Anonimo FTP (Vince Merlino, cantante e bassista)

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Eutk non ha mai nascosto la sua simpatia verso le formazioni rock-metal Italiane, sovente all’altezza dei blasonati colleghi stranieri ma con minore possibilità d’imporsi nel mercato internazionale, specie se restìe all’uso dell’idioma anglosassone. Ora è il momento di scoprire un’altra band che ha pubblicato un’ottimo disco d’esordio nel segno della tradizione del rock Italico, con testi nella nostra lingua: gli Anonimo FTP.
Ne parliamo con il musicista che rappresenta un po’ la mente del gruppo, il cantante-bassista Vince Merlino…

- Per iniziare, puoi riassumere brevemente la storia del gruppo e presentare i suoi componenti? Ma soprattutto svelarmi il mistero dietro la sigla FTP, che significa?
- Gli Anonimo FTP sono artefici di un solido psyconoise-alternative rock con testi in italiano e influenze chitarristiche indie-angloamericane. Si formano a Milano nel 1999 e si concentrano sin da subito su materiale inedito che li porta alla realizzazione di due lavori autoprodotti e, infine, alla pubblicazione del primo cd Vetro, sotto l'indie label Load Up Records e distribuito da White&Black. L’album gode di un buon riscontro nei circuiti radiofonici alternativi italiani, recensioni lusinghiere e contribuisce fattivamente, con alcuni suoi brani, alla realizzazione di diverse compilations alternative come "Soniche Avventure VII", "Rock&Contaminazioni", "Sub Rock Underground Stories" e "Annozero-MEI Fest n.1". Il progetto viene portato avanti da me (basso e voce), Paul Rondena (chitarre), Davide Centamore (chitarre) ed Enzo Bellavia (batteria), ai quali si è aggiunto nell'ottobre dell'anno scorso Lorenzo Parisini (chitarre). La sigla FTP, sta per "File Transfer Protocol" che, insieme ad "anonimo", indica perciò un protocollo di trasferimento di dati anonimo ed è stato proposto da Enzo Bellavia.

- "Vetro" è uscito già da un po' di tempo, ma ai lettori di EUTK abbiamo potuto presentarlo solo ora. Alla luce dei commenti della critica e del pubblico, siete completamente soddisfatti del risultato o avreste voluto modificare qualcosa?
- Siamo molto contenti dai riscontri ottenuti da Vetro in quanto a critica e visibilità nell'orbita degli indipendenti, questo probabilmente, contro ogni più rosea aspettativa. Infatti, il desiderio era quello che il disco riuscisse a portare fuori dall'anonimato la nostra musica, cosa che crediamo si sia avverata.

- Il vostro stile musicale viene spesso accostato a quello di formazioni come Afterhours e Marlene Kuntz, ritenete esistano queste analogie?
- Sicuramente ci sono delle analogie, ma penso che l'influenza degli Afterhours e dei Marlene consista, non tanto nell'averci ispirato ascoltandole, dato che probabilmente le nostre influenze stanno più a monte e potrebbero essere le stesse che hanno ispirato le stesse bands citate, ma nel fatto che, come loro, cerchiamo una formula di rock, che si avvicina e si mette in competizione con quello anglosassone e americano, pur mantenendo alcune strutture proprie del rock italiano.

- In canzoni come Vetro, Forme confuse, Esondazioni, scorgo una vena lievemente psichedelica davvero interessante. Pensate di svilupparla maggiormente in futuro?
- Si, in effetti, abbiamo maggiormente sviluppato questo aspetto della nostra musica e già i nuovi brani, hanno una vena psichedelica più marcata

- Da sempre si discute sul difficile rapporto tra il rock e la nostra lingua. Cosa vi ha spinto alla scelta di cantare in Italiano e secondo voi quali sono i vantaggi e gli svantaggi della cosa?
- In realtà non è stata una scelta ma un processo del tutto naturale, in quanto preferisco scrivere i testi in italiano, una lingua che mal si adatta, o comunque non perfettamente, metricamente con le strutture rock, ma che ha il grande pregio, ovviamente, di poter "arrivare" velocemente e in modo più spontaneo alle orecchie degli italiani.

- Come siete giunti alla produzione di David Lenci, che oltretutto compare come ospite in Mani di plastica, e siete stati soddisfatti del risultato ottenuto?

- Nel 2001, nei mesi in cui stavamo promuovendo il demo "Esondazioni", ho incontrato David nel suo studio, il Red House Recordings di Senigallia. In quella occasione ebbi modo di fargli ascoltare il cd, e dopo qualche tempo ci propose, insieme al resto dello staff della "Casa Rossa", una collaborazione. Siamo amanti di sonorità, per così dire "calde" o, se vogliamo, "vecchie" e "grezze", quindi non possiamo che essere soddisfatti del lavoro fatto da Lenci nel suo studio: è daltronde ormai nota, per coloro che amano strumenti e i suoni analogici, la qualità delle sue produzioni.

- Nella bio avete accennato ad una collaborazione con Max Recchia degli ottimi Ojm. Essendo particolarmente appassionato e specializzato in stoner ed affini, ero curioso di sapere di cosa si trattava e se all'interno del vostro gruppo c'è qualcuno che apprezza il genere.
- La collaborazione con Max, che ha riguardato il lavoro di booking concerti, è stata fondamentale per noi, consentendoci di trovare una serie di date show-case per la presentazione di Vetro. Gli Ojm sono un grandissimo gruppo ma che, purtroppo, propongono un genere che in Italia è ingiustamente e inspiegabilmente sottovalutato, cosa che non condividiamo, essendo gli Anonimo FTP, anche amanti di quelle sonorità.

- Quali considerate le vostre fonti d'ispirazione? Nel vostro sound intuisco alcuni riferimenti al rock settantiano, è esatto?
- Le fonti d'ispirazione della band sono gli ascolti e i gusti musicali di ognuno di noi: si va dal noise, alla psichedelia, all'indie rock di matrice americana e inglese, allo stoner, al grunge, alla new wawe, al british pop, al post rock, al post punk, al low-fi, ad un certo tipo di crossover, etc. Insomma ascoltiamo e ci piacciono diverse attitudini di concepire il r'n'r, anche se poi naturalmente, cerchiamo sempre di modellare attraverso un filo logico tutte le nostre composizioni. Questa, è tra l'altro, la sola regola che segue il processo compositivo dei brani; soprattutto in principio, abbiamo preferito imporcela, per evitare che i brani risultassero tra di loro troppo confusi e quindi poco credibili, mentre con il passare del tempo è divenuto tutto più naturale, tanto che le nuove canzoni stanno nascendo da delle session d'improvvisazione, attorno le quali costruiamo la loro struttura definitiva. I tuoi riferimenti al rock settantiano, invece, sono esatti e tutto si ricollega sempre alla passione per quei suoni "caldi" e "grezzi" e alla voglia di riproporre in chiave moderna brani che trovano, in certe cose degli anni 70, terreno fertile per nascere e svilupparsi.

- Avete una buona attività live? Riuscite a trovare buone occasioni per esibirvi e che tipo di pubblico possiamo trovare ai vostri concerti?
- In questi anni, siamo riusciti a suonare in un importante numero di occasioni e in diverse situazioni: alcune poco felici, altre invece, parecchio interessanti e gratificanti, sia sotto l'aspetto puramente tecnico-musicale, che sotto quello del pubblio, il quale è sempre abbastanza variegato. In ogni caso tutte queste esperienze hanno contribuito a farci maturare artisticamente, anche perchè per noi, come penso per ogni altra rock band, quella live è allo stesso tempo, la dimensione più bella, interessante e il banco di prova più difficile: avere una buona credibilità live è molto importante per una band indipendente.

- Che progetti avete per il futuro e per un'eventuale prossimo disco? Proseguirete sulla stessa linea o vi saranno mutamenti di qualche tipo? Io stesso nella rece ipotizzavo che con piccole variazioni sareste potuti diventare un'eccellente psych-rock band....
- Ritorneremo in studio agli inizi di novembre, anche se in effetti abbiamo già registrato, a febbraio, al Red House Recordings con David Lenci, sei brani. Però, dato che l'intenzione è quella di inserire nel prossimo disco una decina di brani, dovremmo ritornarci. Così, in autunno, rientreremo in studio con Fabio Magistrali (Afterhours, Six Minute War Madness, Bugo, Cristina Donà, A Short Apnea, etc) che vestirà il doppio abito di Sound Engineer e produttore, finendo di registratre i rimanenti brani e mixando l'intero lavoro, che avrà come ti dicevo prima, rispetto a Vetro, una tendenza più psichedelica nelle atmosfere (quindi in un certo senso stiamo assecondando la tua ipotesi) e un approcio un pò meno rabbioso alla canzone. Per quanto concerne il suono, invece, pur essendoci stata un'evoluzione, i brani nuovi non si discosteranno nettamente da quelli contenuti in "Vetro", anche se questa è una valutazione provvisoria, non sapendo ancora con certezza che scelte di mixaggio faremo. L'ingresso in formazione di una terza chitarra poi, suonata da Lorenzo Parisini, fa in modo che i nuovi brani abbiano degli arrangiamenti prepotentemente caratterizzati dai continui intrecci chitarristici e quindi, sarà questa, una qualità non presente in Vetro. La voglia di trovare il giusto mix tra rumore e melodia, infine, sarà sempre presente, come quella di utilizzare strumenti non usuali alla line-up, vedi violoncello, violino, tromba, pianoforte e ci sarà altresì spazio, con ogni probabilità, per alcuni suoni generati da congegni che nella loro funzionalità propria, non vengono usati per fare musica, spingendoci con questi su territori low-fi.

- Immancabile la domanda sul vostro rapporto con Internet, sia per quanto riguarda il gruppo sia sotto l'aspetto personale, ed una vostra opinione sulla miriade di webzine musicali che nascono ormai quotidianamente...
- Più o meno tutti i componenti del gruppo utilizzano Internet e quindi non può che essere buono il nostro rapporto con tale strumento. Per quanto riguarda invece le webzine, pensiamo che siano un buon veicolo promozionale per le band autoprodotte e indipendenti. Poi, come in tutte le cose, ve ne sono alcune davvero valide e professionali ed altre più casalinghe e spartane, ma vorremmo sottolineare di tutte, l'amore e l'onestà con la quale portano avanti il progetto di diffusione della musica underground, la quale sovente viene snobbata e in un certo senso censurata, dai canali major ma non solo, dato che, per esempio, anche alcune realtà che si spacciano per promotori di musica "non commerciale", lavorano esclusivamente seguendo un percorso "politicizzato" e pieno di compromessi.

- Chi sono e come vivono nella vita di tutti i giorni gli Anonimo FTP?
- Gli Anonimo FTP sono cinque ragazzi legati prima di tutto dall'amicizia, che oltre alla grande passione per la musica, dato che di sola musica non si campa, lavorano ognuno nel proprio campo. Io faccio il macchinista (guido i treni) per Trenitalia, Davide Centamore lavora per la Dhl, Paul Rondena fa l'artigiano, Lorenzo Parisini l'assicuratore ed Enzo Bellavia lavora nel campo informatico.

- Mi indichi i tuoi 5 dischi fondamentali del rock?
- Difficile indicare i miei cinque dischi fondamentali del rock, però te ne dico cinque che ho ascoltato molto e che apprezzo particolarmente: Washing Machine dei Sonic Youth, In On The Kill Taker dei Fugazi, The Anatomy Of Sharks dei June of 44, Crooked Rain dei Pavement e l'omonimo dei Rage Against The Machine.

- Per concludere, avete uno spazio libero per un saluto ai lettori di EUTK e magari per descrivere il vostro disco come voi lo vedete....
- Per descrivere il nostro disco utilizzerò un'estratto dalla nostra nota stampa: "...dodici tracce registrate in presa diretta su supporto analogico (nastro), con strumentazione di concezione vintage e con l’inserimento sporadico e mai invadente di alcune parti elettroniche, utilizzando anche strumenti “classici” come banjo, armonica, pianoforte. E’ la fotografia della dimensione ultima del gruppo, indie nell’intenzione, viscerale nel messaggio che cerca di trasmettere. Gli episodi che lo compongono presentano momenti, talvolta più nervosi e diretti, talvolta più intimisti e distesi, caratterizzati da tessuti chitarristici di matrice anglo - americana con particolare cura per le melodie e i testi in italiano, il tutto fissato da un irrequieto equilibrio tra rabbia e poesia…"

Lo spazio libero invece, lo utilizzo per salutare tutti i lettori di EUTK, il quale reputo davvero un bel sito di musica e per invitarli a venire a visitarci sul nostro sito: www.anonimoftp.com . Vorrei infine ringraziare te e tutta la redazione, per averci dato la possibilità di promuoverci attraverso questa intervista.

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