Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:44 min.
Etichetta:My Graveyard Productions

Tracklist

  1. SPACECRAFT (INTRO)
  2. THE WAR WITHIN
  3. MEMORIES FROM THE PAST
  4. ASTROLOGIC CENTURIES
  5. AN EPIC LOVE
  6. EARTH...
  7. ...WIND...
  8. ...SKY
  9. KING WITHOUT KINGDOM
  10. RETURN TO ROOTS & FOLLOW THE FLAG

Line up

  • Stefano "Icywarrior" Galeano: vocals, guitars
  • Pietro Bianco: guitars
  • Tristan Roberto Ladinetti: bass
  • Flavio "Athanor F.D.H." Fancellu: drums

Voto medio utenti

"Kronothor" è il nuovo album per gli Icy Steel, i quali, seppur con qualche assestamento di formazione ed un cambio di etichetta che ora li vede collaborare con la My Graveyard Productions, non smentiscono la loro indole epica, orientata sempre più a sonorità rarefatte ed atmosferiche che a quelle ferali e belligeranti.

Certo, il breve brano strumentale piazzato in apertura, "Spacecraft", con i sui ritmi serrati e le chitarre sferraglianti, al limite del Thrash, poteva far pensare diversamente, ed il compito di riconsegnarci gli Icy Steel più evocativi ed eleganti spetta a "The War Within", attitudine subito ribadita dalla successiva "Memories From The Past", dove il flauto dell'ospite Ilaria Celeste, contribuisce a donare al pezzo un riuscito tocco folk e celtico.
Una soluzione che si ripresenterà spesso nel prosieguo del disco, nei suoi quarti d'ora dalle atmosfere fortemente ottantiane e poco propense al Power caciarone che confermano la validità e lo spessore degli Icy Steel.

Episodio a se stante la delicata ballad acustica "An Epic Love" (nemmeno poi troppo banale), e se il trittico "Earth…", "…Wind…" e "…Sky", si impone come il momento più completo ed avvincente del disco, tocca guardare a "King Without Kingdom" come all'episodio meno riuscito, più che altro a causa delle scelte fatte a livello vocale, mentre un po' a sorpresa, in chiusura, "Follow the Flag" ci consegna gli Icy Steel più vicini al classico Heavy Metal degli eighties, ricordando un po' i vecchi Martyr (quelli olandesi) ed i Witch Cross.

"Kronothor", il cui titolo nasce dall'unione di due ben distinte divinità, quali Kronos e Thor, è un lavoro - giustamente - ambizioso per una formazione sempre più in grado di fare la differenza.

Well, it's a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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