Virtual Mind: infrangiamo il silenzio

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Dopo essersi fatto notare con diversi album solisti e collaborazioni con musicisti come Vitalij Kuprij e Bob Katsionis, Francesco Fareri, ha ora focalizzato la sua volontà di creare musica e di mettere a disposizione la sua chitarra per un vero e proprio gruppo.
Questo è il punto di partenza dei Virtual Mind...

Per quanto non siate certo dei novellini, direi che per un gruppo al debutto discografico, il primo approccio sia quello di presentare la band, raccontandoci anche un po' i vostri trascorsi e sopratutto di come sono nati i Virtual Mind!
Ciao! I Virtual Mind sono nati da una mia voglia di avere un gruppo e non solo registrare album strumentali, sono sempre stato un ascoltatore di musica metal e ho avuto molti gruppi in cui ho collaborato ma in cui difficilmente ho potuto esprimermi a livello di composizione, invece nei Virtual Mind ho scritto tutti i brani e ho scoperto che mi piace moltissimo creare delle canzoni cantate e cercarle di fare più originali possibili da quelle che sono le mie influenze e soprattutto distaccarmi dal fare brani strumentali che hanno una struttura completamente diversa.
Il gruppo è formato da Titta Tani che ha alle spalle tantissimi album sia come cantante che come batterista, Emanuele Calvelli al basso che suona con i Noumeno e Dario Ciccioni ha programmato la batteria come se l'avesse suonata.
E' stato difficile creare il giusto feeling tra i vari musicisti? Vi ritroveremo tutti assieme su di un palco o nel prossimo lavoro dei Virtual Mind?
Il CD non è stato registrato insieme ma ognuno nel proprio studio personale e per quanto riguarda i concerti se ci dovesse essere la possibilità di poter partecipare ad una serata interessante saremo sicuramente felici di esserci!!! Ancora non sto pensando ad un seguito anche se ho molte parti pronte ma ti posso dire che mi sono trovato benissimo a lavorare con tutti!
Parlando di te, quali sono stati i chitarristi che ti hanno ispirato nei tuoi primi passi? Ed invece a livello di gruppi?
Certamente la Shrapnel Records ha tirato fuori tutti i chitarristi che maggiormente mi hanno influenzato, e primo su tutti credo Jason Becker e Vitalij Kuprij anche se non è un chitarrista ma il suo modo di suonare e scrivere musica l'ho trovato il più originale quando nel 97 uscì col suo album di debutto. A livello di gruppo mi piace molto Petrucci e tutti i suoi riff pesanti che caratterizzano i Dream Theater da Six Degrees ad oggi oltre che a Romeo e i Metallica.
Cosa ti ha più influenzato maggiormente per la tua crescita di musicista e compositore?
Ascoltare tanta musica e tanti gruppi diversi e scegliere quelli che più mi piacevano ascoltandoli centinaia di volte per trovare tutte le sfumature dei loro passaggi più belli, cercare di capire come strutturavano i brani e poi mettermi alla chitarra e creare parti mie originali.
Sia il nome del gruppo, sia il titolo dell'album, mi fanno supporre che dietro alla componente musicale ci sia anche un notevole sforzo lirico e concettuale, o sbaglio?
Si è proprio così. Ho passato molti mesi a scrivere i testi con mio caro amico Mauro Tonelli che ha partecipato alle linee melodiche oltre che alle parole. Abbiamo cercato di creare testi personali e attuali cercando di non creare un concept ma alla fine ci siamo accorti che il tema principale di tutto è la vita e la positività che la potrebbe caratterizzare e che dipende da noi stessi.
Dato che nella recensione non ho approfondito gli aspetti legati ai testi delle varie canzoni, vuoi farlo tu ora?
LIFE: parla delle possibilità nascoste che ti presenta la vita e che ti sa offrire, delle porte che ti può aprire e del suo lato positivo.
THE BLACK BOX: è un'accusa al sistema politico ed economico e alla televisione che propone solo false realtà.
FEARS: racconta delle paure che possiamo avere ma che solo noi possiamo sconfiggere.
THE END OF THE ILLUSION: come per poter vivere su questa terra salvaguardando ciò che ci circonda.
THE DOOR: parla della morte ma con positività infatti dobbiamo essere contenti se comunque siamo riusciti almeno a conoscere quella persona che ci è stata portata via.
A PERFECT UNION: è la mia storia con mia moglie e la nascita di mio figlio raccontata dai nostri 3 punti di vista.
te le ho descritte brevemente, i testi sono comunque disponibili sul sito del gruppo www.virtualmindband.com e comunque "raccontati" in questo modo perdono un po di valore, a mio parere, andrebbero letti durante l'ascolto per entrare proprio nella canzone.
C'è qualche legame tra il titolo dell'album e delle canzoni, con l'artwork della copertina? Oppure si trattava solo di una bella immagine da mettere lì?
Certamente c'è un legame, "Shattered Silence" è il silenzio infranto cioè la voglia di parlare e urlare cosa si ha dentro e la copertina mostra il volto di una donna senza bocca, incapace proprio di parlare ma con la voglia di farlo. La copertina frontale è stata fatta da Artside.
Ho descritto la vostra proposta come un Prog Metal influenzato dal Thrash, ma quali sono gli elementi più importanti presenti nella vostra musica? E quelli meno percepibili che magari rischiano di passare inosservati durante l'ascolto del disco?
Hai descritto perfettamente anche perchè proviene da tutte le mie influenze, l'album contiene chitarristicamente parlando moltissime parti, ogni canzone difficilmente ripete le stesse parti ma le fa progredire all'interno del brano creando sempre un senso di novità, di sicuro al primo ascolto non si riescono a sentire tutti questi "colori" che volevo dare all'album.
Non avevo ancora avuto l’occasione di sentire un Titta Tani così graffiante, ha avuto difficoltà ad adattarsi e ad ottenere i risultati che vi eravate prefissati?
Titta è un cantante eccezionale capace di interpretare molte più cose di cui noi siamo stati abituati ad ascoltare nei suoi lavori passati, e non ha avuta difficoltà nel cantare queste parti inoltre essendo anche un batterista molto preparato è riuscito a rendere i passaggi più progressive molto fluidi. Sono molto contento di aver registrato un album con lui!
Nella recensione non ho invece mancato di rimarcare l'assenza di tastiere ed orchestrazioni, una scelta presa a priori oppure non ne è semplicemente emersa la necessità?
Ho scelto di non avere una tastiera per dare un impatto più metal. Normalmente i gruppi progressive hanno sempre tastiere che riempiono e che con le chitarre arricchiscono le parti ma a mio parere molte volte non creano quel blocco sonoro che crea una canzone con solamente chitarre, basso e batteria; l'impatto è tutto nella musica e io volevo dare un impatto molto forte come i dischi metal e allo stesso tempo creare quelle linee progressive che caratterizzano il genere.
Non credi che le possibilità garantite dalle nuove tecnologie, che permettono di registrare con costi contenuti ed allo stesso tempo velocemente e con discreti risultati, abbiano portato ad un affollamento ed appiattimento della scena musicale?
Di certo oggi i gruppi in grado di proporre nuova musica sono aumentati grazie alla facilità che ti offre la tecnologia ma resta sempre il giudizio del pubblico e le vendite che dicono sempre se un prodotto vale oppure no. Aumenteranno sicuramente gli artisti sul mercato ma le vendite saranno solo di quelli che avranno veramente qualcosa di nuovo da dire musicalmente. Anche noi abbiamo goduto di questa possibilità tecnologica e ora speriamo che il nostro album piaccia alle persone.
A proposito di nuove tecnologie, "Shattered Silence" è disponibile non solo nel classico formato CD, grazie alla Last Debate Records ma anche in versione digitale per la Lion Music, quale delle due proposte vi sta dando maggiori soddisfazioni?
Ti posso dire che sono un amante del prodotto fisico, in questo caso del cd, e quando mi è stato proprosto di pubblicare l'album solo in versione digitale sono rimasto un pò stranito; il mercato sta cambiando e io sono rimasto ancora al vecchio cd? Si, sono rimasto al cd! E così volendo l'abum stampato su dischetto con la mia etichetta Last Debate Records (in collaborazione con Lucrezio de Seta e Groove Studio) abbiamo deciso di stampare le copie e pensare noi alla distribuzione, ovviamente è disponibile in edizione limitata a poche centinaia di copie ad un prezzo competitivo e distribuito in Italia, Europa e in USA da molti siti tra cui CM Distro della Century Media (www.cmdistro.com)
Sarò io che sono un nostalgico... ma non ti sarebbe piaciuto fare per "Shattered Silence" anche una bella edizione in vinile?
Magari! Ma sarà possibile solo se ci sarà una reale richiesta di mercato altrimenti sarebbe solo una spesa, attualmente sto cercando di puntare sulla promozione che è l'aspetto più importante per l'uscita di un album e fare tutto da soli è un bel lavoro da non sottovalutare!
E per chiudere non posso che ringraziarti ancora e chiederti quali saranno i vostri prossimi impegni.
Sono io che ti ringrazio per lo spazio che mi hai dato! Sto scrivendo parecchie parti che ancora non so a cosa saranno destinate, se ad un seguito dei Virtual Mind o ad un mio cd solita, sto cercando di accordarmi per dei concerti promozionali e sto alla lavorazione di alcuni video per delle canzoni del disco. Potete trovare tutti gli aggiornamenti sui siti www.virtualmindband.com o aggiungerci agli amici su www.facebook.com/virtualmindband Ciao e grazie!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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