiccata identità. Un punto sul quale infatti i bolognesi possono stare tranquilli e saldamente ancorati è la propria personalità, la capacità di unire diverse influenze in un unico stile, un unico sound, difficilmente riconducibile a quello di altre formazioni. Come esordio siamo decisamente a buon punto e sono sicuro che i Third Stone From The Sun saranno in grado di colpire di nuovo positivamente nel prossimo futuro.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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