Copertina 7

Info

Genere:Punk
Anno di uscita:2009
Durata:22 min.
Etichetta:Red Zeppelin Productions

Tracklist

  1. ZION
  2. BUIO APPARENTE
  3. CIELO NERO
  4. L'ARCO
  5. L'URLO
  6. NIENTE DA PERDERE
  7. ARTIGLI
  8. SENZA
  9. SOLO MERDA
  10. POLVERE

Line up

  • Topper: vocals
  • Katta: guitar
  • Marione: guitar
  • Little: bass
  • Nicola: drums

Voto medio utenti

Cosa ci si può aspettare da una band che ha scelto come proprio nome quello di Spleen Flipper? Ovviamente del sano jazz/fushion. Tralasciando questa bassissima ironia da peggior bar di Caracas, fa veramente piacere fare un po' di promozione a questa band che riesce a far convergere con una certa precisione la pesantezza del Metal è la lercia irruenza dell'Hardcore, il tutto tenuto insieme dall'uso della lingua italiana, con dei testi che hanno riferimenti più o meno velati alla vita quotidiana. Alchimia Del Dolore è un album diretto e senza fronzoli, forse un tantino troppo perchè dieci canzoni per soli 22 minuti scarsi di durata complessiva non so quanto possano spingere gli appassionati di musica a sganciare i soldi, ma è anche vero che quando si parla di Hardcore non si sta parlando delle suite dei Genesis, quindi prendiamoli per come vengono. Gli Spleen Flipper hanno una buona dose di groove, un elemento che dal vivo farà lievitare le loro canzoni, come nel caso di Buio Apparente, Artigli e ci metto pure L'Urlo. Per tutto il resto è davvero difficile chiedere altro agli Spleen Flipper, del resto hanno dimostrato quello che c'era da dimostrare: passione, istinto, sporcizia. Onestamente non credo che su queste pagine virtuali riescano ad intercettare una grande fetta di pubblico, ma chi tende ad un certo Hardcore contemporaneo può provarli.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 09 nov 2009 alle 12:33

Non voglio lasciare un'opinione. Solo un commento. E nemmeno all'album: solamente a loro, gli Spleen Flipper. Suono da tanto e ho suonato con tutti, in tutti i gruppi, cani e porci. Sono finito anche a fare due serate al Vittoria, a Milano. Ed erano serate punk-rock molto easy. una sera ci apriva la serata un gruppo hardcore sconosciuto: erano loro. A me l'hardcore così non piace, ma devo ammettere che la compatta sezione ritmica mi aveva ben disposto all'ascolto. Nient'altro: i testi sono troppo urlati (sebbene impegnati) e le chitarre si presentano un po' troppo imprecise. Ma sono fatto io così: non attesto garanzie critiche! Sapere che gli S F escono ancora con altro materiale originale mi fa davvero piacere. Mi fa tornare un po' più giovane... Complimenti: gli Spleen Flipper (a meno che non sia cambiata la formazione) è gente umile, entusiasta, che suona con tanta passione. E non sempre ne si trova in giro. Chi suona, lo sa! In bocca al lupo!

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