Gli Overock sono diventati grandi.

Per chi non avesse seguito il combo nostrano nel passar degli anni, stiamo parlando di un four-piece dedito ad un alternative rock molto raffinato e contaminato, autore di buone prove ed in grado di differenziarsi subito dalla marea di bands emergenti nel sottobosco rock italiano. Oggi, gli Overock decidono di tentare il grande salto: per farlo si muniscono di nuovo monicker, We Are Waves per l’appunto, e di un EP di quattro brani che ci arriva nella maniera più professionale possibile: cd, sito, facebook, applicazioni per Android e Apple, adesivi, merchandising, serate live: i We Are Waves non hanno tralasciato proprio nulla per tentare di far sentire la loro voce. Ma la cosa più importante è, come sempre, la musica: questo EP ci regala dunque quattro brani (peraltro già scaricabili dai principali portali) di alternative rock semplicemente delizioso, prodotto come dio comanda e mai banale. Una per una, le quattro piccole perle di “We Are Waves” sapranno guidare l’ascoltatore attraverso i meandri della propria coscienza, tirando fuori la rabbia, la malinconia, l’allegria e la tristezza, senza trascurare le mille sfumature di cui è composto ogni colore. Se dovessi pescare un brano tra gli altri, opterei per la bellissima “Deccan Plateau”, che mi ha fatto volare pindaricamente a chilometri di distanza da questo mondo di cartone; ma ognuno dei quasi 22 minuti di questo EP merita di essere ascoltato.

Quando un prodotto è suonato e confezionato così bene, quando la band che lo ha creato ci crede così tanto da farti arrivare quasi un senso di ‘urgenza’, vuol dire che ci sono tutte le basi per sfondare. Magari non li vedremo al Gods of Metal 2015, ma i We Are Waves hanno un potenziale che ormai si sta esplicitando, in maniera sempre più convincente. Bravi.