Synthphonia Suprema: tomorrow is today (Dany All - Francesco Zanarelli)

Magari non è un nome di primissimo piano sulla bocca di tutti come Rhapsody (mi rifiuto di aggiungere quell'orripilante "of fire") o Labyrinth, ma i Synthphonia Suprema sono tra le realtà più valide ed innovative del nostro panorama. Alla luce del loro convincente bis, ovvero il nuovo "The Future Ice-Age", ne parliamo con Dany All, songwriter e tastierista della band, ed il batterista supersonico Francesco Zanarelli.
Che il futuro sia con voi...

Salve ragazzi e congratulazioni per il nuovo album! Prima di parlarne, facciamo un salto indietro ed andiamo ad esaminare i risultati di "Synthphony 001": ne siete ancora soddisfatti, cosa cambiereste e cosa vi ha portato in dono!
(D): Ciao Graz...e grazie per i complimenti! Rieccoci qua! Il primo Synthphony? Be è normale che alcune cose le cambierei, specialmente gli arrangiamenti, che farei molto più simili a quelli del nuovo cd...per quel che riguarda le songs…a me il disco piace ancora molto. Quei pezzi anche oggi, riarrangiati con il nuovo drummer, dal vivo sono delle bombe!! Il nostro primo disco rappresenta ancora per me un traguardo importante: divise in due la critica, chi ci ama e chi ci odia…e questo non puo che farmi piacere, perchè significa che avevamo fatto qualcosa di unico!
Il nuovo lavoro, a mio avviso, riprende i canoni stilistici del primo, affinandone le imperfezioni e con una produzione migliore. Con quale spirito vi siete approcciati al suo songwriting e come mai ci sono voluti 4 anni di attesa?
(D): Beh io sono un iperperfezionista…e 4 anni sono volati! Molti pezzi sono stati riarrangiati più volte prima della versione definitiva che è finita sul cd: per esempio Phoenix’ Return deriva dalle session di Synthphony 001 ed era una suite di 9 minuti, che abbiamo riadattato fino alla versione che potete ascoltare. Cmq ‘The Future Ice-Age’ era pronto già a metà 2009, ma è usicto solo a febbraio 2010…
A proposito della produzione, è stata affidata nuovamente a Frank Andiver dei Wonderland ed il risultato è ancor migliore, perfino la batteria! Cosa mangia Francesco per resistere a quei bpm?
(D): Cosa mangia Zana? Creatina, Epo, GH, anfetamine...le solite cose! Scherzi a parte, questa volta si è trattato di una coproduzione tra noi e Frank…e penso che il risultato sia molto buono!
(Z): Dany!!!! Così mi scoprono!!!! Ahahahah……A parte seguire una dieta ricca e abbondante come un atleta, dato che, oltre a suonare la batteria, faccio molto sport (nuoto), per me è stata una vera e propria sfida suonare i pezzi dei Synthphonia; al momento dell’offerta fattami dai ragazzi della band di suonare con loro io ero su un filone musicale completamente diverso e mi son dovuto “allenare” per arrivare a quelle velocità con altrettanta resistenza. Ma proprio come nello sport agonistico….se ti fermi solo due giorni…..è un disastro!!!!
Nonostante le vostre composizioni siano caratterizzate da un'altissima velocità, uno dei brani migliori è a mio avviso "Iced Waterfalls", una sorta di power-ballad davvero ben riuscita. Vogliamo approfondire un po' il discorso?
(D): Iced Waterfalls è uno dei nostri pezzi più belli, finora. Una prima parte molto prog (è tutta su tempi dispari anche se all’ascolto è molto lineare!!) una seconda più nostro stile…ritornello effettato e assolo melodico di chitarra. Il testo è un viaggio in un mondo freddo e surreale: una novità per noi…di solito parlo solo di guerre e battaglie ahah! Matte ha tirato fuori un interpretazione magistrale, epica, sognante e tesa allo stesso tempo. Una song che sarà difficile bissare, ma che ci apre una nuova strada per il futuro.
Sempre parlando di di songwriting, una delle vostre migliori qualità sono le linee vocali, maledettamente melodiche e catchy ma mai banali e scontate, valorizzate infine dall'ottimo lavoro di Mat. Qual è il vostro modo di creare un brano?
(D): Al 99% delle linee vocali mene occupo io (che sono anche un mezzo cantante di merda), poi Matte se le impara e insieme, registrandole, le diamo la forma defnitiva. Ormai conosco la sua voce così bene che quando le scrivo sono fatte a pennello per lui. D’altronde suoniamo insieme da più di 10 anni. Come nasce un brano? Da punto di vista strutturale o parto da mie idee e poi lentamente lo sviluppo oppure mischio mie parti a riff di Fryderyk e poi si arrangiano insieme. Dal punto di vista creativo…non lo so…mi vengono e basta quelle melodie...
Avete intenzione di creare un videoclip come accaduto in passato per "Synth Metal"?
(D): L’intenzione c’è ma non so se ce la faremo ad organizzare. Rispetto al 2005 abbiamo tutti cambiato vita, lavoro ecc… e il tempo scarseggia per tutti. Non ci possiamo più permettere di passare pomeriggi su pomeriggi insieme a seguire queste cose. Vedremo!
A proposito di un gruppo come il vostro, impossibile sorvolare sui testi. Chi se ne occupa e qual è il concetto di base di questo disco?
(D): I testi li scrivo principalmente io. The Future Ice-Age è un disco incentrato come è facile immaginare su tematiche e colori freddi (io amo l’inverno) e i testi vengono di conseguenza. La titletrack per esempio è una specie di Love-song (a 200 bpm!!) in cui si sogna di partire per un mondo ghiacciato con la propria amata, trascinandola lontano da roventi città verso montagne e luoghi imbiancati e magici.
I, Storm’ invece è un inno di guerra al mondo, un inno autocelebrativo, un invito a credere sempre nelle proprie possibilità e a non arrendersi mai. ‘My enemy=loser’ tratta invece di tematiche ambientalistiche, la nostra Terra che si ribella ai maltrattamenti che subisce ogni girono. NOS…è il pezzo più sperimentale…ed è strato ispirato dalla mia passione per il Car-Tuning!!
Come sono andate le esperienze dal vivo in questi anni? E ci sono delle date in preparazione per il supporto a "The Future Ice-Age"? Cosa bolle in pentola?
(D): Direi più qualità che quantità. Dal punto di vista qualitativo, abbiamo fatto dei bei live, di spalla Vision Divine, Domine, Dark Moor, solo per citare i più famosi. Il problema però è che si suona troppo poco…oggi se non fai cover e pagliacciate varie non c’è verso di suonare: i locali non ti cagano (a meno che tu non sia un grande nome, ovviamente) e peggio ancora la gente si muove pochissimo per andare a vedere i concerti (sempre parlando di gruppi underground). Quandoi noi eravamo ragazzini e c’era un concerto dalle nostre parti, anche se erano tutte band ultra-amatoriali di nostri coetanei, stai tranquillo che quelle 50 persone c’erano sempre (e ripeto parliamo di band di ragazzini!)…adesso è tutto molto triste, mi è capitato (senza fare nomi) di assistere a live di band (non mainstream, ma nemmeno sconoscitue) e c’erano si e no 20 persone…
Per quel che ci riguarda faremo un paio di date in Germania a metà luglio poi suoneremo a Carpi (la nostra città) il 28 (luglio). Purtroppo ci piacerebbe suonare di più..ma le cose stanno così, per il momento.
In una vecchia intervista mi parlavi di un ospite a sorpresa per il successore di "Synthphony 001" e della possibilità di contattare l'ex Nocturnal Rites Anders Zackrisson per un tuo progetto. Come sono andate a finire queste anticipazioni?
(D): Per quel che riguarda l’ospite…preferisco non parlarne, è stata una situazione spiacevole, dato che ci tenevamo molto. Cmq più ascolto quel pezzo cantato solo da Matte, più sono convinto che sia perfetto così com’è…quindi ok così alla fine!
Per Zackrisson…in effetti mi ero dimenticato! Cmq la questione cantante dei Fogalord (il mio progetto solista epic) non è ancora definita la 100%...pensa che il cd è pronto e registrato per la parte strumentale da quasi un anno, manca solo il cantante!
Il tempo a nostra disposizione è finito ragazzi, grazie per l'intervista e concludete pure a vostro piacimento!
(D): Grazie Gianluca e grazie Metal.it (grande ritorno alla Gloria!!) per lo spazio che ci avete dato! Speriamo di beccarci on stage da qualche parte!!
TOMORROW IS TODAY !
(Z): Un caloroso ringraziamento a te Gianluca! Grazie Metal.it!
Intervista a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 06 lug 2010 alle 01:27

Che noia...