Disfear - Misanthropic Generation

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:38 min.
Etichetta:Relapse
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. POWERLOAD
  2. AN ARROGANT BREED
  3. MISANTHROPIC GENERATION
  4. RAT RACE
  5. THE FINAL OF CHAPTERS
  6. NEVER GONNA LAST
  7. DEMONS, DEMONS, DEMONS
  8. 26 YEARS OF NOTHING
  9. A THOUSAND REASONS
  10. THE HORNS
  11. DEAD END LIVES
  12. DESPERATION

Line up

  • Thomas "Tompa" Lindberg: vocals
  • Björn Pettersson: guitars
  • Henke Frykman: bass
  • Marcus Andersson: drums

Voto medio utenti

Primo full lenght, dopo la compilation "Swedish Assault", su Relapse per gli svedesi Disfear che possono annoverare alla voce il mitico Tompa Lindberg. La "generazione misantropa" a quanto pare è cresciuta a pane e hardcore vista la proposta in oggetto. Infatti ci troviamo di fronte a 38 minuti di "nocciolo duro" tanto ignorante quanto veloce, grezzo e devastante. Stupefacente è vedere come Tompa sembri praticamente tagliato per la parte con una prova semplicemente
strepitosa. L'ex singer degli At The Gates ha un'ugola di cartavetro che graffia e stride senza mai fermarsi un attimo. Le songs si assomigliano un pò tutte ma non è questo quel che conta, qua ci troviamo di fronte ad un assalto furibondo, adrenalinico, spietato, un assalto che, fatte le debite proporzioni, non ha nulla da invidiare alle vecchie cose dei Discharge o dei Black Flag e che, anzi, risulta fresco e tutt'altro che monotono. In alcuni pezzi sono anche presenti velocissimi assoli che ben s’integrano nella struttura delle songs, la cui maggior parte si regge su una costruzione ritmica terremotante. La produzione è opera dei Soundlab Studios di Mieszko Talarczyck dei Nasum, il quale è stato capace di tirare fuori una produzione che suona sì moderna e potente, ma che ha tutti i difetti ed il grezzume delle vecchie produzioni iperamplificate e dai volumi quasi sballati. I Disfear poi ci mostrano che dal vivo ci sanno fare alla grande (e non avevo dubbi a riguardo) in quanto la song "26 Years Of Nothing" è registrata in sede live e testimonia la carica e la rabbia di cui questa band è capace. La conclusiva "Desperation" è semplice e pura devastazione sonora. I Disfear in 38 minuti ci mostrano che ha ancora senso suonare hardcore nel 2003, che ha ancora senso dire le cose come stanno, anzi urlarle con quanto fiato si ha in gola. La rabbia scorre ancora. Truth & Respect!!!
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.