Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:46 min.
Etichetta:Escape
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. RUSSIAN SUMMER
  2. THE BATTLE WITHIN
  3. ENEMY OF MY SOUL
  4. STREET OF MOSCOW
  5. RENDEZVOUS
  6. SHINING STAR
  7. CHINA GIRL
  8. PRINCESS OF THE NIGHT
  9. VIP
  10. FIRE FLIGHT

Line up

  • Goran Edman - Vocals
  • Jonas Larsen - Guitar
  • Jeppe Lund - Keyboards
  • Anders Borre Mathieson - Bass Guitar
  • Jim McCarty - Drums

Voto medio utenti

Questo deve essere il mese del revival Malmsteeniano: dopo i Golden Resurrection e, dopo l'imminente "Relentless" ad opera dello stesso Yngwie arriva il turno degli Stratosphere, un combo messo su dal tastierista Jeppe Lund a dir poco ispirato dal maestro fissato con la Stratocaster, la Ferrari e quant'altro.
E chi ha ingaggiato come cantante per questo tributo? Proprio Goran Edman, per quei pochi che non lo sapessero cantante tanti anni fa su due album molto belli a nome "Eclipse" e "Fire & Ice", a memoria rispettivamente datati 1990 e 1992.

Fatte queste doverose premesse avrete già capito che in questo "Fire Flight" di originale non c'è nulla; un bel chissenefrega da parte mia, come sempre a patto che la musica sia di qualità...beh, la risposta è decisamente affermativa perchè "Fire Flight" contiene davvero ottimi brani che, indubbiamente, pescano molto, anzi moltissimo dal passato "yngwistico" con richiami evidenti, talvolta se vogliamo imbarazzanti: è il caso di "Enemy of My Soul" che assomiglia tantissimo, fin dal titolo, alla vecchia "I'm My Own Enemy"...caspita, almeno il titolo potevano farlo completamente differente!!!

Vabbè, d'altronde uno che si compra un disco di un gruppo che si chiama Stratosphere (come un vecchio brano degli Stratovarius) ed in cui ci canta Edman mica vorrà ascoltare del nu metal o del gothic, no?
Ed allora via con la sagra del revival con la ruffiana "Streets of Moscow", le strumentali stratovarius-influenced "Rendevouz" e la titletrack, la nuovamente strappata da "Fire & Ice" "Shining Star", la notevole dolcissima e diabetica ballad "Princess of the Night", fino a giungere al brano migliore fra tutti, ovvero la splendida "The Battle Within" che non avrebbe affatto sfigurato nei capolavori del passato glorioso che fu di Yngwie.

In definitiva un album di melodic rock indubbiamente realizzato in maniera molto buona dal punto di vista del songwriting, peraltro con una produzione coraggiosa e non standardizzata, dato il sound molto grezzo, cupo ed aggressivo della chitarra (davvero inaspettato l'incipit di "Russian Summer"!), che sfiora il plagio a più riprese ma almeno questo facendolo molto bene: se schifate le copie allora lasciate stare, se invece al contrario la vostra sete di quelle sonorità di cui non vi stanchereste mai è insaziabile, troverete nella voce di Goran Edman (che non mi stancherò mai di dirlo, è più a suo agio nel metal che nel rock!!!) e negli Stratosphere quello che cercate!

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 24 nov 2010 alle 09:24

Se il Grazioli approva, io approvo!

Inserito il 21 nov 2010 alle 21:57

grande brano, se il disco è cosi...slurpppp !!!!!

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