Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:71 min.
Etichetta:Brownhouse
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. OPENING
  2. DEEP IN THE HOLE
  3. THIRD MAN ON THE MOON
  4. WHY THE FLY?
  5. TIME TO BURN
  6. THE BLUE GARDEN
  7. RABBIT ONE
  8. ALSO RAN SONG
  9. JOHN BROWN
  10. 100 YEARS
  11. HIGH NOON AMSTERDAM
  12. SHE GOT ME
  13. CRETIN HOP

Line up

  • Chris Goss: guitars, vocals
  • Josh Homme: guitars
  • Nick Oliveri: bass
  • John Leamy: drums

Voto medio utenti

La coppia Homme/ Oliveri è ormai sinonimo di sommo rock, genialità, innovazione, creatività, semplicità, successo. Ovunque loro sono presenti anche il progetto più obliquo ed estemporaneo assume i connotati di una gemma artistica. Kyuss, Queens of the Stone Age, Desert Sessions, Mondo Generator, sono alcuni dei prodotti di musicisti che stanno imprimendo la propria impronta allo sviluppo del rock nel nuovo millennio. Tutto bello e risaputo ma cosa c’entra con i Masters of Reality, creatura personale di Chris Goss, chitarrista e cantante ma soprattutto produttore di alcuni dei più importanti dischi degli ultimi dieci anni (“Blues for the red sun”,”Welcome to sky valley”,”Rated R”, tanto per citare i più conosciuti), nonché membro iperattivo della cerchia che opera al Rancho de la Luna, il covo dov’è nato il desert-rock? Semplicemente i MoR, così come i QotSA, sono un gruppo aperto a partecipazioni e collaborazioni, una line-up duttile che affianca amici e compari al nucleo formato dall’indissolubile duo Goss / Leary. Perciò in occasione del tour europeo 2001 chi si è presentato per una manciata di concerti e qualche bisboccia? La risposta la vedete nella cover, dove spiccano l’espressione fintamente vacua del mitico Homme ed il grugno imbronciato del ruvido Oliveri. E’ stato come organizzare un barbeque all’interno di una polveriera. Questo live esplode! Il rock vagamente robotico dei Masters, freddo ed affilato, con le sue melodie psycho-pop quasi Beatlesiane viene stupendamente esaltato da musicisti in stato di grazia. Un torrente di groove fiammeggiante si riversa nelle migliori songs della formazione, trasformandole in fantastici momenti d’impatto emotivo. Ascoltate le riletture del vecchio hit “The blue garden” e della più recente “Time to burn” per apprezzare l’incendiario carburante heavy rock immesso da un irrefrenabile Homme, oppure la dolce ed un po’ triste “Why the fly?” magicamente dilatata in un cameo elettroacustico inarrivabile, come solo i Floyd dell’antichità avrebbero saputo fare. L’esibizione trasuda della gioia di suonare, improvvisare, della voglia di divertirsi con la musica, di una classe naturale ed innata che mille anni di studi non possono donare. Un rock puro, diretto, passionale, al riparo da corruzioni per l’esigenza di passare al botteghino, una formula vincente perché sincera e semplice in antitesi alle tante artificiose proposte odierne. Si può trattenere il respiro ascoltando l’accerchiante blues “Rabbit one” guidato da un’implacabile duetto Oliveri – Leary in attesa che il suadente canto di Goss venga interrotto da Homme con uno dei suoi dilanianti ed indimenticabili assoli. Ci si arrende all’indovinata melodia di “Third man on the moon”, il brano più orecchiabile della produzione della band, e ci si abbandona al raffinato ed arioso volo psichedelico di “100 Years”. Mettiamoci anche la presenza del malinconico Mark Lanegan (Screaming Trees, QotSA) il quale si materializza a Londra per cantare la robusta, stradaiola, “High noon Amsterdam”e penso che avremo un’idea abbastanza chiara della qualità di questo lavoro. “Flak’n’flight” rende giustizia ai Masters of Reality, alcune volte accusati di non possedere sufficiente mordente, di propugnare un rock troppo cerebrale ed algido, di non aver più ritrovato lo smalto dei lontani esordi con la Def Jam. Io vedo invece una band matura frutto di un Goss ormai lontano dalle smanie di successo facile, che possiede in repertorio canzoni stupende ed intelligenti elettrizzate nella dimensione live da questa squadra di talenti. Un disco di heavy rock senza tempo che consiglio a tutti.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.