Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2013
Durata:51 min.
Etichetta:Sleaszy Rider Records

Tracklist

  1. THE MAZE
  2. UNDER THE NORTHERN STAR
  3. OF NIGHTMARES
  4. SAVIOR
  5. EMPTY TRAILS
  6. CONSEQUENCES
  7. IN THE MIDDLE OF NOWHERE
  8. PROGRAMMED TO SERVE
  9. A DIFFERENT POINT OF VIEW
  10. THE ORACLE
  11. SAVIOR (OFFICIAL VIDEOCLIP)
  12. FLY, ANGEL (OFFICIAL VIDEOCLIP)
  13. SAVIOR (VIDEO - THE MAKING OF)
  14. DAEMONS (VIDEO - LIVE IN STUDIO)
  15. UNDER THE NORTHERN STAR (VIDEO - LIVE IN STUDIO)
  16. MY NAME IS FEAR (VIDEO - LIVE IN STUDIO)
  17. THE MAZE (VIDEO - LIVE IN STUDIO)
  18. A DIFFERENT POINT OF VIEW (VIDEO - LIVE IN STUDIO)
  19. DAEMONS (VIDEO - FROM A VERY DIFFERENT POINT OF VIEW)
  20. PIRATE SONG (RUNNING WILD COVER)

Line up

  • Michele Guaitoli: vocals
  • Marco Falanga: guitar
  • Adriano “Cocha” Crasnich: guitar
  • Luka Klanjscek: bass
  • Andrea Cum: drums

Voto medio utenti

Notevole il salto di qualità compiuto dai goriziani Overtures, nel loro secondo full-length per l’ellenica Sleaszy Rider Records.
Il precedente “Rebirth” mi aveva trasmesso la sensazione nitida di un imminente risultato “importante” ed eccolo puntualmente realizzato in “Entering the maze”, un disco (anche grazie ad una lodevole resa sonora, a cui contribuisce fattivamente la masterizzazione dello specialista Sascha Paeth) in piena sintonia con le migliori produzioni di heavy / power melodico attualmente in circolazione.
Forse quella “perentoria” identità artistica invocata nella recensione del lavoro 2011 non è ancora stata integralmente reperita, ma di sicuro la classe e il talento con cui sono state elaborate le dieci composizioni dell’album forniscono tutta la “materia prima” necessaria a soddisfare ampiamente gli apparati cardio-uditivi dei sostenitori del settore, riuscendo nell’impresa improba di rendere il gruppo un importante e vitale interprete di un genere ampiamente frequentato e sfruttato.
Edificato su una base esecutiva inattaccabile e illuminato dall’ottima prova vocale di Michele Guaitoli, un cantante capace di convogliare nella sua ugola le sfumature timbriche dei maestri (Kiske, Dickinson, Tate, … fino a Kahn e Sammet ... in assoluto potremo proprio identificare Kamelot, Edguy e Avantasia come i principali numi tutelari dei friulani …) senza scadere mai nella diffusa pratica dello “scimmiottamento”, il programma si dipana con potenza, compattezza e lirismo senza ostentare vere flessioni, forte di una scrittura solida e sensibile, pregna di magnetismo e di una considerevole forza espressiva.
La scelta di “aprire” il Cd con un pezzo come “The maze” è assolutamente vincente: fragranze mediorientali, palpabile tensione emotiva e un sagace refrain “eroico”, consegnano agli astanti un’efficacissima sintesi delle consistenti potenzialità dei nostri.
“Under the northern star” conferma le prerogative dell’opener attraverso un crescendo di grande suggestione, “Of nightmares” è abbastanza coinvolgente, sebbene leggermente più scontata, mentre il singolo “Savior” assesta un altro bel “colpo” ai sensi degli aficionados del metallo poweroso, inevitabilmente soggiogati da questo prepotente concentrato di vigore, enfasi e melodia.
“Empty trails” colpisce per possanza, disinvoltura e per tenui bagliori di natura hard-rock, “Consequences” piace per la componente evocativa e ciò nonostante sconta talune deleterie prevedibilità, cancellate immediatamente dalla fascinosa leggiadria di “In the middle of nowhere”, dall’avvincente evoluzione “gloriosa” di “Programmed to serve”, dalle vibranti spigliatezze di “A different point of view” e da “The oracle”, un prezioso tour de force di nove minuti, ben amalgamato tra inventiva, epos e melodramma, che conclude brillantemente l’encomiabile segmento audio dell’opera.
Eh, già perché gli Overtures stavolta hanno voluto fare le cose veramente in “grande”, corredando “Entering the maze” di una ricca (e simpatica …) sezione video in Dvd, che rende ancora più completa ed esaustiva l’immagine di una band fedele alle regole e tuttavia orientata al contempo a tentare di renderle, in qualche modo, attuali (artwork e testi del disco si riferiscono al “labirinto” della società moderna, con tutte le sue contraddizioni e le sue distorsioni …), risolvendo l’intera questione artistica in maniera convincente, ispirata e credibile.
Molto bravi …

Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 06 giu 2013 alle 23:49

A me ricordano i Kamelot da questo video.... Sinceramente però non mi dicono granché!

Inserito il 02 giu 2013 alle 20:29

a me sembrano una copia sbiadita dei vision divine...

Inserito il 01 giu 2013 alle 10:34

sembra un gran bel gruppone!!!

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