House of Shakira: whenever, wherever? Whatever.

Capita spessissimo, soprattutto in ambiti così vasti e variegati come il metal e il rock, di sentir nominare un gruppo fino alla nausea, senza però esserne mai riusciti ad ascoltare nemmeno un secondo. Uno di questi fantomatici gruppi, nel mio caso, sono proprio gli House of Shakira, e mai come in questo caso mi sono pentito di non averli mai potuti apprezzare. Disco splendido, grande tecnica, gran voce..non potevo perdermi anche l'occasione di intervistarli no? Ecco che quindi in concomitanza con l'uscita di "HoS" ho l'opportunità di fare due chiacchiere con Andreas Novak e Mats Hallstensson!

Prima di tutto benvenuti su Metal.it! Potete raccontare ai nostri lettori chi siete e che genere di musica suonate?
Novak: Suoniamo rock. Classico, Hard, melodico, adult-oriented, heavy, big. Potete trovare tutti gli stili del rock nella nostra musica.
Hallstensson: Sono d'accordo con R.O.C.K., che include un po' tutto quello che ha detto Andreas.
Da dove deriva il vostro moniker? Parecchia gente potrebbe pensare che "Shakira" è dovuto alla famosa cantante, ma il vostro nome nasce molto prima..
Novak: Beh in ogni caso sembra carina. Perchè tenere i rispettivi fans chiusi in due gruppi? Allarghiamo le prospettive! Possiamo aprire i suoi concerti! Possiamo essere il suo riparo durante la tempesta. La sua..casa! ;)
Hallstensson E' iniziato tutto nel 1986, io e Anders Lundstrom ci siamo trasferiti dal nord della Svezia a Stoccolma. Abbiamo passato un paio d'anni cercando membri per la nostra band, il che ha dato vita a un gruppo chiamato The Station. Abbiamo suonato in tutti i locali di Stoccolma per un paio d'anni e poi siamo andati in causa con una compagnia discografica chiamata "Record Station". Non erano d'accordo che il nostro nome fosse "The Station", al tempo erano una label importante e fummo costretti a cambiare nome. A quel punto qualche fan dall'Inghilterra ci suggerì di chiamarci House of Shakira, in onore di un bordello arabo di Londra, e ci sembrò una buona idea al tempo.
Siete ormai sulla scena dal 1991. Come fate a mantenere gli stimoli per andare avanti?
Novak: Non ero nella band allora, ma vorrei dire che la musica ferma il tempo. Come la velocità della luce: quando suoni, non invecchi. Basta vedere Anders.
Hallstensson: O semplicemente non sappiamo cos'altro fare nel nostro tempo libero! Haha, seriamente..il fatto è che la musica è così divertente, è l'unica cosa che non ho ancora abbandonato nella vita.
Potete raccontarci la storia dietro l'abbandono di Andreas Eklund?
Hallstensson: La ragione è che la band necessitava di un grosso cambiamento per rimanere in vita e il più grosso cambiamento che potevamo fare era cambiare il nostro frontman. Non è stato facile, ma ci ha letteralmente salvato la vita.
Novak: Eklund è un grandissimo cantante, avrà davvero parecchie nuove opportunità di fronte a se. Gli auguro tutto il bene possibile.
Come mai avete scelto Andreas Novak come nuovo cantante? Lo conoscevate già prima di sceglierlo?
Hallstensson: Beh si, avevamo sentito Andrea su un album dei Mind's Eye e ci era piaciuta subito la sua voce. L'unico dubbio era se fosse in grado di partecipare attivamente al songwriting, cosa molto importante per noi. L'abbiamo testato su qualche canzone e il risultato gli ha letteralmente dato il posto.
Novak: Oh grazie! Non so come, ma mi hanno trovato!
Ho avuto l'occasione di ascoltare il vostro nuovo disco, "HoS", e mi è piaciuto molto. Cosa pensate sia cambiato maggiormente in questo disco rispetto al passato?
Hallstensson: E' una domanda difficile..penso che i nuovi membri abbiano portato dei cambiamenti radicali, "HoS" non è completamente nuovo ma ha con se nuova energia e desiderio di vita. E' l'unica risposta che posso dare.
E' stato difficile per Andreas passare da un approcio vocale più "prog" a quello "AOR"? Penso abbia fatto davvero un grande lavoro.
Novak: Grazie! No, non è stato difficile per niente, anzi è stato molto semplice. E' la musica da cui provengo, come radici, ed è quello che voglio fare. Mi piace tutta la musica, basta che sia buona, e questo include anche il prog, ma questa band è decisamente più il mio stile.
Quali sono le vostre maggiori fonti di ispirazione? Musicalmente e non.
Novak: Prendete i Queen, i Genesis, Van Halen, Journey e Kiss. Buttateli in un frullatore, poi mischiate per 10 minuti e speziate con 3 band NWOBHM di vostra scelta. Aggiungete sopra un po' di band AOR/80's. Queste sono le fondamenta delle mie fonti d'ispirazione.
Hallstensson: Ho iniziato con Kiss, Sweet and Slade, poi sono passato a Van Halen, Gary Moore, Thin Lizzy e Rush. Ho aggiunto in seguito Journey, Styx, Eagles, Dream Theater, Kansas e un sacco di jazzrock/fusion. E questo è quello che sono oggi, direi.
C'è qualche band in particolare che vi sentite di consigliare?
Novak: C'è un album chiamato "Toy Matinée", del 1990. Non è molto hard rock, è più westcoast, ma la musica è fantastica. Dovreste dargli un ascolto!
Hallstensson: Io me ne tiro fuori!
20 anni e 6 dischi. E ora? Quali sono i vostri piani per il futuro?
Novak: Con questa grande band e questo grande album, voglio andare in giro e divertirmi! Sono sempre stato nella folla ai grandi festival rock, è arrivata l'ora di stare sul palco! E poi faremo un altro album, chiaramente.
Hallstensson: Mi sto semplicemente godendo il fatto di essere ancora in una band, anche le prove sono divertenti, riuscite a crederci?? E spero in qualche data in Italia presto, amo davvero il pubblico e il cibo!!
Intervista a cura di Andrea Gandy Perlini

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