Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:50 min.
Etichetta:Spinefarm

Tracklist

  1. WOODLAND
  2. THE MOUNTAIN
  3. DESOLATE
  4. NOCTURNAL
  5. CROWN
  6. EMPIRE
  7. SHEDDING SKIN
  8. FALLEN
  9. CONSTELLATION
  10. THE DARK
  11. AURA

Line up

  • Ilkka Viitasalo: vocals
  • Thomas Wang: guitars
  • Martin Sivertsen: guitars
  • Andreas Berglihn: guitars
  • Mikael Wildøn: bass
  • Marco Storm: drums

Voto medio utenti

Già recensiti - ottimamente - nel lontano 2006 dal nostro furioso ex Elastiko in occasione del loro debutto "Monument Bineothan" e sfuggitici due anni dopo con "Alleviat", ecco che i norvegesi Benea Reach dopo ben cinque anni di attesa approdano alla finnica Spinefarm per dare alla luce la loro terza fatica intitolata "Possession".

Le definizioni per questo sestetto (più un digital programmer) si sprecano, si va dal serio ed austero "progressive death metal" ma completamente fuori luogo, al più adatto e trendy "mathcore" fino all'abusatissimo e commerciale "metalcore" ma direi che l'unione di tutti e tre gli aggettivi può rendere bene l'idea della band: preparatissima dal punto di vista tecnico, grande uso della tecnologia digitale e dei suoni futuristici e tanta melodia ad uso dell'approccio easy-listening nonostante le attitudini estreme perpetrate dai Benea Reach.

Ne esce fuori un disco maestoso e lo intuisce dal gusto, dalla classe, dalla leggerezza con cui i primi secondi di "Woodland" aprono il tutto, dai breaks inseriti all'interno del brano che senza alcuna sensazione di essere malamenti incastrati danno allo stesso un ritmo incalzante, con clean vocals non sputtanate e super commerciali, Sant'Iddio finalmente, ma delicate e coinvolgenti.

Indubbiamente la proposta dei Benea Reach, sebbene sia stemperata da inserimenti melodici e più accessibili, è assai più ardua da assimilare rispetto a tanti altri colleghi a causa di schizzatissimi assalti frontali ma proprio per questo presenta una longevità assai superiore a causa dell'ottima architettura, anche se talvolta ostica, che pervade tutte le canzoni presenti su "Possession".

Uno dei dischi "moderni" meglio realizzati degli ultimi anni: produzione scintillante, enorme tecnica messa al servizio degli ascoltatori e non dei musicisti, un gusto ed una classe tipicamente ed unicamente scandinava, grande cura nell'artwork e nella grafica.

Bravi ed intelligenti.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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