Luca Turilli's Rhapsody: dal cinema a Cèline Dion..

La seconda data italiana del "Cinematic World Tour", quella di Trezzo sull'Adda, è l'occasione per intervistare per la seconda volta nel giro di qualche mese il mastermind dei nuovi Rhapsody, Luca Turilli. Il buon Luca si presenta puntualissimo all'appuntamento e dopo una caramella di rito iniziano le domande..

Prima di tutto benvenuto su Metal.it! Ti avviso che avevo iniziato a scrivere le domande in inglese, poi mi sono reso conto che in italiano sarebbero andate benissimo..
(Ride, ndr) No guarda sono talmente abituato a parlare in inglese che non sarebbe stato un grosso errore! Ma ho assoluto bisogno di riprendere l'italiano!
E allora cominciamo con la prima domanda, in italiano, ovviamente legata a questo tour: come sta andando e come vi trovate con le altre band?
Beh guarda, ti dico questo è un tour fantastico per me, innanzitutto perché è il primo con la nuova band, un’emozione fantastica..penso sia la terza più grande emozione dal punto di vista artistico di tutti questi anni: la prima è stata ovviamente il primo album dei Rhapsody of Fire, poi la collaborazione particolare con Christopher Lee iniziata ormai 6-7 anni fa e ora con questi nuovi Rhapsody sul palco, puoi immaginare. Il tour sta andando benissimo e siamo rimasti sorpresi perché tra crisi, split e tutti gli argomenti che potevano affossare il tour non sapevamo cosa aspettarci, invece il risultato è fantastico. Ieri a Bologna è stato incredibile, oggi a Milano siamo sicuri che sarà lo stesso quindi grazie per il supporto perché ne abbiamo davvero bisogno.
Ma il pubblico italiano è veramente il migliore?
Guarda in realtà non so se è perché siamo i Rhapsody e siamo italiani quindi siamo particolarmente conosciuti in Italia e partiamo avvantaggiati, ma il pubblico italiano è davvero favoloso. Ce ne sono altri molto calorosi ovviamente, come quello spagnolo ad esempio. Per la prima volta poi quest’anno i Rhapsody hanno avuto l’occasione di suonare a Londra ed è stato fantastico, siamo rimasti molto stupiti di questo perché non c’era molto interesse nei nostri confronti in Inghilterra, mentre adesso pare che anche li il power stia vivendo un buon momento a livello di interesse. Non capivo come mai ma sono contento di aver visto una reazione così positiva anche li.
Come mai la scelta di non sostituire fisicamente Dominique per il tour? E’ stata una scelta dovuta a una forma di rispetto nei suoi confronti? Tra l'altro, ora come sta?
Ma assolutamente si. Adesso è in convalescenza per 6 mesi, lui vorrebbe iniziare subito, muove già le dita compreso il pollice che rischiava seriamente di perdere. I dottori sono molto ottimisti e hanno fatto un lavoro particolare, un’operazione di 3 ore fatta considerando appositamente il fatto di avere a che fare con un chitarrista, per preservare tutte le funzionalità della mano. C’è stato veramente un momento in cui pensavamo che non avrebbe più potuto suonare data la gravità dell’incidente, ma ora lo aspettiamo con ansia e lui è stato felicissimo di questa nostra scelta, scelta fatta in completa serenità e senza alcun dubbio. Tra l’altro saremo headliner al ProgPower Festival ad Atlanta, risultato importantissimo per noi, quindi speriamo di averlo per quel momento o addirittura per i festival estivi. Abbiamo già Alex (Landenburg) come nuovo batterista, Alessandro (Conti) ovviamente come nuovo cantante, non volevamo esagerare coi cambiamenti. E’ stato un atto di amicizia, ogni data del tour la dedichiamo a lui perché è più che un amico. Sostituirlo è praticamente impossibile.
Parlando di Alle..nel momento in cui il suo nome non era ancora girato tra i papabili dietro il microfono, io onestamente pensavo ad Olaf Hayer, date le sue passate collaborazioni con te. C’è mai stata la possibilità o il pensiero rivolto a lui?
No onestamente no, mai. Olaf è un bravissimo cantante ma nel suo genere, alla Helloween o simili insomma e mi sarei quindi sentito molto limitato nel comporre. A parte Alle io cercavo un cantante che mi potesse offrire prospettive di composizione differenti, tanto più che inizialmente non lo cercavo nemmeno per questi nuovi Rhapsody ma per un progetto in stile Avantasia che mi era stato commissionato. E anche quando ho trovato Alle sapevo quello che cantava nei Trick or Treat ma per me non era comunque abbastanza..per questo gli chiesi di cantarmi centinaia di canzoni di stili diversi, come Renga, Celine Dion. Alla fine quindi quando mi ha mandato tutto ho capito che era la persona giusta. Quindi poi ci siamo messi con Staropoli per dividerci nomi e membri e Alle è diventato ufficialmente il nuovo cantante dei Rhapsody. Ad Olaf onestamente non ho mai pensato. Anche quando ho chiesto ad Alle di cantarmi “Luna”, di cui poi..oh insomma, vedi che sto perdendo l’italiano? Mi sa che era meglio farmele in inglese le domande! (ride, ndr) No comunque questo volevo dire, cercavo un cantante totale e Alle è stata la soluzione perfetta, sia come cantante sia come persona.
Ma quindi le canzoni del nuovo “Ascending to Infinity” sono nate con Alle o sono state adattate alla sua voce? Sono venute quindi prima le canzoni o Alle?
No no questo disco l’ho composto PER Alle, sapendo le sue tonalità..me le sono scritte sulla tastiera, mi son segnato “Alle arriva qua, da il meglio da qua a qua, a livello operistico il meglio lo da qua” e cose simili. E appunto quando gli ho fatto cantare “Luna” ho ottenuto esattamente il risultato che speravo ed è stato l’episodio che mi ha fatto decidere definitivamente per lui. Quindi una “Tormento e Passione” ad esempio è stata scritta proprio conoscendo le sue potenzialità vocali, altrimenti avrei composto qualcos’altro. L’album ho iniziato a comporlo a Settembre..e in realtà in quel periodo ancora Alle non sapeva di essere stato scelto, era ancora un segreto tra me e Staropoli. Tra l’altro Alle mi è stato “suggerito” da Fabio (Lione, ndr) per quel progetto di cui parlavo sopra, proprio per la sua voce così simile a Kiske, motivo per cui abbiamo fatto quella cover di “March of Time”, canzone che pochissime persone al mondo possono cantare, con quelle tonalità. A volte mi chiedo come facessi a non conoscerlo!
Ma questo progetto in stile Avantasia di cui hai parlato è definitivamente morto oppure c’è possibilità che venga riesumato?
Guarda in questo momento non posso dire niente, nel senso che c’è l’interesse ma poca possibilità. Ho ricevuto la commissione da questa etichetta di cui non posso ovviamente fare il nome, che voleva fare un progetto internazionale coi migliori cantanti del panorama metal mondiale. Ovviamente nel caso tutti i membri dei Luca Turilli’s Rhapsody sarebbero coinvolti, perché per me adesso esistono solo ed esclusivamente i Rhapsody. Non voglio rifar più gli sbagli del passato in cui magari all’apice del successo non c’erano tour per decisioni manageriali sbagliate, indipendenti dalla nostra volontà, per cui adesso vogliamo seguire l’iter perfetto.
Tu con gli Avantasia non ci hai mai avuto a che fare? Non ti hanno mai chiamato per partecipare ad un loro album? Avendo collaborato con Miro e Paeth..
No in realtà è proprio una decisione mia di vita. Per me è importantissimo avere il NOSTRO cantante, non mi va che canti in un'altra band o che faccia lo special guest, a parte per i Trick or Treat per cui c’è stato un accordo in principio per cui lui può continuare a lavorare con loro. Io come Luca Turilli gli ho garantito che non figurerò mai in un’altra band: se vuoi ascoltare me o vuoi ascoltare Alessandro, ascolti i Rhapsody. E’ una specie di rispetto reciproco ed è una cosa importantissima.
E’ stata una sorta di liberazione per te non dover parlare più di Elgard ed Erian nei tuoi testi? Ne senti la mancanza?
No no guarda è stata una cosa che ho amato e odiato, nel senso del lavoro e della fatica che ho messo per realizzare le storie, notti insonni..perchè devi sapere che alla fine quello che c’è scritto sui booklet è davvero una minima parte di quello che c’è nei miei file, nel mio computer..
Dovresti scriverci un libro allora!
(E qui Luca scoppia a ridere fragorosamente, ndr) Magari fra 30 anni! No guarda me l’hanno proposto mille volte, addirittura script per film..ma io voglio fare musica finché riesco!
Tornando alla domanda iniziale, io e Alex sappiamo che abbiamo creato qualcosa che rimarrà nella storia, soprattutto perché l’abbiamo portata a termine. Al di la dello split, dei primi problemi riguardo al nome, per noi era davvero importantissimo arrivare alla fine, lo volevamo assolutamente e con tutti noi stessi. Di conseguenza una volta realizzata e terminata questa avventura, veramente senza stress abbiamo deciso di fare ognuno la musica che voleva fare. A me piace spaziare tra il passato, il presente e il futuro quindi per me è stato bellissimo ma è altrettanto bello provare qualcosa di nuovo in cui credo e crediamo tanto.
Per concludere una domanda molto personale: io ho iniziato ad ascoltare metal e power metal soprattutto con “King of the Nordic Twilight”, è stato il primo disco del genere che ho mai ascoltato. Volevo quindi chiederti che ruolo ha per te quel disco e se hai qualche aneddoto particolare da raccontare a riguardo.
Davvero? Mi fa davvero piacere!
Quel disco è stato veramente importantissimo per me, ha avuto anche un grandissimo successo dal punto di vista commerciale, ha venduto oltre 100mila copie. Quelli sono stati anni particolarissimi, era il mio primo disco solita..ma aneddoti particolari non saprei.
Ah si! Una cosa che accadeva SEMPRE, anche per i dischi successivi, era che ogni volta che dovevamo andare in studio a registrare, Olaf si presentava con la febbre! E non bassa eh! Forse per l’emozione di entrare in studio, non so. Olaf come ho già detto è un cantante fenomenale, ma ha il vizietto del fumo..quindi un po’ la voce la perdi, dovrebbe stare più attento!
Un’altra cosa particolare, anche se non direttamente legata a quel disco, è che coi nuovi Rhapsody i fans avranno l’occasione di sentire anche qualche pezzo della mia discografia solista, canzoni alle quali sono veramente molto legato. Ed è solo l’inizio. Adesso abbiamo buttato tutto su questi concerti “cinematografici”, dato che il cinema è la nostra grandissima passione, vedrete stasera a cosa mi riferisco guardando il concerto. Adesso comunque abbiamo appena iniziato e ci aspetta un grande futuro.
Bene Luca, direi che abbiamo finito. Grazie mille a te e alla prossima!
Grazie a voi e buon concerto!

Ne approfitto per ringraziare Pamela di Kizmaiaz e il disponibilissimo tour manager e tuttofare della band Sebastian Roeder.

Quoth the Raven, Nevermore..
Intervista a cura di Andrea Gandy Perlini

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