Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:76 min.
Etichetta:Candlelight Records

Tracklist

  1. RUINS
  2. DAWNLESS DAYS
  3. UNTIL NO LIFE BREEDS
  4. ASH STATUES
  5. DISEMBODIMENT
  6. MALICIOUS WINDS
  7. TRAVELER OF UNLIGHT
  8. DEVOLUTION
  9. SLUMBERING GIANT
  10. NOMAD
  11. OMEGA ARCANE

Line up

  • Juha Harju: Vocals
  • Eero Mantere: Bass
  • Juha Sirkkiä: Guitars
  • Olli Savolainen: Keyboards
  • Erno Räsänen: Drums

Voto medio utenti

Descrivere un album dei finlandesi Shade Empire non è impresa semplice: la loro miscela musicale, comunque da inserire nel filone estremo, è ricchissima di sfaccettature ed umori diversi, spesso addirittura contrastanti.
Da una parte abbiamo un mix di black metal sinfonico, alla Dimmu Borgir, e death melodico di scuola patria, mentre dall'altra ascoltiamo incursioni nel mondo dell'elettronica che si fondono con partiture melodiche fortemente evocative ed epiche che danno al suono del gruppo una connotazione quasi eroica, il tutto mentre un approccio “operistico” si erge tra le note della musica.
"Omega Arcane", quarto lavoro dei nostri, è la summa della ricerca musicale compiuta dagli Shade Empire nel corso della loro esistenza: una ricerca di un suono personale che potesse distinguerli dalla massa.
Certo, non sempre l'obiettivo viene raggiunto ed a volte i brani risultano essere troppo ampollosi e troppo lunghi, ma è innegabile che spesso il gruppo riesca a descrivere scenari dal fortissimo pathos e dalla squisita vena melodica, date un orecchio alla straordinaria title track, che rendono l'ascolto del disco una esperienza appagante sotto tutti i punti di vista.
Potenza e spirito epico vanno a braccetto con il suono tagliente delle sei corde e si oppongono agli arpeggi, spesso folkloristici, che spezzano la tensione e sfumano all'interno di squarci melodici da brividi lungo la schiena, spia, questa, di un lavoro da non sottovalutare assolutamente.

Se riuscite ad immaginare un mix tra i già citati Dimmu Borgir, l'epicità dei Moonsorrow , le sperimentazioni degli ... And Oceans e l'approccio teatrale dei Covenant, prima che si dessero all'imitazione di Marylin Manson, avrete un quadro, più o meno preciso, di cosa suonano gli Shade Empire.
Forse troppa carne al fuoco?
Forse...
A voi il giudizio finale, ricordandovi però che riuscire ad essere riconoscibili nel'iper affollato calderone metal attuale non è per nulla facile.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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