Disdain - Il nostro pianeta è un guscio vuoto...

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Gruppo:Disdain

Ciao ragazzi, possiamo dare il via a quest'intervista partendo dalla storia della band...

Fin dalla nascita dei Disdain, che risale al 1998, quali cambiamenti sono avvenuti all'interno della band, in generale?
Noi, come anno di partenza, teniamo in conto il 2006 perchè il resto è solo storia e non ha nulla a che vedere con tutto ciò che abbiamo ottenuto da quest'anno in particolare; fondamentalmente si parla di cambiamenti relativi alla line up che è diventata stabile, e in particolare al sound che ha finalmente raggiunto la maturità.
Adesso parliamo un pò del vostro nuovo lavoro... Quanto tempo vi è servito per completare ''Leave This World''?
In un solo mese abbiamo registrato tutta la parte strumentale, in maniera autonoma. Per quanto riguarda le parti vocali, queste sono state registrate a Studiomega da Daniel Heiman (ex Lost Horizon, Heed), il quale ha anche contribuito al disco incidendo delle parti soliste e dei cori.
Ho avuto modo di ascoltare tutto il vostro disco e devo ammettere che è davvero un lavoro di effetto! Mi sapreste dire che cos'è che rende diverso ''Leave This World'' dai vostri precedenti lavori (che rientrano nella categoria Demo ed Ep)?
Sono davvero contento che tu pensi questo del nostro disco!
La differenza più grande è che ci siamo adeguati ai tempi, nel senso che suoniamo come una band dei ''giorni nostri''.
Inoltre, la musica è diversamente strutturata, in modo migliore; ci siamo concentrati sul fare ciò che deve essere giusto per ogni brano...
Su tutto questo stiamo ancora lavorando... Anche per le prossime canzoni!
A questo punto è possibile definire i Disdain come una band in crescita... ''Leave This World'' rappresenta una vera e propria rottura rispetto al passato, per la band in generale?
Si, puoi dirlo forte!
Questo disco è il vero ''calcio d'inizio'' ed ora che abbiamo pubblicato un full length cercheremo di uscire e giocare il più possibile... In tutto il mondo!
Dimmi qualcosa in più dei Disdain... Cosa state facendo ora?
In questo momento ci stiamo preparando per un concerto locale a Gothenburg. Inoltre, siamo in cerca di un'agenzia di promozione che possa proporre alla band un tour e magari dei festival.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Beh, abbiamo del buon materiale per il prossimo disco, quindi cominceremo al più presto con le registrazioni...
Adesso vorrei chiederti di un particolare che mi ha decisamente colpito: l'artwork di ''Leave This World''... Come mai così essenziale?
Il significato della copertina è che il mondo in cui viviamo oggi è ai margini della sua esistenza e che l'intero pianeta sta per essere lentamente trasformato in un guscio vuoto.
Il tutto significa molto per la title track, ma allo stesso tempo anche per tutto il disco, proprio perchè lo riassume.
Vuoi parlarmi di qualcos'altro in relazione all'album?
Si, in riferimento alle special guest che presenta...
Innanzitutto alla chitarra, più di preciso per l'assolo di ”Leaping Cat”, abbiamo Mattias "IA" Eklund, guitar hero dei Freak Kitchen; le tastiere sono suonate dal nostro amico Elias Holmlid (Dragonland) e come accennato prima Daniel Heiman che canta la maggior parte dei cori e qualche voce principale in ''Leaping Cat''.
Qual è la più grande idea sbagliata che i vostri fan hanno nei confronti dei Disdain?
Pensiamo che alla gente piaccia confrontare con noi delle band Power Metal, ma a noi piace essere definiti più come una band che suona del Metal Melodico...
Infondo la gente può etichettarci come vuole, basta che lo fa con il nome Disdain! Ahahah.
Bene! Prima di tutto voglio ringraziarvi per questa intervista.
A questo punto non posso che augurarvi buona fortuna per il nuovo disco e, infine, vorrei chiedervi di lasciare un messaggio ai lettori di Metal.it...
A voi la parola e ancora in bocca al lupo...
Grazie a te per l'intervista e per aver dedicato tempo ai Disdain!
Speriamo che a tutti i fan italiani e ai lettori di Metal.it piaccia ''Leave This World''; e soprattutto non bevete dopo aver guidato... Il nostro disco è grande quando ''porta buone cose''! ahahah
Intervista a cura di Ambra Bucci

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