Copertina 2

Info

Demo
Anno di uscita:2011
Durata:21 min.

Tracklist

  1. THE BOY AND THE POKEY TOWN
  2. HOPE LIKE THERE’S NO TOMORROW
  3. PETRINNE SONNE
  4. A LULLABY
  5. RED SUN/BLACK SAND

Line up

  • Ivan: Guitar & voice
  • Andrea: Drums & synth
  • Davide: Bass & voice

Voto medio utenti

Alternativi? Psichedelici? New Wave?... Gli Shelly Johnson Broke My Heart sono un trio riminese attivo dal 2009 che a quanto ho letto in giro per la rete è nato dalle ceneri di una band precedente...
Beh dite quello che volete ma questo EP è un lavoro veramente pessimo!
Pessimo perché non ha nulla di originale; pessimo perché non propone nessuna idea, né idee nuove né tantomeno idee vecchie o idee riciclate; pessimo perché è suonato male, mixato male, prodotto male ( e per produrre, registrare, mixare un buon EP non servono tanti soldi... anzi...).
Cinque brani insignificanti, cantati con una sensazione per chi ascolta di superficialità, totale disinteresse... come se ci dovessero fare un favore.
Chitarre talmente effettate che in certi momenti non si riesce nemmeno a capire che accordo stanno facendo, basso quasi inesistente che a malapena riesce dare qualche vago senso di profondità alla cassa di una batteria che (mi duole dirlo... ma la sensazione che ho avuto è questa) sembra in certi momenti perdere il tempo.
Linee melodiche al di là di ogni definizione... dire che sono banali già significherebbe dare già troppa importanza alle suddette; ritmica già sentita milioni e milionidi volte; armonia buttata lì sembra per caso... insomma per definire questo lavoro potete prendere il vocabolario dei sinonimi, andare alla voce "orrendo" e cominciare a sciorinare tutti i sinonimi che troverete.
Mi dispiace immensamente dover parlare così di un disco, sopratutto quando si tratta di gente giovane e con la voglia di farsi sentire... ma quando ci vuole ci vuole... un Ep dovrebbe essere un biglietto da visita, dovrebbe essere una presentazione degna di attirare l'attenzione... dovrebbe essere il modo in cui una band si fa conoscere, si fa ascoltare, si presenta!
Se ti fai conoscere nel modo giusto allora forse qualche speranza la puoi conservare... se ti fai conoscere nel modo sbagliato, mi dispiace, ma il destino è segnato! Ragazzi, permettetemi di dare un consiglio: così non si va da nessuna parte!
Recensione a cura di Guido 'Sybelius' Zerbin

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