Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:42 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. THE KNIFE
  2. UNITED
  3. CARNIVAL IS FOREVER
  4. HOMO SUM
  5. 404
  6. A VIEW FROM A HOLE
  7. PEST
  8. SILENCE

Line up

  • Rafał Piotrowski: vocals
  • Waclaw "Vogg" Kieltyka: guitars
  • Marcin "Martin" Rygiel: bass
  • Kerim Lechner: drums

Voto medio utenti

From Pain To Strength, recita lo slogan che è ormai onnipresente sul merchindising firmato Decapitated. E la storia del gruppo polacco è effettivamente andata così: agli albori della loro carriera la band fa uscire "Winds Of Creation", un album di death metal tecnico che fa subito gridare alla new sensation del metal estremo mondiale, complice anche la giovanissima età dei componenti dei Decapitated all'epoca. Sensazione che viene consolidata dai successivi "Nihility" e soprattutto "Organic Hallucinosis", che li consacra tra i grandi del death metal. Poi il tragico incidente quel maledetto 2 novembre del 2007, che costa la vita al batterista Vitek e che lascia il singer Covan in coma, situazione che perdura tuttora. Lo scioglimento del gruppo è inevitabile ed avviene per mano del chitarrista e fondatore Vogg, che però nel 2009 decide di continuare l'avventura dei Decapitated richiamando a sè nuovi musicisti, a cui fa seguito un tour mondiale ricco di successo. Il passo per un nuovo album in studio è quindi breve, e una volta firmato un contratto con la Nuclear Blast eccoci qui a parlare di questo "Carnival Is Forever".
Questo nuovo disco riprende il discorso musicale là dove era stato interrotto con "Organic Hallucinosis", ovvero un death metal imbastardito da influenze di chiara derivazione Meshugghiana, con riff stoppati, spezzati ed in generale carichi di un'atmosfera cibernetica e disumanizzante, tipica di certi Fear Factory. Il paragone con il suo predecessore però è improbo, e di certo non gioca a favore del nuovo "Carnival Is Forever" che al di là di buoni pezzi come l'opener "Knife" o "United" presenta anche qualche punto debole come "Pest", "Homo Sum", "A View From A Hole" o la titletrack che si snoda per ben 8 minuti. La nuova formazione sicuramente non fa rimpiangere la prima "vera" incarnazione dei Decapitated: il singer Rafal Piotrowski, che già dal vivo mi aveva lasciato impressioni positive, conferma di avere il tipo di voce adatta al genere; il giovane batterista Kerim Lechner sicuramente è un ottimo musicista e in sede live ha suonato diligentemente le parti del suo illustre predecessore, ma in fase compositiva evidenzia l'enorme gap con il defunto Vitek, proponendo parti di batteria assolutamente ordinarie e lontane dall'estro tipico dei primi album della band polacca; il bassista Marcin "Martin" Rygiel esegue diligentemente il proprio compito, ma le accordature ribassate e la "botta" della chitarra di Vogg gli lasciano ben poco spazio.
Il giudizio generale su questo "Carnival Is Forever" non è quindi quello che avremmo voluto esprimere, soprattutto visto l'affetto che nutriamo per questa sfortunata formazione. Com'è logico che sia, con una lineup fortemente rimaneggiata come questa è necessario trovare la giusta alchimia: diamo quindi un 6,5 di incoraggiamento ai Decapitated (sarebbe più un 6..), considerando questo nuovo disco di transizione e con la speranza di riavere la band in piena forma con il prossimo lavoro in studio.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 lug 2011 alle 20:36

ehehe gusti :D io non ho la minima voglia di rimetterlo su invece

Inserito il 14 lug 2011 alle 19:13

mah sai che invece per me non è niente male! nulla di trascendentale ma mezzo punticino in più glielo avrei anche dato...

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