Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2009
Durata:41 min.
Etichetta:Napalm Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. WORST CASE SCENERIO
  2. THE UNSTOPPABLE
  3. STRAITJACKET LIFE
  4. STATE OF WAR
  5. TWO FACED DISGRACE
  6. END OF AN AGE
  7. SPEAK THE TRUTH
  8. WHAT HORRORS AWAIT
  9. NERVE GAS CATASTROPHE
  10. BRAINDEAD
  11. ATROCITY
  12. EXIT WOUNDS
  13. INVINCIBLE FORCE (DESTRUCTION COVER)
  14. BLACK CANDLE MASS

Line up

  • Dave Matrise: vocals, guitars
  • Geoff Bub: guitars
  • James Genenz: bass
  • Eric House: drums

Voto medio utenti

Sesto album per gli statunitensi Jungle Rot, veri e propri reietti del già misconosciuto panorama underground di death metal e affini. E francamente non se ne capisce il motivo; ok, sono l'antitesi dell'originalità e della creatività sotto ogni punto di vista, ma cavolo, non sono mica gli unici e, soprattutto, hanno sempre composto ottima musica, potente e marcia al punto giusto e che non scade mai nella mera scopiazzatura dei grandi nomi. In breve, solita solfa: meriterebbero molto più dei soliti, blasonati gruppi, ma nell'universo non c'è spesso giustizia e i quatto statunitensi saranno costretti all'anonimato a lungo tempo, o almeno fin quando non si adegueranno al trend attuale e decideranno di vendersi le chiappette.

Ad ogni modo, torniamo a parlare di musica e di "What Horrors Await". Cosa ci propongono i Jungle Rot? Semplice: death metal old school, spaccaossa, cadenzato, dannatamente groove (ciò che dovrebbero suonare ora gli Obituary, ma si sa, per qualche oscuro motivo hanno perso il lume della ragione). Ovviamente il loro stile deve moltissimo ai grandi nomi del tempo, gli stessi Obituary su tutti, ma è da stupidi non riconoscere i grandi meriti della band che con saggezza e sadicità distribuiscono mazzate sonore non da poco e, nonostante la "staticità" insita nel genere proposto, riescono assolutamente a non annoiare, anzi.

In definitiva, promossi senza alcun dubbio, sperando che si sappiano ancora riconfermare in futuro e che (soprattutto) sempre più gente li noti e li apprezzi.
Recensione a cura di Matteo '3ru' Fusillo

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 lug 2009 alle 15:37

che barba che noia..che barba che noia..che barba che noia....

Inserito il 01 lug 2009 alle 01:48

sentiti questo, poi mi dici :)

Inserito il 30 giu 2009 alle 22:01

non mi sono mai garbati...avrò ascoltato gli album sbagliati..

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