Wicked Machine: Raw And True!

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Intanto quando e come nascono i WM?
Manuel: Steve credo sia doveroso che sia tu ad introdurre il tutto visto che io sono arrivato dopo...
Steve: I Wicked Machine nascono dalla mia volontà di formare una band con l'obiettivo di creare della musica originale, visto che nel mio gruppo (THUNDER AXE) all'epoca eravamo in una fase di stasi e transizione durante la quale suonavamo solo cover. Mi misi in moto sul web alla ricerca di musicisti interessati al mio progetto, vista la quantità di materiale che avevo sviluppato negli anni precedenti. Fui contattato da un cantante di Brescia, tramite il quale conobbi Manuel agli inizi del 2008, poi iniziammo la ricerca di un batterista. Il cantante lasciò, ma tra me e Manuel si creò subito un ottima intesa musicale ed incominciammo a preparare i brani poi finiti sul cd. Grazie alla disponibilità di Simone, diventato a tutti gli effetti il batterista del gruppo, preparammo dei demo e provammo diversi cantanti. Con l'arrivo di Alberto "Drago" il gruppo era finalmente al completo e pronto per una nuova avventura musicale.
Simone: Suonando nei Dogs'n Bones con Manuel è facile intuire il perchè sia entrato nel progetto Wicked Machine. Steve e Manuel avevano scritto dei pezzi, serviva un batterista per avere una base ritmica su cui lavorare. Una volta "intuita" la bontà del materiale, ho cominciato ad appassionarmi al punto tale di entrare stabilmente e poter sviluppare insieme qualcosa di interessante.
Nella vostra bio c'è appunto scritto che prima avete provato con un altro cantante: come siete arrivati a "Drago"?
Manuel: Semplicemente via mail; per coincidenza io e Drago abbiamo un amico comune, che mi ha consigliato di rivolgermi a lui per il progetto Wicked Machine; avevamo gia pronti un paio di pezzi, quindi l'ho contattato e gli ho chiesto se gli interessava. Lui si è reso disponibile a condizione che scrivesse lui sia i testi che le melodie vocali; credo che non ci sia niente di meglio di un cantante che gestica autonomamente sia i testi che le melodie vocali, quindi gli ho mandato un paio di mp3. In poco tempo avevamo le linee vocali di "New Man", "Love Action" e "I'll Be There", e da li poi è iniziata la nostra avventura.
L'album suona come un gran bel mix tra class metal anni '80 e power: classico e moderno allo stesso tempo: siete d'accordo?
Manuel: Per il class metal 80 ci hai centrato in pieno, Steve è un cultore del classic metal 80, ed infatti svariati pezzi che ha proposto lui hanno questo riferimento, anche se poi sono un po' stati stravolti dal sottoscritto con dosi massicce di hard rock. Ecco, magari non sento troppo il power, visto che lo associo sempre alla doppia cassa stile Stratovarius. Allora il mix è 50% hard rock (d'altra parte ci sono due Dogs n' Bones), il 25% Seventies (Drago arriva da quella scuola), ed il 25% classic metal degli anni 80: mescola un po il tutto e avrai appunto il cd "Wicked Machine".
Steve: Il cd è pieno di tante influenze, molto Hard e Heavy classico con un tocco seventies portato dalla voce di Drago, ma di power a doppia cassa stile Helloween o Stratovarious in noi non c'è traccia. Siamo molto attenti nel creare canzoni dove la melodia vocale sia sempre in primo piano.
Simone: Direi che, viste le influenze musicali e le personalità differenti, si creato un mix molto interessante, ovviamente "hard rock oriented", anche se onestamente non saprei esattamente etichettarlo o ricondurlo ad un solo genere musicale.
"Raw And True" è uno dei miei pezzi preferiti: volete parlarmene un pò, sia musicalmente che testualmente?
Steve: "Raw And True" è un eccellente pezzo scritto da Manuel, molto melodico e con un ritornello incredibile di Drago. Ha avuto molte variazioni nel tempo, ma la versione finale a mio parere è più che soddisfacente.
Simone: Anche a me piace molto, diretta e potente e con un ritornello molto efficace.
Manuel: Musicalmente ti dico che l'avevo scritta per i Dogs 'n Bones un po' di tempo fa, ma ovviamente lo stile non era troppo hard street rock, quindi l'ho tenuta da parte. Un giorno l'ho risentita, ed assieme a Steve abbiamo sistemato un paio di cosette. In seguito, anche con Simone, abbiamo corretto altri due stacchi, un paio di stop and go, ed ecco
"Raw And True". Per i testi lascio la parola a Drago, visto che se ne è occupato lui.
Drago: Grazie Alessandro. "Raw And True" poggia su un buon riff, delle buone dinamiche vocali, ed un ritornello volutamente “ossessivo” ; le liriche sono da considerarsi parte integrante del concept “2552” che contraddistinguono Wicked Machine.
L'opener "FYIAD" è un pezzo molto particolare, con quel refrain "stoppato" che fuoriesce un pò dai canoni generali: siete d'accordo?
Simone: Non essendo a mio avviso legati ad un genere definito, mi risulta difficile utilizzare il verbo "fuoriuscire". Detto ciò, il brano in questione ha dei punti molto interessanti, soprattutto un intro molto "in face": non per nulla rappresenta l'inizio del nostro spettacolo live.
Manuel: F.Y.A.D. ha avuto un paio di versioni differenti rispetto a come suona ora: era un po' più lunga, poi con un po' di tagli e cuci l'abbiamo arrangiata cosi come la sentite. E trovo che questa sia la versione migliore; gran pezzo da suonare dal vivo!
Steve: Questo è un pezzo che ho scritto assemblando alcuni miei riff. Con Manuel li abbiamo poi sviluppati, arrivando al risultato finale: un bel pezzo, con impatto e "tiro" Metal. La variazione centrale è invece "opera" di Simone: anch'egli ha avuto un ruolo fondamentale nella stesura dei brani.
Drago: Personalmente mi piace uscire dai canoni e dagli "steccati" stilistici...
Non posso non chiedervi come vi è venuta in mente l'idea della cover di "The Trooper" versione ballad, che personalmente trovo geniale.
Steve: L'idea nacque da Manuel. Siamo entrambi fans degli inimitabili Iron Maiden e, visto che non intendevamo risuonarla come l'originale (è perfetta così com'è), abbiamo sperimentato una diversa interpretazione, arrivando a questa versione "ballad", che magari i fans più accaniti non apprezzeranno, ma che a nostro parere è molto particolare. Le svariate tracce di chitarra mi hanno richiesto un'intera giornata di registrazioni!
Drago: L’idea è stata di Manuel: inizialmente c’era una certa titubanza, che è stata messa da parte dopo che ognuno di noi ha iniziata a lavorarci.
Simone: Una recensione ci ha stroncati per questa cover, noi invece ne siamo molto soddisfatti, e fortunatamente non siamo gli unici. L'idea è venuta a Manuel. Io non sono un grande amante degli Iron Maiden, però
devo dire che lo "stravolgimento" del pezzo mi è piaciuto da subito:
sottolineerei inoltre che è si una cover, ma anche molto personale. E' l'approccio ideale per inserire in un disco un brano di altri artisti.
Manuel: Oddio, il bello di questa cover è che "o la ami o la odi". Per ora siamo 4 a 1 per "la ami", per quanto riguarda le recensioni. A parte il testo, il pezzo non vuole fare il verso alla versione originale dei Maiden; stilisticamente doveva essere un ibrido tra Led Zeppelin e Pink Floyd, e credo che siamo riusciti al meglio a rendere il pezzo. Avevo altre idee di cover da ri-arrangiare per il cd, quindi per il prossimo lavoro dovremo fare ancora meglio con un altro pezzo storico di qualche altra band (o forse ancora gli Iron Maiden, perchè no?). Per tornare alla domanda sul perchè stravolgere il pezzo, l'ho fatto perchè è stato un tormentone, per quanto mi riguarda, visto che l'ho praticamente coverizzata con tutte le band
(metal) con cui ho suonato. Quindi era doveroso farla anche con i Wicked
Machine, ma questa volta in un modo totalmente diverso. Ci sono tanti altri tormentoni che aspettano di essere rivisti: tra "uomini neri" e "notti oscure", "fumi sull'acqua", "paura del buio" e "paranoia", abbiamo da riempire un album intero di versioni stravolte di grandi songs del passato.
Mi pare che veniate da background piuttosto diversi, forse anche da questo deriva la peculiarità del vostro suono.
Manuel: Credo che tu abbia ragione, anche perchè ritengo che la forza in ogni gruppo siano le varie sfaccettature musicali che ogni componente porta inevitabilmente con sè.
Steve: Il sottoscritto è un amante di tutto quello che riguarda il metal anni '80, specialmente della NWOBHM, con tutti i gruppi usciti nell'epoca (Saxon, Angel Wicth, Def Leppard, e Accept, anche se questi ultimi non essendo inglesi). Comunque la mia band preferita in assoluto resteranno sempre i SAVATAGE: inarrivabili!
Drago : Credo di sì ma, non escludo che un nostro nuovo cd posso suonare diversamente.
Simone: Come ho detto poc'anzi, il genere "non definibile" arriva proprio da questo; poi c'è stata molta libertà di approccio verso i brani, senza voler arrivare per forza ad un album etichettabile in un genere ben preciso.
Manuel e Simone, parlatemi dei Dogs'n'Bones.
Manuel: I Dogs 'N Bones non sono altro che un interessante esperienza musicale, che poi comprende me, Simone, Andrea (Dr.Rock, alla chitarra) e Mauro (Seven, alla voce). Andrea, il chitarrista, lo conosco fin dal liceo, cioè da quasi 20 anni, e con Mauro e Simone abbiamo iniziato a suonare assieme nel 2000. Prima come gruppo hard rock con un cantante e Mauro e Andrea alla chitarra, poi nel 2004 ho deciso che volevo provare a fare qualcosa di mio, sia testi che musiche. Ho chiesto aiuto ai ragazzi, che hanno recepito il segnale, così sono nati i G@ttitude; in questo progetto (e poi nei Dogs'n'Bones), Mauro abbandona la chitarra per dedicarsi solo alla voce. Come G@ttitude registriamo un Ep, che piace sia sul web che sulla carta stampata, e quindi, dopo aver composto altre canzoni, nel 2006 nasce l'idea di rivolgersi ad un professionista come Dario Mollo. Abbiamo fatto sentire il lavoro a Dario, gli è piaciuto, e così abbiamo registrato il cd "Dirty Fuckin' Loud" da lui. L'album è piaciuto anche a Giuliano Mazzardi della My Graveyard Productions, che ci ha offerto un contratto discografico; di comune accordo, abbiamo cambiato il nome G@ttitude (nome creato dal gioco di parole del mio cognome Gatti con il mio basso Yamaha Attitude) con un altro nome, Dogs'n'Bones, che è anche il titolo di un pezzo di "Dirty Fuckin Loud". Dopo il primo lavoro e svariate date live, c'è stato il secondo disco "Lost Gone Wild", sempre prodotto da Dario Mollo e uscito ancora per My Graveyard Productions; questo secondo lavoro vede l'utilizzo massiccio di chitarre ed armonizzazioni maggiori, sia strumentali che vocali, che purtroppo sono andati a discapito dell'immediatezza e del rock di facile presa che ci ha sempre contraddistinti. Siamo tuttavia orgogliosi del lavoro fatto, anche se purtroppo sul versante live abbiamo portato in giro troppo poco il cd: sai, era il periodo di crisi dei locali, che tutt'ora continua, ma che in parte è stato ammortizzato grazie (?) alle tribute band (puah!). Ora, dopo quasi due anni, e con in mezzo anche la scrittura e la registrazione di "Wicked Machine", siamo pronti per il nuovo lavoro, che credo si chiamerà (super scoop Alessandro, visto che non ne ho ancora parlato agli altri!) "In Your Face": titolo dato dal fatto che ogni pezzo è stato concepito per un sound puramente live. Insomma, un sound letteralmente "in your face", dove abbiamo ripreso stilisticamente i pezzi che componevano sia "Rock Target" (marchiato G@ttitude) che "Dirty Fuckin' Loud". Il lavoro è praticamente finito e suona molto fresco e di facile presa, in particolare abbiamo lavorato meglio su ritornelli ed orecchiabilità. Avevamo voglia di fare qualcosa di divertente, e credo che ci siamo riusciti. Bisognerà aspettare fine anno per avere il prodotto finito, visto che a luglio avremo le session di batteria, in agosto faremo basso e chitarra, mentre le voci saranno incise verso ottobre/novembre. Due grosse novità: la prima che registreremo il CD (cosi come abbiamo fatto per "Wicked Machine") nei nostri studi, i VK Studio, la seconda che abbiamo inserito un pezzo lento nella track list del CD.
Simone: Ultimamente siamo rimasti "ai box"; niente live, solo tanta sala prove per scrivere i nuovi pezzi. Tra poche settimane comincio a registrare le parti di batteria, e via via sarà il turno di tutti gli altri. Entro fine anno avremo sicuramente il nuovo album pronto.
Drago, parlami dei Love Machine: "Hungry For Your Love" è una piccola gemma molto ricercata dagli appassionati del genere. La band è ancora in attività?
Drago: Ci siamo riuniti in concomitanza alla ristampa di quel lavoro del 1992, che oggi riproproniamo anche in sede live. E' bello leggere recensioni che approvano alla grande “Hungry for your Love”, nonostante siano passati quasi vent’anni, significa che non è datato ed è tuttora attualissimo. Ho appena iniziato a scrivere le liriche e le melodie vocali di un nuovo brano che si intitola “Now or Never”; è volontà comune fare un nuovo cd in occasione del ventennale di Hungry for your love. Speriamo di perseguire l’intento e che là fuori ci sia molta gente in grado di apprezzarlo!
Sul fronte live, i Wicked Machine si stanno già muovendo?
Steve: Ci stiamo muovendo per promuovere il nostro materiale per questo inverno; alcune date sono già programmate, ed altre arriveranno. Chi fosse interessato, può sempre tenersi aggiornato sulla nostra pagina Facebook. Ringrazio te e i lettori di Metal.it, sperando di conoscerli durante i nostri live. Stay Metal!
Drago: I Wicked Machine sono una "wicked live band": metteteci alla prova e venite a vederci, ne avrete la conferma! Ciao e grazie!
Simone: Abbiamo fatto un paio di serate per presentare il disco, con la nuova stagione speriamo di suonare il più possibile. Non ti nascondo che l'obbiettivo è quello di poter proporre solamente pezzi originali, ma per ora non abbiamo minutaggio a sufficienza; dobbiamo inserire alcune cover o, come alternativa, fare la serata con altre band. Prossimamente faremo una data insieme ai compagni d'etichetta DreamHunter al
Gasoline di Castegnato (Brescia), il resto è ancora in fase di programmazione. Grazie per lo spazio che ci hai riservato, ciao!
Manuel: Una data, come ha anticipato Simone è certa, altre 3/4 stanno per prendere forma in questo mese, quindi speriamo di fissarne il più possibile per tornare là fuori e farci sentire. Ragazzi, la musica metal italiana non è solo fatta da tribute band degli Iron Maiden, prestate attenzione anche alla scena che lavora sui pezzi inediti. Ciao Alessandro, grazie per lo spazio che ci hai riservato, e ciao a tutti voi che ci state leggendo! Cercateci su facebook, youtube o, myspace!
Intervista a cura di Alessandro Ariatti

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