Ci sono degli album di cui bastano davvero 5 secondi di numero per capire tutto e dopo una manciata di secondi di "War at the Door" avevo già la pelle accapponata ed i peli dritti.

Ci sono altri album che invece ti pigliano abbondantemente per il culo e ti fanno credere una cosa per i primi 10 secondi per poi disilluderti clamorosamente appena dopo.

Purtroppo è questo il caso di "Starving Death", album di debutto dei canadesi Kaotik, formatisi nel 2007 ma giunti solamente nel 2012 sul mercato, sebbene questo disco sia stato registrato già l'anno precedente e lanciato da pochi mesi dalla Massacre Records.

Intendiamoci, non stiamo dicendo che fossimo convinti di un capolavoro che invece si è rivelato una schifezza, però quella melodia iniziale così evil e swedish lasciava intendere un qualcosa di veramente clamoroso a-là Dismember - Unanimated - Desultory, invece dopo pochi attimi ci siamo ritrovati in un death metal molto più roccioso e grezzo, di tutto rispetto!!!, ma completamente diverso, privo di qualsivoglia atmosfera, malignità, umidità.

Un approccio decisamente più statunitense che in ogni caso ci regala un disco fatto con esperienza e senso di praticità, che però poteva essere realmente migliore con qualche accorgimento: d'altronde la band è assai giovane e potrà sicuramente apportare tutti i miglioramenti col tempo.

Da segnalare gli ottimi assoli, la presenza di Dan Swano dietro la console (ed il microfono) e di Luc Lemay dei Gorguts come ospite in un paio di brani: inappuntabile la produzione, old style nel mood ma modernizzata nella pratica: un buon disco, nella sua normalità, ma che allo stato attuale non ha i requisiti per emergere o farsi segnalare.

Un deciso tuffo nella sinistra melodia del vecchio swedish death metal (NON In Flames e soci...) potrebbe davvero essere la carta vincente dei Kaotik che in ogni caso passano indenni ed anzi con un plauso la loro prima prova discografica.