Per prima cosa, rinfresco a tutti che la Deathwish Inc. è la label di Jacob Bannonfrom, leader degli hardcorers Converge (e quindi sapete già indicativamente a cosa andate incontro). “The Ascension Attempt” è il primo album sulla lunga durata dei The Blinding Light (segue “Glass Bullet”, l’EP di debutto del 2002). Posto queste due condizioni iniziali, veniamo alla rece. Questo dischetto contiene 9 songs di devastante aggressione sonica, con tanto di quei richiami a tutto quello che può passare sotto la nomea di Metallic Hardcore da far paura; dall’essenziale Metal Core, alle ritmiche Thrash, alla pressione asfissiante Death ed al più “tranquillo” Crossover, tutto in 42 minuti. Brutale, essenziale, diretto come un treno impazzito, feroce e ferale come solo le peggiori bestie dantesche possono definirsi tali, ‘”The Ascension Attempt” è un monolito di screaming alla Tom Araya, una rigurgitata di riff senza soluzione di continuità, un pestaggio furente delle pelli ed un più sentito richiamo sabbathiano del quattro corde. Ma, come spesso succede, esistono delle gravi pecche che mi risulta quasi impossibile non evidenziare. In primis, la pessima produzione. Penalizzare oltremodo una band come The Blinding Light con una produzione stentatamente sufficiente mi sembra come buttare le perle ai porci… una release ufficiale che suona da ottimo demo, livelli dei volumi mal calibrati tra loro, poca cristallinità soprattutto nelle parti veloci e la poca pasta del globale si fanno sentire non poco (che sia un difetto di masterizzazione o di missaggio non mi è dato saperlo). Secondo, la scarsissima originalità – ma su questo, volendo, si può anche soprassedere. Comunque sia, prendete gli Slayer, dategli un quattro piste, una bottiglia di qualsiasi alcolico e potrete ottenere “The Ascension Attempt”. Una sufficienza in cui la tremenda forza devastante dimostrata solleva The Blinding Light dal baratro della cloaca maxima.