Copertina 8

Info

Anno di uscita:2013
Durata:50 min.
Etichetta:Punishment 18 Records

Tracklist

  1. IT HAPPENED TOMORROW
  2. 2.0.3.6.
  3. A DESPERATE WAY OUT
  4. MONKEY IN SUNDAY BEST
  5. MIDNIGHT OIL
  6. WITHIN WITHOUT
  7. ONE DOOR AWAY
  8. PAINTROPY
  9. SHADOWS AT THE EDGE OF PERCEPTION
  10. MRS. JUDAS
  11. YOU KNOW I KNOW
  12. MASTERPLAN
  13. PROMISES

Line up

  • Folco Orlandini: vocals
  • Piero Paradivino: guitars
  • Luca Belbruno: guitars
  • Andrea Tito: bass
  • Andrea Garavaglia: drums

Voto medio utenti

"Paintropy" è un album che implica grandi novità in casa Mesmerize, per quanto debba riconoscere di non aver avuto particolari difficoltà nell'assimilare il cambio di indirizzo stilistico messo in atto, e non perchè c'è stata la possibilità di ascoltare con largo anticipo il loro nuovo lavoro, ma semplicemente perchè avendo seguito il loro percorso musicale per anni, questo era un passo che aleggiava nell'aria e che peraltro si poteva già avvertire su "Stainless", terzo album del gruppo che era uscito nel 2005.

Già, ben otto anni sono dovuti trascorrere prima di approdare a "Paintropy" e, come anticipato, diverse cose sono cambiate.

Non necessariamente in peggio.
O in meglio.
Solo diverse.


Per quanto siano facilmente riconoscibili, i Mesmerize di "Paintropy" sono ormai ben distanti dal Classic Heavy Metal del loro esordio "Tales Of Wonder" (1998): i suoni si sono fatti più incisivi e moderni, tanto nel songwriting quanto nella prova dei chitarristi, trascinatori e probabili promotori di questa evoluzione, con i Mesmerize che sferragliano tra sonorità Heavy & Thrash che potrebbero trovare le proprie radici in formazioni come Nevermore, Anthrax e Megadeth, ad ogni modo affrontate con personalità e con verve, su ritmi che vedono Andrea Garavaglia pestare come un fabbro sul proprio drum kit e con un Folco Orlandini mai snaturato e ben calato anche in questo contesto.

"2.0.3.6." e la stessa titletrack sono, infatti, una sonora mazzata sui denti, "A Desperate Way Out" è una delle canzoni meglio riuscite e più rappresentative dell'intero disco, "You Know I Know", peraltro un gran bel pezzo già di suo, viene impreziosito dai ceselli di Paradivino e Belbruno, e addirittura da un breve assolo di Tito, mentre la conclusiva "Promises" è una signora cover, dove i Cranberries vengono maltrattati anche a livello vocale, con un azzeccato controcanto in growl, ad opera di Marco Marinoni, cantante dei The Red Coil.

Un album veloce, martellante, ruvido e spesso addirittura rabbioso, che restituisce alla scena metal nazionale una formazione che - a mio modesto parere - finora ha raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato.


You can't stay in here forever!





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I feel
I review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 06 mag 2013 alle 11:31

Si molto diverso da "Off the Beaten Path"... però a me piace davvero molto questo "Paintropy"... anche perchè ho avuto anche modo di apprezzarlo live e lì, come sempre, i Mesmerize non deludono mai....

Inserito il 30 apr 2013 alle 13:12

se son questi i dischi al TOP, che povertà........ma anche chi ce li mette lì..signur....

Inserito il 30 apr 2013 alle 10:57

Mi viene da piangere se penso a un disco come Off the Beaten Path!!

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