Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2010
Durata:28 min.
Etichetta:Malignant Voices

Tracklist

  1. INFERNAL WAR - PRIMAL DEGRADATION
  2. INFERNAL WAR - INTO THE VORTEX OF NAUGHT
  3. INFERNAL WAR - INCIPIT CHAOS
  4. KRIEGSMASCHINE - ONWARD DESTRUDO
  5. KRIEGSMASCHINE - FEAR AND LOATHING IN GETHSEMANE

Line up

  • INFERNAL WAR
  • Herr Warcrimer: vocals
  • Triumphator: guitar
  • Zyklon: guitar
  • Godcrusher: bass
  • Stormblast: drums
  • KRIEGSMASCHINE
  • Destroyer: vocals, bass
  • M.: vocals, guitars
  • Darkside: drums

Voto medio utenti

Da qualche anno la scena polacca è una delle più violente e intransigenti tra quelle europee, e continua a sfornare gruppi che demoliscono, al loro passaggio, ogni cosa che incontrano. Se siete seguaci di questa scena, quindi, dovete senz’altro far vostro “Transfigurations”, uno split che vede impegnati i più noti Infernal War, qui presenti con tre brani, e i più di nicchia Kriegsmaschine, che ci ‘allietano’ con due brani. In entrambi i casi si parla di black metal, ma di quello tipico di quelle zone, quindi altamente infarcito di death, e soprattutto senza compromessi, un vero e proprio schiaccia sassi, pur se con qualche piccola differenza nella proposta dei due gruppi coinvolti.

I tre brani presentati dagli Infernal War ci presentano una band decisamente più matura dal punto di vista esecutivo rispetto ai colleghi di split, ma, per chi conosce il gruppo, anche una band più riflessiva, per quanto possa essere usato questo termine per i polacchi. Non sono poche, infatti, all’interno delle tre song, la parti più cadenzate e ragionate, e quelle più atmosferiche, anche se, ovviamente, non mancano le sfuriate a mille all’ora, marchio di fabbrica del quintetto. Blackened death metal, si diceva, di quello in your face, che lascia ben poco all’immaginazione e che ha come unico compito quello di demolire i nostri poveri padiglioni auricolari. Niente di originale, ovviamente, tutto si muove secondo i canoni del genere e dello stile polacco, soprattutto, ma i tre pezzi funzionano, in particolare l’opener “Primal degradation”, con un riffing prima avvolgente e poi tagliente, il tutto sostenuto dalla solida sezione ritmica di Stormblast e Godcrusher, e la conclusiva “Incipit chaos”, più veloce e ferale. Tre brani sono pochi per capire se si è trattato di un esperimento o di un cambio stilistico, quindi rimandiamo il giudizio definitivo all’uscita del full length.

Passando ai Kriegsmaschine ci spostiamo verso un black metal meno deathoso, e, a modo suo, leggermente più originale di quello proposto dagli Infernal War. Non sono poche, infatti, le soluzioni alternative proposte dalla band di Cracovia, che ha il coraggio di osare, senza snaturare il sound di partenza, per esempio con soluzioni ritmiche ai limiti del ‘drum & bass’. Influenze di derivazione elettronica, quindi, ma anche industrial, che unite ad un songwriting più ragionato rendono i due brani proposti particolarmente interessanti.

Alla fine dell’ascolto è difficile decretare un vincitore, anche per la proposta differente delle due band. Più tecnici, freddi e precisi i primi, più sperimentatori i secondi, due approcci sicuramente differenti, ma con un comune denominatore: la violenza. Dischetto destinato agli estimatori dell’estremo…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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