Copertina 5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:60 min.
Etichetta:Regain
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. TIME REQUIEM
  2. WATCHING THE TOWER OF SKIES
  3. I´LL SHOOT THE MOON
  4. APPROACHING THE STORM
  5. THE APHORISM
  6. MILAGROS CHARM
  7. VISIONS OF NEW DAWN
  8. ABOVE & BEYOND
  9. VOODOO TREASURE

Line up

  • Richard Andersson: keyboards
  • Apollo Papathanasio: vocals
  • Peter Wildoer: drums
  • Magnus Nordh: guitar
  • Dick Lövgren: bass

Voto medio utenti

Approfittando del tempo libero concessoci dall'Imperatore Graz nel periodo pasquale, anche noi di Eutk.net abbiamo fatto enormi passi avanti nel campo dell'esplorazione. Sono infatti stati lanciati in orbita due satelliti, Metalit.4u e Orion.tunity, alla ricerca di nuove e/o interessanti forme di Heavy Metal. La prima galassia che hanno incontrato nel loro viaggio è stata quella dei Time Requiem, più precisamente il pianeta denominato "Unleashed in Japan". Purtroppo i primi dati che hanno raccolto e che ci sono stati prontamente trasmessi, non sono confrontanti.
Si tratta di un live album, realizzato dal gruppo svedese formato dall'ex Majestic Richard Andersson, che curiosamente (e suscitando non poche perplessità) vi giungono dopo un solo disco in studio, l'esordio omonimo uscito un paio d'anni fa, sempre per la Regain Records. La scaletta di "Unleashed in Japan" è stata rimpolpata anche da tre canzoni tratte da "Trinity Overture", secondo ed ultimo album dei già citati Majestic. Si tratta di "Voodoo Treasure", "I'll Shoot the Moon", "Approaching the Storm" che dimostrano come i Time Requiem abbiano realmente raccolto l'eredità dei Majestic, aprendosi pure a raffronti con i vari Royal Hunt, Malmsteen, Symphony X. Con tutti i pregi e difetti del caso. I diversi canoni del genere sono rispettati: dal songwriting all'esecuzione dei diversi musicisti (ovviamente Andersson fa la parte del leone) e del cantante Apollo Papathanasio. Comunque, oltre all'utilità di far uscire un live in questa fase della loro carriera, "Unleashed in Japan" manca, quasi del tutto, dell'atmosfera live, limitata agli incitamenti di Apollo ed a qualche reazione del pubblico giapponese.
Ora questo live viene distribuito anche in Europa, dopo che l'anno scorso era già uscito in Giappone, frutto di registrazioni che nelle intenzioni non dovevano finire su disco. Come sempre tra il dire ed il fare... ed infatti, il voto boccia sopratutto l'inutilità di questa uscita, che per di più finisce con il rubare spazi ed attenzioni al secondo studio album del gruppo, "The Inner Circle Of Reality", che esce proprio in questi giorni.
Scrollando le loro piccole antenne le nostre sonde riprendono da qui la loro missione quinquennale...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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