Copertina 6,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2013
Durata:54 min.
Etichetta:WormHoleDeath Records

Tracklist

  1. WITHIN FLESH
  2. NOTHING GROWS
  3. HAVEN
  4. DISCLOSURE
  5. LUMEN
  6. AS IT WANES
  7. ENCLOSURE
  8. THE PASSENGERS
  9. INSTILL LIGHT
  10. FRAGMENTS

Line up

  • Loris Guillen: bass
  • Pablo San Martín: drums
  • Nicolas Rey: guitars
  • Jessica Donati: vocals
  • Stanislas Dinnequin: guitars

Voto medio utenti

La Bella e la Bestia, la voce operistica femminile e quella in growl del maschietto di turno, le tastiere imperanti..insomma, due coglioni con sti cliché. Dalla Francia arriva però una piacevole novità in questo marasma di gruppi tutti uguali: gli Ivalys.

Gli Ivalys nascono quasi 6 anni fa e all'alba di questo 2013 ci regalano il loro primo lavoro sulla lunga distanza, "Lumen", un disco di gothic metal (lo dico per comodità) con tastiere imperanti, voce operistica femminile e qualche inserto in growl qua e la.
E dov'è la novità? La novità sta nel fatto che gli Ivalys schiacciano sull'acceleratore, musicalmente parlando, pestando come dei dannati su ogni singola canzone, prediligendo l'aspetto musicale della questione rispetto a quello vocale. Addirittura non esagero quando dico che a tratti sfioriamo il melodic death, in particolare in un paio di brani tiratissimi quali l'opener "Within Flesh", "Enclosure" o la parte centrale di "Nothing Grows", anche se la canzone migliore del lotto risulta essere "Haven", con un ottimo lavoro al basso. Ok, poi arriva la discreta voce della pur bella Jessica Donati a rompere la magia e a riportare il tutto nei binari della banalità, però qui siamo di fronte a qualcosa che se portato avanti con la dovuta accortezza può regalare belle soddisfazioni.
Volete paragoni? Prendete i Lacuna Coil e sbatteteli forte contro gli Evanescence. O più semplicemente prendete i nostrani Ravenscry, così se non doveste conoscerli vi fate anche una cultura, e toglietegli la bellissima (li si!) voce di Giulia Stefani.
Il growl di cui parlavo prima è comunque poco presente, giusto qualche inserto qua e la dipanato sui 10 brani che compongono il disco, pur essendo ad onor del vero di buona tecnica. Ecco, forse con un equilibrio vocale maggiore avremmo paradossalmente ottenuto un risultato migliore.

Se amate i gruppi di cui ho fatto menzione nella recensione, gli Ivalys potrebbero essere una piacevole scoperta, sperando magari che col prossimo disco riescano a ritoccare i loro difetti. Se invece ne La Bella e la Bestia il vostro personaggio preferito era il candeliere Lumière, beh..lasciate perdere, davvero.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.