ACCEPT, Peter Baltes torna sulle ragioni che l'hanno visto abbandonare la band

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Pubblicata il:26 giugno 2023
Fonte:Blabbermouth
Nel corso di un'intervista tenuta su Rock And A Hard Place, il bassista Peter Baltes (ex-Accept) è tornato a spiegare e ad approfondire le ragioni che l'hanno portato a separarsi dalla band tedesca nel 2018. Queste le sue parole, riguardo la relazione con Udo e Wolf Hoffmann nel gruppo:

"Prima non ero la persona più felice negli Accept. Nella mia vita, ogni giorno è importante. Quando si raggiunge la mia età - ora ho 65 anni - voglio godermi la vita, e non voglio fare nulla che non mi piaccia. Il problema è sempre stato tra Wolf e sua moglie, e Udo. Non ho mai avuto problemi con Udo. Credo solo che [Udo] non fosse abbastanza sofisticato. Era un colletto blu, un cantante. Non ha mai funzionato tra loro. Si odiavano e basta. Mi è stato chiesto, in realtà, da Metal Hammer [quale pensassi che fosse] il peggior album degli Accept e ho risposto che doveva essere [Eat The Heat] del 1989 [che presentava David Reece alla voce], perché abbandonammo il nostro vero destino, il nostro trademark. Il cantante, che era il suono della band, se n'è andato, e noi cerchiamo di suonare come i Def Leppard con un cantante americano.. Che idea stupida. Si cresce insieme e si ha una band. I fan - che seguono una band - per loro è difficile immaginare e capire quello che stai passando, perché hai passato mezza vita insieme a quelle persone, o anche di più. E ti fidi di loro. E poi la fiducia viene tradita. E pensi: "Perché? Cosa c'è da guadagnare? Un po' di soldi in più? Il potere? Tutto qui?". E credo che sia così. Certe persone hanno bisogno di controllo, non riescono a lasciarlo andare. E se non ce l'hanno, non sono felici".

Riguardo i dischi realizzati con Mark Tornillo, in cui Baltes è stato presente fino a 'The Rise Of Chaos', uscito nel 2017:

'Alla fine, quando si parla degli album degli Accept, sì, il primo [Blood Of The Nations, 2010] è stato davvero buono perché si trattava di materiale che per lo più avevo accumulato nel corso degli anni. Così io e Wolf abbiamo scritto il primo album insieme, ed è stato micidiale. Ma dopo, era tutto così prevedibile: sempre lo stesso riff, sempre la stessa cosa. Eravamo molto divisi. Wolf disse: 'Possiamo fare questo e cavalcare il tramonto insieme'. E io ho risposto: 'Penso di avere in mente un tramonto diverso', perché voglio essere rilevante con la mia musica. Non voglio solo tenere i miei fan contenti e non evolvermi, continuando a fare la stessa roba. Voglio trasformarmi, voglio esplorare le cose. Vengo da un background progressive - Emerson, Lake And Palmer, cose del genere. Quindi pensavo: 'Questo è di nuovo lo stesso stupido riff, la stessa linea vocale. Solo con parole diverse'. Non volevo farlo. C'erano troppe cose che andavano male: situazioni finanziarie, problemi di fiducia, idee musicali. Tutto era sbagliato. Ecco perché me ne sono andato'.
Notizia segnalata da Francesco Metelli

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