Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:38 min.
Etichetta:Willowtip Records

Tracklist

  1. MARCH TOWARDS THE DAWN
  2. THE REVEALING
  3. WHAT LIES BEYOND
  4. RISE
  5. I AM ALIVE
  6. WOLF AT YOUR DOOR
  7. I AM BECOME DEATH
  8. SHADOW WORK 4:55
  9. PROPHETIC BETRAYAL 4:37
  10. AS ONE 3:27
  11. REDEMPTION

Line up

  • Mike Hrubovcak: Vocals
  • Colin Davis: Guitar
  • Jack Gibson: Bass
  • Tyson Jupin: Drum

Voto medio utenti

Mi sembra ieri quando recensii il buon “The new age of chaos” dei californiani Vile, invece sono trascorsi ben sei anni di silenzio prima che il presente “Metamorphosis” vedesse la luce.
Fortunatamente per noi, Colin Davis, chitarrista/fondatore ed unico membro rimasto della line-up originaria (N.d.r.: nonché apprezzato produttore in ambito death metal) non ha perso l’abitudine di creare buoni riff e l’album che abbiamo fra le mani è l’ennesimo frutto di una personalità capace e preparata.
La complessità di “Metamorphosis” è evidente anche al più veloce degli ascolti. Le undici tracce cercano di coniugare varietà, aggressività e melodia rifuggendo le soluzioni più banali e di comodo anche se, a parer mio, manca quel tocco di genuina genialità che avrebbe fatto dell’album uno dei migliori del 2011.
Il songwriting di “Metamorphosis”, pur rimanendo nell’ambito del brutal death metal, fa di tutto per slegarsi dai lacci dei “totem” Cannibal Corpse, Monstrosity e Malevolent Creation (che costituirono invece un punto di riferimento costante fino al precedente lavoro) incorporando diversi elementi provenienti dal thrash, dal black e dal progressive.
Un melting pot musicale complesso che necessità di numerosi passaggi per poter esser valutato correttamente e che farà venire un sano mal di testa a chi è abituato ad lavori più diretti.
Certo non si poteva chiedere ai Vile di suonare un death metal sguaiato spruzzato di tinte punk, ma l’attuale svolta non sembra avere gli ingranaggi oliati al punto giusto per poter raggiungere un consenso unanime.
Un ulteriore limite, a parere mio, sta nel fatto che le canzoni siano valide se prese singolarmente ma che insieme non diano l’idea di album.
Peccato davvero perché i Vile hanno tutto per sfondare, ma che per un motivo o per l’altro, non riescono a fare l’agognato salto di qualità. Speriamo solo di non dover aspettare altri sei anni per sciogliere questo dubbio.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.