Il singer irlandese
Rob Mancini ha alle spalle una lunga carriera, divisa tra l’attività solista e la presenza in varie bands per lo più attive nel circuito nazionale. Tanta esperienza dunque, e la voglia di esprimere la propria dimensione artistica, spingono il buon Mancini (chiare le origini italiane) a dar vita a questo “
Rock’n’Roll Circus”, opera interamente composta, suonata, cantata ed arrangiata dal nostro, che per la batteria si serve di una drum machine, a dire il vero programmata con gusto. Le tante tracce che compongono questo album si muovono su territori AOR, e mentre le liner notes suggeriscono una sorta di “
Bon Jovi meets Nickleback”, a chi vi scrive questo disco suona molto easy listening, mai sopra le righe, ma mai dotato del famoso guizzo che possa sollevarlo dalla media delle uscite di genere. I buoni pezzi non mancano, si pensi alla catchy “
Stranger in Paradise”, la bella title track, il brano “
Edge of a broken heart” in cui i pianeti sembrano allinearsi per il buon Rob, o la struggente ballad “
Every Time you Cry”. C’è anche spazio per la cover di “
Running up that Hill” di Kate Bush, in un album che forse avrebbe giovato di meno brani, a scapito della quantità ma decisamente a favore della qualità, visto che qualche filler di troppo tende a stancare l’ascoltatore.
Tutto sommato un buon album, gradevole proposta per gli amanti del genere, ma niente che faccia perdere la testa. Purtroppo.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?