I Crawl hanno pubblicato un notevole full length di debutto con "Rituals", di cui si è parlato per anni, e ora, sei anni dopo, sono tornati con un nuovo full length che è un passo avanti sotto tutti i punti di vista. Hanno ripreso il loro sound death/crust d'impatto e quasi perfetto, aggiungendo questa volta alcune influenze black metal per renderlo ancora più espressivo. Il nuovo album è una dannata forza della natura. Potete ascoltare tre canzoni su Bandcamp a questo link.



Dopo aver stuzzicato l'appetito di tutti con il loro emozionante split con i compagni di etichetta Feral, i titani svedesi del death/crust Crawl pubblicano finalmente il loro attesissimo nuovo full length dopo un intervallo di sei anni. Non hanno ammorbidito il loro sound come farebbero molte band. Al contrario, hanno reso il loro sound ancora più devastante e allo stesso tempo più ricco di sfumature, perfezionando il loro invidiabile equilibrio tra riff abrasivi e breakdown esplosivi.

I Crawl continuano a mescolare le cose per mantenerle interessanti e con corpi che si accumulano l'uno sull'altro, e inoltre, con il progredire dell'album, iniziano a rivelare influenze black metal racchiuse nel loro sound. È già abbastanza avere una band death metal svedese che mostra come si deve fare e che sega selvaggiamente le teste di tutti con i suoi riff arrugginiti, frastagliati e carichi di crosta, ma il fatto che cambino subdolamente le tonalità in nero nel bel mezzo di tutto il caos è puro genio. Si trasformano come se volessero solo dare un'ultima, decisiva, mossa finale attraverso gli altoparlanti. Senza lasciare nulla di intentato, i Crawl hanno realizzato un album che dovrebbe essere l'epitome del death metal svedese più crust di questi tempi.



Tracklist e artwork:

01. Undead Crypts
02. Throne Of Molten Bones
03. Knives
04. Curse Of The Morbid
05. Ethereal Depths
06. Where No Light Escapes
07. Enslaved In Filth
08. Vision Of Burning Apparitions
09. Until They Crawl
10. Into Sordid Rifts
11. Buried Lust