Copertina 9

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2006
Durata:77 min.
Etichetta:InsideOut Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ON A PERFECT DAY
  2. SLELETONS AT THE FEAST
  3. IS THIS LOVE
  4. ALL THAT’S LEFT
  5. WITH YOUR KISS
  6. SOMETIMES THEY STAY, SOMETIMES THEY GO
  7. THE SLOW CRASH LANDING MAN
  8. WHEREVER YOU STAND
  9. HEREAFTER AS FAR AS THE MIND CAN SEE
  10. PART 1: DREAMING IN THE AGE OF ANSWERS
  11. PART 2: HERE’S A MAN
  12. PART 3: THEY KNOW WE KNOW
  13. PART 4: STREAM OF UNCONSCIOUSNESS
  14. REARRANGED

Line up

  • Nick D’Virgilio: vocals, drums, guitars
  • Alan Morse: guitars, theremin, vocals
  • Dave Meros: bass, vocals
  • Ryo Okumoto: keyboards, vocals

Voto medio utenti

clàs|se
s.f.
15 CO signorilità, distinzione, eleganza: avere c. | spec. nello sport, particolare abilità, bravura: un centravanti che ha c. e temperamento


Poco da dire, amici ed amiche: per chi conosce gli Spock’s Beard, questo nono, autointitolato lavoro, è una conferma. Classe, classe e ancora classe che trasuda cristallina dalla prima all’ultima nota di “Spock’s Beard”, un disco che riafferma e incastona definitivamente la perizia tecnica e compositiva della band (se non conoscete gli Spock’s Beard, abbandonate ora e per sempre questo luogo!), che, all’indomani della Grande Dipartita (leggasi Neal Morse), sembrava incerta sulla direzione da intraprendere, proprio come il giovane Snow nella copertina dell’omonimo, strepitoso, indimenticabile disco.
E invece? Invece il cerchio ritrova la sua quadratura, Nick D’Virgilio si scrolla definitivamente di dosso l’incombenza di “sostituire”, ma finalmente crea, di suo pugno, e con la diretta collaborazione di tutti gli altri: David Meros, Alan Morse, lo strepitoso Ryo Okumoto, qui tutti apportano il loro fondamentale, encomiabile contributo per una delle più belle releases dell’anno.
Il disco, non un concept, si snoda attraverso composizioni che danno ampio respiro alle capacità dei quattro: “On a perfect day”, l’opener, sembra voler ricucire con il passato, con suoni strepitosamente cristallini e ricercati, un Alan Morse assolutamente in stato di grazia, che pesca dal cappello motivi chitarristici a dir poco accattivanti. Subito il primo cambio di atmosfera: alla traccia 2 troviamo “Skeletons at the Feast”, uno strumentale condotto su un 11/8, semplicemente da applausi. Non credo sia un caso che, in fase di mixaggio, la batteria di Nick sia un pelo più alta del solito: questo disco respira l’aria di un vero disco rock, anche se dentro saprete trovarci di tutto: dalla ballata strappalacrime per pianoforte e voce (“Hereafter”), al pezzo ‘purpleiano’ (“Wherever you stand”), alla lunga suite, “As far as the mind can see”, che, spalmata su quattro tracce, segna il climax creativo ed esecutivo degli Spock’s Beard degli ultimi anni: il sound è delizioso, pesca a piene mani da Kansas, Yes, Beatles, ed aggiunge all’alchimia dell’ensemble una sezione di quattro fiati, che suggella passaggi musicali da ascoltare e riascoltare, col ditino sul tasto REW. Ma c’è ancora tanto, tanto da trovare tra i solchi (solchi? ‘a Sbranf, è un CD, non un vinile!) di questo “Spock’s Beard”: il blues di “Slow Crash Landing Man”, contaminato dai Fab Four, i meravigliosi suoni di Mellotron e Hammond di Ryo OKumoto, sempre più il miglior tastierista in giro al momento, dei riffs di chitarra e basso mai così convincenti e corposi, e un Nick D’Virgilio in assoluto stato di grazia, che punta vocalmente alle tonalità acute, che di certo un po’ mancano a Neal, e che propone un drumming fresco, mai banale, che al vostro umile scribacchino tanto ha ricordato un certo Mark Zonder.
Cos’altro aggiungere? “Spock’s Beard” è la definitiva conferma dell’immenso valore di questo tesoro di band, un diamante dotato di così tante sfaccettature, che non ti stancheresti mai di rimirarlo ed ascoltarlo. Consigliato a chi ama quella cosa fatta con sette note. E ora scusate, ma me lo vado a risentire…
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.