Copertina 4

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:34 min.
Etichetta:Candlelight Records

Tracklist

  1. OBSIDEO
  2. SOULROT
  3. TRANSITION
  4. NECROMORPH
  5. LANIATUS
  6. DISTRESS
  7. SUPERCONCIOUS
  8. AURA NEGATIVE
  9. SATURATION
  10. DISPLACED!!!!

Line up

  • Patrick Mameli: guitars, vocals
  • Patrick Uterwijk: guitars
  • Georg Maier: bass
  • David Haley: drums

Voto medio utenti

Pochi giorni fa mi sono ritrovato a compilare la mia scheda riepilogativa sul 2013 che tra poche ore troverete online su Metal.it e alla voce "delusioni / flop" mi sono balzati immediatamente alla mente dei nomi illustri che preferirei vedere in pensione piuttosto che distruggere quanto di buono o addirittura ottimo erano riusciti a fare in passato: su tutti Megadeth, ma anche Sepultura, Hypocrisy, Carcass, Running Wild ed una caterva di gruppi più o meno famosi che hanno presentato dei lavori che vanno dall'inutile al vergognoso.

Tra questa pletora di schifezze, avevo completamente rimosso il nome dei Pestilence, e non perchè "Obsideo" mi abbia convinto, tutt'altro.
Talmente alta la sfiducia e la disistima nella band di Mameli che un nome così leggendario ed altisonante della scena death metal europea di venticinque anni fa proprio non ha sfiorato il cervello, ormai abituato a non considerarli per niente anzichè aspettarmi qualcosa di buono da parte loro.

Anche in questa occasione i quattro "tulipani" (anche se Maier e Haley provengono da Germania ed Australia) non sono riusciti a farci ricredere e la riprova è che la recensione di "Obsideo" giunge sulle pagine di Metal.it con un mese e mezzo di ritardo, non per ripetuti e lunghissimi ascolti ma proprio perchè è stato immediatamente accantonato, con il risultato sconsolante di essercelo dimenticati...

E sarebbe una gran cosa anche dimenticare la musica contenuta in esso: diciamocelo chiaramente che ormai in questo mondo non ci si vergogna più di niente, Mameli era in bolletta e per tornare sulla cresta si è messo a suonare quella "cosa" con cui aveva raggiunto una certa popolarità ed un buon seguito, da sfruttare oggigiorno con tour e merchandising, e chissà magari ci sta anche riuscendo dato che i dischi dei Pestilence alla fine escono per la buona Candlelight e non per la Stronzium Records.

Il problema è che è PALESE che Mameli non abbia il minimo gusto e voglia di suonare death metal, emerge con chiarezza da ogni brano di Obsideo, svuotato di ogni passione, di fierezza, di impatto, di violenza, di tutte quelle sensazioni che chiunque dovrebbe provare a comporre e suonare una musica così "fisica".

Ed invece niente da fare, tanto troppo troppissimo manierismo, soluzioni bislacche ed arzigogolate, riffs che non scalfiscono e che non hanno alcun risultato se non quello di provocare mal di testa, insomma siamo sulla stessa linea di lavori indecenti come "Resurrection Macabre" e specialmente "Doctrine", due nomi che dopo 16 anni hanno ripreso a versare fango sul buon nome dei Pestilence, come se non fosse bastato nel 1993 quello di "Spheres", un disco oggi apprezzato da TUTTI, DAL MONDO e che invece al tempo fu spernacchiato e snobbato da chiunque, roba che se la metà di quelli che oggi ne tessono le lodi ne avessero comprata una copia al tempo Mameli girerebbe in Ferrari e vivrebbe a Montecarlo.

Grazie a Dio non è così, i Pestilence sono morti con "Spheres" ed il loro cadavere non fa che rotolarsi nella tomba con episodi così sconcertanti e fuori luogo.
E mi dispiace per Uterwijk che si è fatto risucchiare nel vortice della vergogna.

Davvero una delle peggiori reunion della storia della musica.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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