Copertina 7

Info

Anno di uscita:2011
Durata:25 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. STENKA NA STENKU
  2. VALENKI
  3. GOI, RODE GOI! (ACOUSTIC VERSION)
  4. SKAL (FEAT. FREKI OF VARG)
  5. DUREN' (SVARGA COVER)
  6. NOVIY MIR ("OĐĐA MÁILBMI") (SHAMAN COVER)

Line up

  • Masha "Scream" Arhipova: vocals
  • Ruslan "Kniaz": bass
  • Sergei "Lazar": guitars
  • Vladimir "Volk": wind instruments
  • Vlad "Artist": keyboards, drums

Voto medio utenti

Seconda uscita sotto l’egida della Napalm Records per i russi Arkona, dopo 4 full-lenght per Sound Age Productions. Il precedente Goi, Rode Goi! aveva destato l’attenzione dell’intero panorama pagan/folk europeo, grazie ad una prova sopra le righe che aveva portato gli Arkona a sostenere i paragoni coi grandi del genere, Korpiklaani e Finntroll su tutti. In questo caso abbiamo a che fare con un EP composto da 7 canzoni, di cui solo 3 inedite, scelta quantomeno inusuale da parte della label.

Ma chi l’ha detto che una donna non può cantare da protagonista e in maniera convincente in un gruppo pagan/folk? Se mai qualcuno avesse qualche dubbio, gli basti ascoltare un pezzo o due degli Arkona per convincersi dell’assoluto contrario! Quello che contraddistingue gli Arkona da una qualsiasi band dello stesso filone è infatti la presenza dietro il microfono non di un rozzo e lungo crinito simil-barbaro, ma di una bionda che risponde al nome di Masha “Scream” Arhipova. E c’è da dire che Masha non fa rimpiangere nessuno dei suoi più famosi colleghi, fornendo una prestazione maiuscola sia quando ha a che fare con parti più melodiche, sicuramente a lei più congeniali, sia quando viene richiesta una dose in più di aggressività (“Duren” su tutte, cover degli ucraini Svarga), giusto per non far nascere dubbi sul nickname “Scream” che le è stato affibbiato.
Sul resto poco da dire, le 3 canzoni inedite sono nello stile della band, anche se strizzano forse più l’occhio alla componente folk del loro sound, avvicinandosi molto ai sopracitati Finntroll, con gli strumenti a fiato a dominare la scena soprattutto nell’opener e title track “Stenka Na Stenku”, mentre in “Skal” troviamo la collaborazione maschile di Freki dei tedeschi Varg, a fare da contraltare alla voce decisamente più angelica di Masha.
Non male nemmeno la reinterpretazione in chiave acustica di “Goi, Rode Goi!”, title track dell’ultimo lavoro dei russi, ulteriore dimostrazione di un EP decisamente più folk-oriented rispetto ai precedenti dischi della band, anche se in tutta onestà continuo a preferire la versione originale.

In conclusione un lavoro non certo imprescindibile, che niente aggiunge e niente toglie a una band in sicura ascesa, che con questo EP si limita a confermarsi e non smentirsi, regalandoci forse un assaggio di quello che sarà il prossimo disco, dove probabilmente ci sarà più spazio per il ballo e un po' meno, ahimè, per la birra!

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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