Infernal Poetry: alle radici dello "schizo metal"

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I marchigiani Infernal Poetry sono una delle realtà più interessanti del panorama estremo italiano, e non solo, grazie ad una particolare miscela musicale che può essere definita solo come "schizo metal".
L'uscita del nuovo lavoro, l'ottimo "Paraphiliac", ci ha dato la possibilità di scambiare due chiacchiere con il gruppo, nello specifico con il batterista Alessandro Vagnoni che si è sottoposto alle nostre domande.

Ciao ragazzi, come state?
Ciao, sempre col coltello fra i denti. E' una vita difficile..
Quello degli Infernal Poetry è ormai un nome di punta della scena estrema italiana: volete presentare il gruppo a quelli che non lo conoscono o che ne hanno solo sentito parlare?
Il gruppo si è formato nel 1996 col monicker Necronomicon, per poi l'anno successivo scegliere definitivamente il nome Infernal Poetry. Abbiamo pubblicato 4 full-length album (Not Light But Rather Visible Darkness, 2002 - Beholding The Unpure, 2005 - Nervous System Failure, 2009 - Paraphiliac, 2013); uno split nel 2003 con la band Dark Lunacy (band dove attualmente suoniamo io e Daniele); e l'Ep del 2006 Nervous System Checking. Non ci siamo neanche fatti mancare parecchi tour italiani ed europei e tre apparizioni al Gods Of Metal. Per chi volesse approfondire c'è sempre Wikipedia, ho visto che qualche pazzo ci ha messo lì dentro..
Ok, passiamo al nuovo album. Avrei, per iniziare, due curiosità: cosa rappresenta la cover dell'album? Come mai avete scelto il titolo "Paraphiliac"?
La copertina è in realtà legata alle altre immagini dell'artwork. Non vorrei però spiegare troppo a chi sceglie di comprarsi il disco. Ad ogni modo il filo rosso che unisce le tracce dell'album è appunto il concetto di parafilia, nel suo senso 'proprio' di pulsione sessuale deviata. Non abbiamo però voluto elencare banalmente nei testi (opera di Paolo) tutte queste forme patologiche, ma abbiamo costruito delle storie che avessero queste forme di parafilia come sfondo.
In fase di recensione ho scritto che l'album è molto eterogeneo restando, comunque, un lavoro violento. Voi come lo descrivereste?
Eterogeneo? Non direi. Anzi, questo album è senza dubbio il più maturo e il più omogeneo, dove la follia senza freni del disco precedente è stata mitigata da un songwriting più ragionato. Direi che è la summa tra Beholding The Unpure (che risentiva ancora del carattere melodico di certo death metal) e Nervous System Failure, che è stato invece uno schiaffo in faccia al piattume che imperversava e continua ad imperversare nel panorama del metal estremo e del metal in generale, mal digerito da molti puristi e accolto a braccia aperte da molti altri. Questo disco può metterli tutti d'accordo. Forse.
Quale pensate possa essere il pubblico più adatto per "Paraphiliac"? Durante la stesura dei brani, avevate in mente le possibili reazioni della gente che lo avrebbe ascoltato?
Non ci poniamo mai domande del genere. Scriviamo solo ciò che ci soddisfa. Ci fa enormemente piacere se la nostra musica riscuote consenso, ma non facciamo tutto questo per accontentare e alimentare le perverse pulsioni di imberbi giovinastri armati di spada.
Da dove deriva la musica degli Infernal Poetry? Voglio dire, il vostro suono è molto particolare ed originale, ma da dove trae la sua linfa vitale?
Tutti noi abbiamo un background musicale molto personale e vario. Le mie personali influenze sono da schizofrenico se ti cito in fila Beatles-Billy Cobham-Emerson Lake & Palmer-Gentle Giant-Primus-Tool-Meshuggah-Pink Floyd-Dillinger Escape Plan-Death-Neurosis... Lo stesso discorso lo puoi applicare agli altri membri della band. Questo per dire che tutta la musica con cui siamo cresciuti si è inevitabilmente e inconsciamente sintetizzata in un particolare e "nostro" modo di fare musica.
Purtroppo non ho i testi dei brani sotto mano e, essendo stato colpito dai titoli particolarmente "orginali" sarei curioso di sapere di cosa trattano. Esiste un concept dietro l'album?
Non direi un vero e proprio concept ma, come dicevo sopra, un filo rosso che unisce tutte le storie delle canzoni. Tutti i testi sono stati scritti da Paolo, il nostro urlatore rastamanno; preferirei fosse però lui a parlarne. Anzi, come noto esperto di marketing, ti propongo di fare a breve un'altra intervista direttamente a lui, per parlare esclusivamente dell'impianto lirico.. che ne dici? (Per me va bene! ndr)
Quanto è diverso "Paraphiliac" dai suoi predecessori e quanto sono diversi gli Infernal Poetry dai loro esordi? Preferite l'evoluzione o la coerenza?
Evoluzione e coerenza non li trovo antitetici, anzi direi che sono assolutamente simbiotici. Quando cresci e diventi adulto sei sempre la stessa persona, sei coerente, sei sempre tu. Quindi lo stesso discorso vale per la musica che fai. Se fai la stessa musica da quando avevi 20 anni a quando ne hai 50, o sei un furbo o sei scemo!
"Paraphiliac" è il primo album che esce per la Bakerteam Records: come è lavorare con la nuova etichetta? Come mai avete cambiato?
Nervous System Failure uscì nel 2009 con la Casket/Copro perché non facemmo in tempo ad accordarci con la Scarlet. Quindi siamo rimasti in contatto in questi anni e abbiamo firmato per Bakerteam, gente veramente collaborativa e che finalmente non ti fa sentire solo.
Mi piacerebbe conoscere una vostra opinione su:
- Download della musica da internet:
io penso che chi vuole "possedere" un disco, se lo compra. Quello dei prezzi alti al negozio è una balla, c'è internet se non vuoi essere rapinato.. Chi scarica un disco lo può solo sentire. Chi compra un disco "vero" può sentire, annusare, vedere, toccare..

- Attuale music biz:
non posso avere un'opinione su un mondo che non conosco. Mai fatto business io.. sono un poveraccio!

- Scena estrema italiana:
ci sono gruppi che attualmente hanno raggiunto notevoli traguardi e meritatamente. Però sempre sulla scia di strade già battute. Sono contentissimo del successo che stanno avendo queste band.. ma sarei più felice se le band italiane riuscissero a contare qualcosa nel mondo anche dal punto di vista stilistico. Dagli americani il thrash, il death, il brutal, ecc..; dagli svedesi il djent e il melodic; dai norvegesi il black;... cristo!! dagli italiani dovrà pur uscire qualcosa!
Vi piace lo stoccafisso all’anconitana?
Pur abitando in una città di mare, non sono anconetano e non vado pazzo per lo stoccafisso. Preferisco un risotto ai frutti di mare.. o una bella carbonara!
Come supporterete l'album? Com'è un live degli Infernal Poetry?
Abbiamo già iniziato a promuovere Paraphiliac con diversi live in tutta la penisola e continueremo ad insudiciare e sputacchiare tutti i palchi che ci verranno offerti in sacrificio! I nostri live sono sempre ad alto tasso "energetico", altrimenti che cazzo facciamo a fare centinaia di chilometri? Per guardarci le scarpe mentre suoniamo?
Le ultime parole famose...
.."Dai finiamo il disco in due mesi massimo!"
Intervista a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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