Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:33 min.
Etichetta:Willowtip

Tracklist

  1. NUCLEON
  2. NONLOCALITY TRILEMMA
  3. TAUTOCHRONE
  4. SOLAR NEUTRINOS
  5. MULTIVECTORIAL REIONIZATION
  6. SPACETIME EKLEIPSIS VORTICITY
  7. DARKFLOW QUADRIVIUM
  8. STELLAR DEPOPULATION
  9. WORMHOLE
  10. XENOVERSE DISCHARGER

Line up

  • Phlegeton: vocals
  • Guillemoth: bass
  • J. Oliver: guitars
  • Migueloud: guitars
  • Riky: drums

Voto medio utenti

Tornano gli spagnoli Wormed con il loro Brutal Death Metal schizoide e affascinato da temi fantascientifici (basta leggere la tracklist per rendersene conto). In effetti “Exodromos” è un concept sci-fi sulla fine del sistema solare nell’anno 8000.
La novità dei Wormed del 2013 consiste nell’aver trovato finalmente una produzione degna di tal nome, capace di esaltare con suoni nitidi e potenti quello che è il potenziale distruttivo della band, che, per inciso, è notevolmente alto.
Non esagero se dico che questo “Exodromos” rappresenta il disco della maturità per la band, mondato com’è di alcune ingenuità che affliggevano l’ottimo e ormai datato debutto “Planisphaerium”.
Oggi è tutto affilato, messo a punto, oliato come una macchina da guerra che vomita riffs e blast beats a pioggia. “Stellar Depopulation” è significativamente lampante da questo punto di vista. I Wormed ci portano a fare un giro sull’ottovolante della brutalità, fatto di saliscendi, rallentamenti e improvvise accelerazioni, con pezzi mai troppo lunghi e che, pur tuttavia, sanno creare quel senso, tipico dei dischi di spessore, di ansia da minutaggio. Pur durando il disco poco più di mezzora si arriva alla fine spossati, sottoposti al fuoco di fila del susseguirsi indomito di pezzi che non hanno pietà dei nostri padiglioni auricolari.
Se un appunto si può fare alla band è che le vocals spesso non riescono a stare al passo con il materiale sonoro. Il growl è troppo poco profondo e potente, molto più orientato sullo stile goregrind che sul brutal vero e proprio.
Ad ogni modo le atmosfere ‘aliene” di pezzi come “Xenoverse Discharger” e “Darkflow Quadrium” (che sembra rubata da un disco dei Fear Factory) riportano in alto questo “Exodromos” che si pone come una delle migliori uscite in ambito estremo di questo 2013.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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