Copertina 9

Info

Anno di uscita:2004
Durata:79 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. ABOVE THE GRASS PT1
  2. THE GENE MACHINE
  3. SPIDERS
  4. RIVER OUT OF EDEN
  5. MESSAGE FROM THE MOUNTAIN
  6. YOUR EYES
  7. LA MER
  8. NICE GUYS FINISH FIRST
  9. ARMS RACE
  10. ORIGINS AND MIRACLES
  11. OFF THE GROUND
  12. WALKING THROUGH GENETIC SPACE
  13. CULTURAL GENETICS
  14. BATS
  15. ABOVE THE GRASS PT2

Line up

  • James la Brie: vocals
  • Henning Pauly: guitar, bass, keyboards
  • Nick Guadagnoli: guitar, bass
  • Steve Katsikas: sax
  • Eddie Marvin: drums

Voto medio utenti

Ennesimo prog side-project che vede ancora una volta coinvolto La Brie, il tutto nasce dall'idea di Henning Pauly (Chain),il quale mira a combinare elementi di prog classico e metal, musica da film e produzione moderna basandosi su un libro di Richard Awkins (uno degli scrittori contemporanei più influenzati da Darwin), nasce così un concept magnifico e molto variegato negli stili, ma la sorpresa più grande è l'utilizzo di La Brie in contesti vocali ben molto diversi da quelli a cui siamo abituati a sentire nei Theater, ma bando alle ciance: "Gene Machine" è giocata su un ritmo veloce techno/industrial, alla Ozric Tentacles, ma il refrain è molto "dreamtheateriano", "Spiders" ha molti contatti con "Six o'clock", piacerà molto ai fans dei Theater, anche le parti corali sono riuscitissime. "River out of Eden" è molto new-prog, con influenze IQ e Flower Kings orientate più verso il pop melodico (ma la ritmica di fondo è di quelle che non dimenticherete presto), anche molti cambi di tempo e finale corale, "Message from the Mountain" nel suo intro strumentale non potrà non far richiamare quel capolavoro che è "The Accolade" (Symphony x), poi si entra in piena atmosfera Dream Theater, ancora molti cambi di tempo e melodie di fondo, quasi un brano "cinematografico", si nota sempre di più la padronanza tecnica
dei singoli elementi (gran lavoro di tastiere e batteria), "Your Eyes" è un brano melodico che mischia le coralità alla Yes con il sound dei Flower Kings e Spock's Beard, ancora grandi parti orchestrali e cori strepitosi, "La Mer" è in parte giocata su piano e voce, molto intensa ed atmosferica, si anima molto verso il finale, "Nice Guys Finish First" ci riporta a certe cose del periodo Yes più pop ("90125", gli interventi corali sono molto in stile "Leave It"), è giocata molto su tempi dispari e piena di ritmo (fans degli Yes siete avvisati), "Arms grace" ha invece un ritmo cattivo e aggressivo, si potrebbe paragonare ai Theater del periodo "Awake", ma tutto ciò è molto riduttivo, c'è anche un intermezzo strumentale sinfonico che porta ad un finale epico-glorioso, ma qui mi accorgo che è sempre più difficile mettere su carta quello che sento, il ritmo è già cambiato, "Origins and Miracles" ci riporta alla melodia e ai grandi cori, col pianoforte in bella evidenza. "Off the Ground" ci riporta ai toni più heavy-prog, orecchio al drumming e ai tempi dispari, il refrain è da incorniciare, il finale memorabile è trainato da un superbo lavoro di chitarra,
fans degli Yes e di ogni genere di prog classsico fate un grosso respiro prima di ascoltare i vocalismi con cui inizia "Walking through Genetic", che si sviluppa poi con una splendida melodia retta da voci e pianoforte, nella seconda parte il pezzo si anima "elettricamente", ma che bello ascoltare il refrain corale "Walk with Me and See through My Eyes", "Cultural Genetic" ha ritmi confusi ed aggressivi (alla "6 Degrees", per intenderci), ma conserva comunque una struttura progressive, stessa cosa si può dire per "Bats" (che riprende un po' il sound di "The Gene Machine"), "Above the Grass part 2" ci riporta in territorio prog, con un intro sontuoso e magniloquente a cui fa seguito un'atmosfera più rilassata ed acustica, ma il colpo di scena è uno strepitoso finale che chiude come meglio non si poteva un cd che il sottoscritto ha inutilmente cercato fin qui di descrivere, io ora lascio a voi il compito di giudicare se è giusto che un talento come Henning Pauly e tutti i musicisti
coinvolti in questo lavoro (a parte ovviamente La Brie ) non abbiano mai avuto il giusto riscontro da pubblico e critica, è una vera vergogna ed anch'io in qualità di prog fans mi sento un po' partecipe di tutto ciò, comunque possiamo rimediare subito dandogli meritatamente i pieni voti.
Recensione a cura di Carlo Viano

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