Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:16 min.
Etichetta:Anomalousz Music Records

Tracklist

  1. PT.1 – SNAKE ROUTE ROAD
  2. PT.2 – WENDIGO DOWN
  3. PT.3 – THE BLACK FIRE

Line up

  • Adam Hatton: vocals, guitar
  • Paul Hovey: guitar
  • Kyle Bunkin: bass
  • Adam Rockett: drums

Voto medio utenti

Britannici, i Dragon Eye Morrison sono gente che ama fare le cose con calma e per bene. Nati nel 2003, trascorrono un paio di anni prima di giungere ad un EP/demo d’esordio, a tiratura limitata. Poi il quartetto si dedica interamente ad affinare le proprie doti dal vivo, costruendosi una certa fama in patria come nuova band emergente. Il secondo EP,”Drama”, non esce fino al 2009, ma adesso viene ristampato in seguito alla pubblicazione del terzo lavoro: ancora un EP di tre brani intitolato “Kodiak”.
In origine lo stile della formazione era hardcore metal, violento e serrato, con ambizioni melodiche e capacità di inserire spazi musicali più raffinati. “Drama” presenta tali caratteristiche, con buona intensità, rivelando però un potenziale ancora acerbo e la personalità in via di definizione. Invece il nuovo EP rappresenta un deciso passo avanti, con maggior complessità dei brani, migliori situazioni melodiche, linee vocali flessibili e meno esasperate, particolari che tutti insieme fotografano un gruppo più maturo. L’attuale stile dei DEM deve qualcosa ai Mastodon, già diventati ispiratori delle giovani leve, in particolare nella fluidità con la quale attutiscono il carico di potenza con sezioni riflessive ben congegnate. Anche Hatton pare allontanarsi dal costante urlo da metal “modernista”, abbracciando toni più sfumati e accessibili. Inoltre “Kodiak” è una sorta di concept e narra le tribolazioni di una antica tribù, in cerca di vendetta per la morte di un suo membro.
Se il lavoro più datato è soltanto ordinario, l’altro rappresenta certamente un progresso. Tre brani corposi e interessanti, con molte variazioni di atmosfera ma ancora viscerali nelle parti brucianti, prossime al thrashcore delle ultime generazioni. Gli inglesi annunciano per l’anno in corso un altro disco, speriamo di lunga durata, oltre a novità riguardo la line-up e l’atteggiamento. Questo ci consentirà di valutare se prosegue la crescita della band, che senz’altro promette bene.

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