Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2003
Durata:62 min.
Etichetta:GUN
Distribuzione:BMG

Tracklist

  1. BURIED ALIVE MY LOVE
  2. THE FUNERAL OF HEARTS
  3. BEYOND REDEMPTION
  4. SWEET PANDEMONIUM
  5. SOUL ON FIRE
  6. THE SACRAMENT
  7. THE FORTRESS OF TEARS
  8. CIRCLE OF FEAR
  9. ENDLESS DARK
  10. THE PATH
  11. LOVE’S REQUIEM

Line up

  • Ville: vocals
  • Linde: guitars
  • Migè: bass
  • Gas: drums
  • Burton: keyboards

Voto medio utenti

Bene, eccoci qua con la nuova fatica di HIM fra le mani: una stilosissima confezione sopra la quale capeggia come un marchio a fuoco, l’inconfondibile Heartagram, questa volta di oro vestito. ‘Love Metal’ è la quarta release per il combo finlandese e forse rappresenta il punto di svolta totale per Ville e soci...è il momento del tutto o nulla, di fare il grande passo verso l’Olimpo del Mainstream, e penso che il traguardo non sia molto distante. Lasciate le sonorità più grezze del primo ‘Greatest Lovesongs Vol.666’, il mood più calibrato e vincente dell’eccellente ‘Razorblade Romance’ e le derivazioni di Pop patinato ed ultra easy di ‘Deep Shadows And Brillant Highlights’ (per il sottoscritto un album semplicemente galattico), ora con ‘Love Metal’ sembra che gli HIM siamo arrivati alla maturazione totale, sfornando un bellissimo platter Rock, oscuro, solcato in ogni dove da venature Goth e romantico quanto volete, ma fondamentalmente e fottutamente Rock (non lasciatevi ingannare dal titolo emblematico e diretto di ‘Love Metal’...anche se la dichiarazione d’intenti è abbastanza chiara, paradossalmente, non rispecchia completamente il contenuto del dischetto). L’opener (e singolo) ‘Buried Alive My Love’ apre il dischetto infiammando subito l’aere...il guitar riffing, roccioso e molto groovie, si staglia su un tempo veloce che diventa incalzante sul chorus, allorquando Ville raggiunge punte di coinvolgimento totale, tirando e graffiando con la voce come poche volte in precedenza ha fatto. ‘The Funeral Of Hearts’ rappresenta una song in pieno Romantic Goth Style, in cui le atmosfere delle keyboards, il suono del piano e le chitarre semi acustiche costruiscono un ottima impalcatura da hit (inutile sottolineare la perfetta interpretazione di Ville, a proprio agio su questo tipo di mood); ‘Beyond Redemption’ introduce profondissime radici Dark Rock, risultando una song convincente, calibrata su un songwriting senza la minima flessione, anzi, sempre in ascesa grazie a continui fraseggi che si susseguono l’uno dopo l’altro (ora arpeggi, ora le keyboards, ora il solo...), mentre è con ‘Sweet Pandemonium’ (song dal dolce mood e dalle soffuse armonie) che gli HIM ci mostrano cosa vuol dire per loro dare vita ad una Rock Love Ballad dai contorni drammaticamente decadenti. ‘Soul On Fire’ riporta elettricità a profusione, giocando su una strofa tranquilla, prima di crescere ed esplodere in un chorus a dir poco trascinante e coinvolgente, contrapponendosi alla successiva ‘The Sacrament’, una track quasi spensierata, se non fosse per il lavoro importante svolto dal piano (così soffice e vellutato in intro), a ricordare come la musica Goth sia ancora parte del DNA della band. La seguente ‘The Fortress Of Tears’, classica ballatona strappalacrime (perfetta in HIM style, con un’accentuata base Rock bonjoviana), precede ‘Circle Of Fear’, una delle track migliori dell’album, coinvolgente fino al midollo, ottimamente cadenzata e perfettamente ballabile nei Gothic Club, ove influenze Wave ’80 riaffiorano, sposandosi con l’attitudine Gothic Rock; ‘Endless Dark’ rappresenta una venatura nettamente più Pop, anche se i richiami, ancora una volta, al Gothic Rock ed al Dark Rock sono più che evidenti...le ultime due song, ovvero ‘The Path’ e ‘Love’s Requiem’ (rispettivamente della durata di più di sette minuti la prima e più di otto la seconda), rappresentano il tributo di Ville all’amore...più drammatica la prima (notevole è il finale tutto Black Sabbath!) e più profondamente dilatata, epica e disperata la seconda.
Prodotto ancora una volta da Hiili Hiilesma (il guru di questo tipo di sonorità), questo ‘Love Metal’ ci ripropone un band mutata e maturata, in grado di sfornare una piccola perla che non può mancare a tutti coloro che sono in cerca di forti emozioni, HIM o non HIM dipendenti.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli
il migliore album degli HIM

Per me è il loro disco più riuscito, solo "The sacrament" e "Sweet pandemonium" lasciano un pò a desiderare, ma per il resto c'è solo l'imbarazzo della scelta, un pezzo più bello dell'altro (con autentitche perle quali "The funeral of hearts", "Circle of fear" e "Souls on fire")

HIM-LOVE METAL

Grandissimo album per la band finnica.Dopo il controverso e non proprio riuscito "Deep shadow and Brillant Highlights" gli HIM sfornano un album con 10 tracks (11 nella limited edition) stupendo.La tracklist è devastante buried alive by love,funeral of hearts,beyond redemption,sweet pandemonium,soul on fire,sacrament e la lunghissima the path sono pezzi riuscitissimi .Il migliore per chi scrive dopo l'innarrivabile primo album.

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