Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:59 min.
Etichetta:Martyr
Distribuzione:Risingworks/Self

Tracklist

  1. A FLOWER THAT SEARS IN SILENCE
  2. ALL THE SEASONS OF MADNESS
  3. LYING TOGHETER AGAIN
  4. BESCREEN'D
  5. WHO IS HIDING
  6. CRUCIFIGE
  7. XCVII
  8. THE NIGHT, THEN HIM
  9. SO DEATH WOULD BE JUST A BAD DREAM

Line up

  • Dust: vocals, piano, orchestra
  • Mist: guitars
  • Bane: bass
  • Agony: violin
  • Tragedy: female vocals
  • Misery: female vocals

Voto medio utenti

Diverso tempo fa, mi era già capitato di recensire questo combo proveniente da Ripalimosani (Campobasso) nella sezione dedicata ai demo, lasciando l'augurio di trovare presto una label interessata al loro sound... beh, eccoci qua, dopo qualche mese, con il full lenght fuori per la Martyr Music Group (ex Pavement), etichetta di Pittsburg. Ascoltando questo platter, non posso fare altro che confermare le belle parole spese per il precedente demo, in quanto '...Beyond My Grey Wake' è un album completo dal punto di vista degli arrangiamenti e maturo dal punto di vista del songwriting, ricco di emozioni, di profondità, di sentimentalismo e di misticismo. La direzione musicale non è cambiata di molto, ovvero un Gothic Metal plasmato sulla concezione drammatica e melanconica tanto cara a My Dying Bride e sulle atmosfere eteree ed impalpabili di Opeth e Katatonia, anche se tutto è composto in maniera personale, con tanta classe e sensibilità tali da rendere l'ascolto pregno di significato emotivo, ove la morbosa dinamicità di ogni singola traccia non difetta. I punti forti di HLAW sono senz'altro la grande duttilità di Dust, ottimo singer dal growl pesante e dal pulito triste, lacerato dalla tristezza e dal senso di impotenza verso la caducità della vita e dell'amore, le candide e cristalline voci di Tragedy e Misery, ma soprattutto il violino di Agony, così splendidamente glaciale, così languidamente romantico ma allo stesso tempo sulfureo, perfetto richiamo per Sorella Morte. '... Beyond My grey Wake' è un bellissimo quadro d'autore, una cripta nascosta dal tempo, un amore vampirico che ogni notte si rinnova, nascendo e morendo entro ogni goccia di sangue, un fiocco di neve solitario che preannuncia la bufera, una foglia che stanca si lascia andare al proprio fato, cadendo dal ramo di un antico albero. Siamo alle porte di Agosto, ma una boccata di refrigerio invernale, in attesa che il ciclo delle stagioni si compia, era giusto l'ideale. Unico neo: una produzione che è solo sufficiente, ma che poteva, doveva essere migliore.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli
...beyond my grey wake

...Beyond My Grey wake is the debut studio album by the Italian gothic doom metal band How Like a Winter.

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