Copertina 6,5

Info

Demo
Anno di uscita:2012
Durata:15 min.

Tracklist

  1. LAZARUS RISING
  2. A ROOM AT
  3. WATCHING YOU BLEEDING
  4. DREAM KILLER

Line up

  • Stefano Leoni: voice
  • Luca Scarpellini: guitar
  • Fabio Marchesi: guitar
  • Gabriele Tesini: bass
  • Giorgio Guidi: drums

Voto medio utenti

Lo sapete, a me le sonorità moderne fanno venire l’orticaria, quindi ho bestemmiato non poco contro il nostro Graz quando mi ha assegnato questa recensione. Tuttavia, devo ammettere di essermi ricreduto, in parte, quando ho ascoltato l’EP di esordio dei Path to Exile. Certo, sempre di metalcore si tratta. Ma questi quattro brani hanno qualcosa di diverso dai soliti stilemi del genere. Ovvio, le harsh vocals sono purtroppo presenti, però per fortuna musicalmente è il lato thrash a prevalere, sempre di stampo moderno, naturalmente, ma tutto sommato gradevole. Chitarroni distortissimi e possenti accompagnano le ritmiche della coppia Tesini/Guidi, e devo dire che alla fine i quattro brani scorrono via abbastanza piacevolmente, se non fosse, appunto, per le vocals di Stefano Leoni, un po’ troppo monocorde, e per qualche breackdown di troppo. Non so se questa scelta derivi da vera passione o dalla voglia di cavalcare l’onda in maniera sicura, fatto sta che secondo me il risultato finale sarebbe stato decisamente più soddisfacente se i nostri se ne fossero fregati delle mode e avessero spinto un po’ più il piede sull’acceleratore mettendo ulteriormente in evidenza il lato thrashoso delle proprie composizioni. Così purtroppo non è stato, quindi cerchiamo di prendere il meglio da quanto proposto dai nostri. Ed effettivamente qualcosa di buono ci sta, ripeto, visto che perlomeno evitiamo di cadere nei soliti cliché del ciufolo, quindi poca roba melodica, pochi stacchi puliti, solo tanta grinta e tanta rabbia con prevalenza del lato hardcore (moderno), quindi. Che dire, i presupposti per fare del bene ci sono tutti. Questo è solo un EP di quattro tracce, quindi troppo poco per un’analisi approfondita, ma di sicuro lascia intravedere buone cose per il futuro della band romagnola, che ha sicuramente le carte in regola per attecchire tra gli amanti delle sonorità più nuove. L’auspicio è che per il prossimo lavoro, si spera un full length, la band riesca a far confluire quanto di buono c’è in questo EP nei nuovi brani, magari discostandosi ulteriormente dalle linee guida del genere, ed inserendo un’ulteriore dose di personalità, cosa decisamente fattibile…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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